I cestisti della rappresentativa universitaria di basket del C.U.S. Napoli, impegnati a superare le fasi preliminari per potersi qualificare, a maggio, alla finale dei Campionati Nazionali Universitari (CNU) di Messina, sono studenti universitari molto affiatati e uniti dalla stessa passione che, da anni, nutrono per il basket. Più che uno sport, un sogno che si realizza ogni giorno, per alcuni una passione da conciliare con gli studi. A trainare la squadra è il coach Gianluca Valentino, da 6 anni allenatore di pallacanestro nel complesso sportivo di via Campegna, il quale, proprio da quest’anno, avrà due nuovi impegni in agenda: oltre all’incarico di seguire i cestisti cusini di serie D, anche l’obiettivo di portare in finale, a Messina, la rappresentativa napoletana. Crede molto nelle potenzialità dei ragazzi: “Sono tutti molto bravi, dei veri professionisti provenienti da diverse società sportive. Alcuni hanno già partecipato ai C.N.U. dello scorso anno, quando alla squadra è mancato davvero poco per arrivare alle finali, a Torino”. Il punto di forza del team? “Quello di essere un gruppo molto affiatato – commenta il coach – proprio grazie ad amicizie consolidatesi nel tempo”. Tuttavia, il senso di appartenenza alla squadra da solo non basta: sono gli allenamenti costanti del lunedì pomeriggio a determinare la preparazione dei ragazzi. A testimoniare che, con la giusta determinazione ed organizzazione, è possibile conciliare la passione per il basket al proprio percorso di studi, è Massimo Mele, al suo sesto C.N.U. in qualità di capitano e prossimo alla laurea quinquennale in Ingegneria edile – Architettura. “Pratico basket da quando avevo 5 anni – racconta Massimo, classe ’85 – da 10 anni, invece, gioco in serie C2, attualmente nella squadra di Mugnano, nel ruolo di guardia – ala”. Nonostante gli impegni siano tanti, Massimo non ha mai rinunciato alle gare dei C.N.U. “Ci alleniamo di lunedì, l’unico giorno in cui tutti noi siamo liberi dagli allenamenti delle squadre di appartenenza. A Mugnano, ad esempio, mi alleno tre/quattro volte a settimana e nel weekend c’è la partita”. Il tempo per lo studio? “Sin da quando ho iniziato l’università sono riuscito ad incastrare bene gli allenamenti con gli orari dei corsi o con le date degli esami. E’ capitato di doverne sostenere uno a ridosso della partita, ma poi è diventata un’abitudine e non più motivo di tensione. Anzi, nel tempo il basket è diventato un’ottima valvola di sfogo nel corso dei miei studi”. Quanto alla squadra, pronta a scendere in campo e a confrontarsi con le rappresentative universitarie di tutti i C.U.S. della Penisola, Massimo sembra ottimista. “Siamo molto motivati, dobbiamo riscattare la vittoria mancata dello scorso campionato. Il nostro punto di forza va individuato sicuramente nella voglia di giocare che fa di noi una squadra molto affiatata”. Massimo, prossimo alla laurea, lascerà il testimone al suo attuale “braccio destro”, Giampaolo Mariniello, classe ’88, al suo quarto anno, nel ruolo di guardia, nella squadra cusina. “Mi fa piacere essere stato scelto come ‘capitano’ per il prossimo torneo universitario – commenta Giampaolo – in questi anni ho dato una mano a Massimo nell’organizzazione della squadra”. “Quest’anno vogliamo arrivare alle finali di Messina – aggiunge con determinazione – e possiamo raggiungere anche risultati migliori dell’anno scorso. L’affiatamento con il coach, poi, è un fattore essenziale. Abbiamo una grande stima e fiducia in lui”. Attualmente in C2 con la Partenope Napoli, Giampaolo è iscritto alla Specialistica in Scienze e management dello sport dopo aver conseguito, l’anno scorso, la Laurea Triennale in Scienze motorie. Riuscire a trovare il tempo di studiare quando si è parte di una squadra di un certo livello è difficile, ma non impossibile, “basta solo avere la volontà”. Per lui il basket è sempre stata una priorità, senza tuttavia trascurare lo studio. Infatti, “da quando mi sono iscritto all’università, per 4 anni, ho vissuto a Venafro, nella squadra di serie C1”. Pur di inseguire la sua passione per la pallacanestro, Giampaolo, residente a Napoli, andava in Facoltà a seguire i corsi e sostenere esami per poi tornare nel casertano solo per allenarsi con la squadra in tardo pomeriggio. “Partecipare al C.N.U. è un’occasione per divertirsi e consolidare le amicizie con i compagni di squadra che, al di là del basket, sono grandi amici con i quali, durante l’anno, è capitato di incontrarci in campo ma, facendo parte di società diverse, nella veste di avversari”.
La squadra quest’anno potrà contare anche sulle new entry. Seppur giovanissimi e al loro primo torneo nazionale universitario, godono già di una consolidata esperienza. Ad esempio, Stefano Manna, studente del primo anno di Ingegneria meccanica, residente ad Ischia, il quale ha preso casa in affitto a Fuorigrotta dove vive con altri ragazzi. “Sono a due passi dal complesso sportivo di via Campegna – dichiara – dove al momento gioco per la squadra di basket, in serie D. Inserirmi nel gruppo è stata una pura coincidenza”. Dopo aver giocato per diversi anni nella Forio Basket (quest’anno retrocessa in serie D), ha dovuto lasciare l’isola per studiare. “Sono venuto a conoscenza della possibilità di far parte della squadra C.U.S. Napoli da alcuni amici e, una volta inseritomi come ala piccola, il coach mi ha coinvolto nella rappresentativa universitaria. Per me è una novità, sarà divertente, ed il livello delle performances sarà alto dato che disputeremo partite con avversari di tutta Italia”. Un’opportunità che gli ha permesso di stringere amicizia con ragazzi che, frequentando l’università, condividono le stesse esigenze. “Finora ho dato due esami su quattro – conclude Stefano – Al secondo semestre non sarà semplice conciliare i corsi agli allenamenti e partite della serie D e al torneo universitario, ma cercherò di dare del mio meglio. Spero di non trovarmi nella condizione di dover lasciare il basket, è una grande passione”.
Un’altra nuova recluta scelta dal coach è Stefano Orefice, playmaker, il quale si dice ottimista sulle potenzialità del gruppo. “Il livello della squadra – dice Stefano, al secondo anno di Scienze motorie e cestista nella Giugliano, serie B – è ottimo secondo me”. Tra il basket e lo studio? “Mentirei se dicessi che lo studio è al primo posto perché ho iniziato a giocare a pallacanestro 11 anni fa, da 4 invece a livello professionale. Diciamo che creo un equilibrio tra lo sport e l’università”. Stefano, tra l’altro, ha scelto un percorso di studi attinente alla sua grande passione sportiva. “Spero che il mio futuro lavorativo – aggiunge – possa realizzarsi nel basket”. Finora la determinazione non gli è mai mancata e si dice “curioso e motivato per le prossime fasi preliminari del campionato universitario”. “Le trasferte non rappresentano un ostacolo ai corsi ed esami del secondo semestre – commenta – Come gli altri compagni di squadra, sono abituato a spostarmi per le partite”.
Fiorella Di Napoli
La squadra quest’anno potrà contare anche sulle new entry. Seppur giovanissimi e al loro primo torneo nazionale universitario, godono già di una consolidata esperienza. Ad esempio, Stefano Manna, studente del primo anno di Ingegneria meccanica, residente ad Ischia, il quale ha preso casa in affitto a Fuorigrotta dove vive con altri ragazzi. “Sono a due passi dal complesso sportivo di via Campegna – dichiara – dove al momento gioco per la squadra di basket, in serie D. Inserirmi nel gruppo è stata una pura coincidenza”. Dopo aver giocato per diversi anni nella Forio Basket (quest’anno retrocessa in serie D), ha dovuto lasciare l’isola per studiare. “Sono venuto a conoscenza della possibilità di far parte della squadra C.U.S. Napoli da alcuni amici e, una volta inseritomi come ala piccola, il coach mi ha coinvolto nella rappresentativa universitaria. Per me è una novità, sarà divertente, ed il livello delle performances sarà alto dato che disputeremo partite con avversari di tutta Italia”. Un’opportunità che gli ha permesso di stringere amicizia con ragazzi che, frequentando l’università, condividono le stesse esigenze. “Finora ho dato due esami su quattro – conclude Stefano – Al secondo semestre non sarà semplice conciliare i corsi agli allenamenti e partite della serie D e al torneo universitario, ma cercherò di dare del mio meglio. Spero di non trovarmi nella condizione di dover lasciare il basket, è una grande passione”.
Un’altra nuova recluta scelta dal coach è Stefano Orefice, playmaker, il quale si dice ottimista sulle potenzialità del gruppo. “Il livello della squadra – dice Stefano, al secondo anno di Scienze motorie e cestista nella Giugliano, serie B – è ottimo secondo me”. Tra il basket e lo studio? “Mentirei se dicessi che lo studio è al primo posto perché ho iniziato a giocare a pallacanestro 11 anni fa, da 4 invece a livello professionale. Diciamo che creo un equilibrio tra lo sport e l’università”. Stefano, tra l’altro, ha scelto un percorso di studi attinente alla sua grande passione sportiva. “Spero che il mio futuro lavorativo – aggiunge – possa realizzarsi nel basket”. Finora la determinazione non gli è mai mancata e si dice “curioso e motivato per le prossime fasi preliminari del campionato universitario”. “Le trasferte non rappresentano un ostacolo ai corsi ed esami del secondo semestre – commenta – Come gli altri compagni di squadra, sono abituato a spostarmi per le partite”.
Fiorella Di Napoli