La parola ai Direttori dei Dipartimenti-2

“Per la prima volta da quando sono iscritto all’Università arrivo sempre puntuale ai corsi. Non era mai accaduto”. Lorenzo Savio racconta con autoironia la sua esperienza di studente a distanza. Frequenta il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica e parla dalla sua abitazione nel bel mezzo di una lezione di Tecnologia dei materiali non convenzionali tenuta dal prof. Luigi Carrino, che è il Direttore del Dipartimento di Ingegneria chimica, dei materiali e della produzione industriale. Carrino chiede agli studenti della sua classe virtuale di interloquire con Ateneapoli per riferire come si sta svolgendo la nuova esperienza imposta dalla chiusura degli Atenei per l’epidemia da coronavirus. Savio racconta: “Mancano ovviamente i rapporti con i colleghi e le chiacchiere durante le pause. Qui è tutto più asettico, inevitabilmente. Le lezioni, però, proseguono bene. Continuiamo a studiare e non perdiamo i contatti con il docente e questo, oggi, è quello che è più importante”. La parola torna al prof. Carrino: “Stiamo svolgendo lezione due giorni a settimana. Abbiamo iniziato nel giorno e nell’orario previsto. Gli iscritti al corso sono una sessantina e mediamente si collegano tra i quaranta ed i cinquanta allievi. Proietto preliminarmente alcune diapositive, una presentazione, come se anticipassi quello che avrei scritto alla lavagna. Spiego con l’ausilio della presentazione i concetti oggetto della lezione. Gli allievi possono interagire. Ogni tanto mi fermo e chiedo se serve un approfondimento”. Aggiunge il docente: “Mi manca naturalmente l’opportunità di guardare le ragazze ed i ragazzi negli occhi. Quando li osservo in aula percepisco il loro livello di comprensione, capisco se sto procedendo bene o se devo tornare su un argomento o su un concetto. Questa caratteristica della didattica dal vivo non potrà mai essere replicata. Ciò detto, per fortuna gli studenti sono molto bravi e se hanno necessità me lo dicono e ci torniamo insieme. Hanno poi la possibilità di risentire la lezione perché è registrata. Chi non può seguire per qualche problema o perché magari ci sta una sovrapposizione dei corsi – capita raramente peraltro – può rivedere la lezione in qualsiasi momento. Sono soddisfatto della risposta dei miei allievi, dei quali sono molto orgoglioso. Hanno dimostrato voglia di continuare ad andare avanti e di prepararsi a quello che verrà dopo nel migliore dei modi. Quando tutto sarà finito, apprezzeremo il contatto e la relazione umana più di quanto facessimo prima dell’epidemia. In ogni caso, dal punto di vista della preparazione, torneremo in aula esattamente come saremmo stati se ci fossimo visti dal vivo”. Risente naturalmente delle difficoltà del periodo anche l’attività di ricerca, uno dei punti di forza del Dipartimento. I docenti impegnati nei vari progetti, però, mantengono contatti e si scambiano materiali con i loro colleghi di ogni parte del mondo per essere pronti a ripartire a pieno regime quando sarà possibile nuovamente spostarsi. Prima della sosta forzata, tra le varie iniziative realizzate nell’ambito del Dipartimento, erano stati presentati in Kuwait i primi risultati sperimentali del primo camino solare realizzato in Italia. L’impianto pilota è nato a Nola nell’ambito di un progetto Por finanziato dalla Regione Campania ed il responsabile scientifico è il prof. Fabio Murena. Hanno collaborato le società Natura srl ed Orion srl.
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