Poster e video degli studenti medi a StamiNa

Si è svolta venerdì 9 marzo, nel Complesso di Monte Sant’Angelo, StamiNA la giornata campana della manifestazione “L’Italia unita nella Scienza. Le 20 regioni d’Italia insieme per la giornata UniStem dedicata alle scuole superiori”. Giunto alla sua quarta edizione, quest’anno l’evento è stato caratterizzato da una dimensione nazionale mediante il coinvolgimento di 20 Atenei italiani, rappresentanti di ciascuna regione, che si sono affrontati sul medesimo argomento contemporaneamente, seppur con modalità differenti, e in collegamento audio tra loro per un saluto generale. L’evento nasce con l’intento di stimolare nelle nuove generazioni l’interesse per il culto della ricerca scientifica, partendo dalla ricerca sulle cellule staminali. I giovani coinvolti provengono dalle scuole superiori campane (nove quelle selezionate). I ragazzi hanno preso parte ad una serie di attività: seminari di ricercatori nelle scuole, visite nei laboratori di ricerca, incontri con gli insegnanti per discutere della ricerca sulle cellule staminali. Eletti come attori protagonisti, hanno portato il loro contributo attraverso la realizzazione di video e poster sottoposti a una giuria per la premiazione del prodotto migliore. Per l’occasione è stato creato un gruppo su Facebook e l’evento è stato trasmesso in diretta sul sito www.dol.unina.it. 
“La partecipazione di oggi è fantastica. I ragazzi sono stati seguiti da settembre, c’è stato un lavoro alle spalle con presentazioni svolte da esperti della materia, incontri nelle scuole; hanno realizzato per la giornata di oggi poster, video sulle cellule staminali che non sono altro che la testimonianza del loro ingegno, della loro curiosità ed entusiasmo”, così affermano le prof.sse Carla Perrone Capano e Marianna Crispino della Facoltà di Scienze, organizzatrici della giornata in collaborazione con l’IGB, l’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR di Napoli. Positivo anche il parere del prof. Umberto di Porzio dell’IGB: “I ragazzi si sono impegnati tantissimo, hanno una creatività straordinaria, i video che hanno realizzato sono interpretazione della creatività della gioventù”. E aggiunge: “bisogna elevare il livello di conoscenza scientifica nel nostro paese, questa iniziativa potrebbe diventare un’idea anche per i fisici e per altri settori disciplinari. La manifestazione deve essere contagiosa per le scuole e per le università”. 
Anna Pascucci, Presidente dell’ANISN (Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze naturali), è soddisfatta dell’esito dell’iniziativa: “Lo scopo della manifestazione è creare occasioni di dialogo tra mondo accademico e scuola e far comprendere il lavoro che si svolge in un laboratorio di ricerca. Non è solo un evento, ma è il frutto di mesi e mesi di lavoro, di un intreccio tra scienza e scuola. È stato un viaggio straordinario fatto con dei compagni eccezionali, spinti dalla passione per il proprio lavoro”.
Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, la giornata vede l’alternarsi di brevi interventi di esperti su alcuni aspetti della ricerca sulle cellule staminali. Alla parte scientifica dei ricercatori segue la carrellata di presentazioni e video, come quello del Liceo scientifico Alberti di Napoli che ha realizzato performance musicali e un TG in cui spiega le cellule staminali e quello del Liceo scientifico Salvemini di Sorrento che ha analizzato il tema attraverso una rivisitazione del ‘Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo’ di Galileo Galilei. Ai video si aggiunge l’esposizione dei poster eseguiti con un tocco di creatività e originalità. Momento affascinante della manifestazione, la parte musicale con il concerto “Dna in suono” curato dalla dott.ssa Antonella Prisco, ricercatrice dell’IGB, con la collaborazione della violoncellista compositrice Chiara Mallozzi e di quattro musicisti, un violoncello, una viola, un fagotto e un violino del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. “Dna in suono è un progetto, un esperimento di divulgazione scientifica portato avanti attraverso la musica. Si parte dal presupposto che il Dna contiene delle informazioni lette ma difficili da decifrare, si cerca di mettere le persone di fronte all’informazione, facendola ascoltare. La musica, dunque, come strumento conoscitivo. Chiara Mallozzi ha utilizzato le sequenze di Dna per comporre un codice compositivo e le ha trasferite in note musicali grazie anche alla bravura dei quattro musicisti. Io sono stata il direttore scientifico e Chiara il direttore musicale”, afferma la dott.ssa Prisco. “La musica è un linguaggio per mezzo del quale si può tradurre un altro linguaggio, è un’operazione di traduzione. Dna e musica, come accomunarli? Ho cercato di capire come io, compositrice, potevo leggere il Dna sul pentagramma”, spiega la musicista. A conclusione della giornata, la testimonianza di uno sportivo, Franco Porzio, pallanuotista e vincitore della medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1992, Presidente dell’Associazione sportiva Acquachiara, esempio di come la pratica sportiva e il detto “mens sana in corpore sano” abbia un fondamento scientifico. E quando si chiede a loro, i giovani protagonisti dell’evento, cosa ha significato questa esperienza didattico-formativa, Andrea, Attilio, Daniele e Laura del Liceo scientifico Alberti affermano: “Quest’esperienza è stata utile perché ci ha fatto comprendere da vicino il lavoro di ricerca che viene svolto nei laboratori e quanto sia sacrificato. Inoltre, avere un primo contatto con il mondo universitario ci ha illuminato su possibili scelte della Facoltà”.
Valentina Passaro
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