Laurearsi in corso

   Laurearsi in corso? Un sogno, troppo pochi gli studenti che lo realizzano. L’ultimo rapporto Almalaurea sui laureati italiani nel 2013 parla chiaro: i laureati di primo livello hanno di media quasi 26 anni, mentre i magistrali a ciclo unico quasi 27.  L’età media di laurea sale a 28 per i magistrali biennali. Insomma, si tratta in media di quasi 4 anni di fuori corso. La beffa è che, nel 2004, l’età media di laurea era la stessa del 3+2: 28 anni. E – per favore! – non accusiamo gli studenti italiani di essere pigri, così come non vogliamo addossare colpe al sistema universitario: se ci si laurea in corso, allora si può fare, ma non possiamo credere che gli altri studenti si divertano a restare all’Università più tempo del dovuto. Sarebbe meglio usare quei 3-4 anni in maniera più costruttiva, non credete?
Questione di metodo
   È questione di metodo, concordano professori e studenti. Sì, ma qual è il metodo vincente? Sono davvero pochi gli studenti che possono dirsi soddisfatti del loro metodo. Non tanto le matricole, che arrivano all’Università pensando di dover solo “studiare di più”, ma gli iscritti dal secondo anno in poi, che hanno già sperimentato – purtroppo sulla loro pelle – l’enorme differenza tra la scuola e l’Università. Chi c’è passato lo sa: siamo sempre in ritardo, c’è sempre un esame, una prova, un seminario che avremmo già dovuto fare, e più passa il tempo più accumuliamo ritardo, invece di raggiungere il “pareggio”. Ci si sente sopraffatti dallo studio, mentre dovremmo essere noi a controllarlo.
   Ma una soluzione c’è.
   Studiando di più? NO! Massicce dosi di buona volontà? Non basta. Bustarelle? Non scherziamo… La soluzione non è fare più fatica, ma salire di livello: diventare studenti veramente efficienti. 
   Negli anni passati abbiamo già ospitato su queste pagine testimonianze di persone che, acquisendo un metodo nuovo, hanno avuto risultati a dir poco sorprendenti (ne potete trovare traccia sul sito  www.promemoriaonline.com). Dopo anni di assenza, torna a Napoli l’ideatore del programma che ha reso possibili quelle performance, con uno standard d’insegnamento aggiornato e più potente. Parliamo di Rosario Prestieri, ideatore del Master ProMemoria. Non chiamatelo “corso di memoria”, potrebbe offendersi. Ma se gli chiedete se certe tecniche funzionano… 
   “Certo che le tecniche di memoria funzionano: è provato, scientificamente!” Ma non tutti sono d’accordo, proviamo ad obiettare. “Non facciamo confusione: io sto parlando delle tecniche, non dei corsi di memoria. Sul fatto che le tecniche funzionino, non ci sono dubbi. Se poi qualcuno non le sa insegnare, o ne fa solo un business, questo è un altro discorso. E poi anch’io sono d’accordo che un metodo di studio efficiente non può basarsi solo sull’uso della memoria, per quanto estremamente potenziato. È proprio per questo motivo che, dopo aver cominciato nel 1991 con i “classici” corsi di memoria, mi convinsi presto che bisognava allargare il discorso. Fu così che, già nel 1995, nacque il Master ProMemoria, una cosa del tutto diversa dal “solito” corso di memoria.”
Come migliorare la memoria:
ce lo spiega l’esperto
 
   Rosario Prestieri è un vero esperto: da 23 anni docente di tecniche di memoria, oltre 10.000 (diecimila!) ore di lezione, migliaia di allievi formati e soddisfatti. 
   “Ci ha detto che le tecniche di memoria funzionano sicuramente, perché è scientifico. Su quali basi fonda quest’affermazione?” “Ho avuto la fortuna di partecipare ad una trasmissione di Voyager su Rai2, il 26 marzo 2012, che ha finalmente divulgato alcune di quelle realtà e prove scientifiche di cui io parlo fin dagli anni ’90. Primo: la memoria funziona fondamentalmente per immagini, non per parole. “Figure mentali”, non insieme di lettere. Per questo motivo ripetere ad alta voce (o mentalmente) è lungo e faticoso, e noioso, perché ripetiamo parole, non visualizziamo immagini. Secondo: la memoria a lungo termine si fissa, nel cervello, grazie alla sintesi di determinate proteine: bene, la memorizzazione “per immagini” rende più veloce e più forte lo sviluppo delle proteine della memoria. Terzo: la memoria è strettamente legata al sistema limbico (essenzialmente l’amigdala e l’ippocampo), ossia al centro delle emozioni. In pratica, la memoria, perché si fissi velocemente, e a lungo termine, si deve “emozionare”. Quindi dobbiamo visualizzare “immagini emozionanti”, meglio ancora se divertenti.”
   “Se le cose stanno così, allora è chiaro perché gli studenti italiani vanno 4 anni fuori corso: è davvero raro che lo studio sia emozionante, meno ancora divertente!” “Io non l’ho detto, ma è vero” ci risponde Prestieri con un sorriso “Il segreto, però, è proprio quello: riuscire ad applicare questi tre principi fondamentali allo studio, rendendolo piacevole e addirittura divertente…” “Ora non esageriamo, ci sembra difficile…” “Proprio per niente!” ci risponde deciso Prestieri “Nei miei corsi ci sono riusciti tutti, dai bambini anche di 9, 10, 11 anni, fino a pensionati sui 65-70 anni, casalinghe (ricordo con emozione le lacrime di una donna di 60 anni quando riuscì a fare il suo primo, incredibile – per lei! – esercizio di memoria), impiegati di tutte le età e cultura, e, ovviamente, una marea di studenti.”
Non solo memoria, per studiare bene
   “Ma un corso di memoria, anche se di 40 ore, non può risolvere tutti i problemi dello studio!” “TOTALMENTE D’ACCORDO. In tutti questi anni, ho maturato una profonda convinzione. Le tecniche di memoria funzionano, eccome, però non sono la panacea di tutti i mali. Ma anche le mappe mentali, e la loro successiva evoluzione, le mappe concettuali, sono un ottimo strumento – il migliore in assoluto – per studiare un testo, ma da sole non bastano ad ottenere il massimo risultato. Invece, le tecniche di memoria, integrate con le mappe concettuali, sono una vera bomba. E i risultati dei miei allievi me lo confermano. Se poi ci aggiungiamo anche le tecniche di lettura veloce, allora si va davvero lontano… È per questo motivo che mi inventai il Master ProMemoria, in cui c’è tutto questo. E inoltre, raddoppiai il numero di ore del corso di memoria, proprio per dare spazio a quello che veramente conta, un argomento che fa la differenza: come utilizzare le tecniche di memoria per memorizzare i concetti, ma non come vuote parole, bensì proprio come concetti.”
   “Perché lo chiama Master, e non corso? I Master durano anni…” “No no, il mio Master dura 80 ore e si svolge nell’arco di tre mesi. Lo chiamai Master, nell’ormai lontano 1995, perché per me un Master è un corso dove s’impara soprattutto a fare, a sviluppare abilità pratiche, piuttosto che nozioni. E Master ProMemoria significa soprattutto pratica, pratica, pratica. E sotto il mio diretto controllo. Gli allievi ProMemoria usano subito, a lezione, le tecniche che spiego, tutte le tecniche, e, se qualcuno ha difficoltà, io sono presente, non bisogna cercarmi al telefono…! Lo stesso vale per il Modulo relativo alle mappe concettuali: faccio realizzare le mappe a lezione, a tutti, e tutti, ma proprio tutti, hanno un controllo personalizzato da parte mia, e poi di gruppo. Il risultato è che i miei allievi escono dal Master che le mappe concettuali le sanno già applicare, nel loro studio o campo di interesse. E che dire di lettura veloce? Tutti gli esercizi che servono glieli faccio fare a lezione, per questo il Modulo di lettura veloce dura 20 ore. E mentre fanno gli esercizi, io li guardo negli occhi, per controllare che ognuno faccia il giusto movimento oculare, altrimenti intervengo e li aiuto a correggerlo: conoscete qualche libro o DVD che sia capace di guardarvi negli occhi?”
Provare per credere. A soli 19 euro
   “Quando e dove presenterà il suo Master?” “Non faccio più presentazioni, ma tengo un corso di base, di un’intera giornata, in cui vi dimostro come sia possibile, e facilmente, acquisire queste tecniche. È la prima, vera, giornata del Master, alla fine della quale sarete in grado di fare, da soli, esercizi di memorizzazione, di base, certo, ma già impegnativi. Il prezzo è di 19 euro, per otto ore di lezione.” “Perché non gratis?” “Per fare selezione: 19 euro è un ottimo prezzo per chi è davvero interessato, troppo per i perditempo.” “Dove e quando?” “A Napoli, Riviera di Chiaia 270, presso l’Easy Office, sabato 11 ottobre, ore 9,30” “Per l’iscrizione?” 
“Fate riferimento al sito www.promemoriaonline.com, oppure scrivete a info@promemoria.roma.it, o potete chiamare al mio studio, 06.896.74.502 – non sono sempre lì, nel caso lasciate un messaggio in segreteria e vi richiamo appena possibile.” “Per concludere?” “Venite, sarà un’esperienza che ricorderete: emozionante e divertente!”
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