Trecento ragazze, provenienti da 18 scuole – licei classici e scientifici, tecnico-professionali, linguistici ed altro ancora – hanno partecipato, presso il complesso di San Giovanni di Ingegneria, il 16 febbraio alla giornata inaugurale di Nerd, un progetto che coinvolge l’Ateneo Federico II ed Ibm. Prevede che le studentesse, sotto la guida di tutor universitari ed aziendali, lavorino in gruppo su progetti di ricerca avanzati e di livello internazionale. Sono in programma due laboratori: il 2 ed il 16 marzo. Il 16 aprile è la data di scadenza per la presentazione dei progetti. Il 14 maggio è in calendario la sessione di premiazione. “Nerd – dice il professore Paolo Maresca, che insegna al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione – sta per Non È Roba per Donne? Una domanda alla quale la risposta, ovviamente, è che le tecnologie informatiche e gli studi scientifici universitari sono anche roba per donne”. Ciononostante, il numero delle donne impegnate nel settore delle tecnologie dell’informazione e dell’informatica è piuttosto basso in Italia: solo il 15% dei professionisti di questo settore è di sesso femminile. Un dato particolarmente negativo e penalizzante, anche perché quello dell’informatica, secondo stime dell’Unione Europea, è uno degli ambiti destinati a crescere di più, nei prossimi anni, e quindi a generare più posti di lavoro. “Siamo partiti da queste considerazioni – prosegue il professore Maresca – ed abbiamo pensato ad una iniziativa – Nerd appunto – finalizzata a tre obiettivi. Primo: avvicinare le studentesse agli studi scientifici. Secondo: addestrarle al lavoro di gruppo. Terzo: coinvolgerle su progetti di ricerca di assoluta qualità”. Nerd è una iniziativa che si svolge in tutta Italia ed alla quale partecipano vari Atenei, oltre alla Federico II: Milano-Bicocca, Roma-La Sapienza, il Politecnico di Bari, l’Università del Piemonte Orientale. La formula è identica ovunque. Partecipando ad incontri formativi e laboratori, le studentesse possono imparare in maniera semplice e veloce a progettare e programmare app e programmi cognitivi, sperimentando sotto la supervisione di chi ha già intrapreso il mestiere dell’informatico. Le attività si svolgono in diversi appuntamenti: una sessione plenaria di introduzione, due incontri di laboratorio ed una sessione di premiazione.