Laureati triennali: un quarto non prosegue gli studi

Indagine sui laureati in fuga. È il titolo di uno studio statistico, presentato nel corso della seduta del Consiglio di Facoltà del 15 ottobre, condotto dalla prof.ssa Roberta Siciliano, dal prof. Luigi D’Ambra e dal dott. Massimo Aria, relativo agli studenti che, dopo la laurea triennale, non hanno proseguito presso un Corso di Laurea Specialistico di Economia Federico II. 
Le informazioni sono state ricavate in seguito ad interviste telefoniche. La popolazione presa in esame è quella dei 1100 laureati entro il 31 marzo 2007. Di questi, 289 (¼ circa) non hanno proseguito gli studi presso la facoltà federiciana. Il gruppo ha preso contatto con 150 laureati, il 52% del campione. Il primo dato che emerge è che, poco più della metà dei laureati, ha deciso di proseguire gli studi (il 51%) e i due terzi di questi hanno scelto un percorso specialistico. Gli atenei preferiti, si trovano, in maggioranza, al centro-nord. In testa alle preferenze c’è la Bocconi (con quasi il 35% delle preferenze), seguita dalla LUISS (più del 20%) e dalla Sapienza (più del 5%). Circa il 15% degli intervistati, dopo la laurea, ha cercato lavoro ma riscontrando difficoltà, sta pensando di riprendere a studiare. Tra le motivazioni alla base della scelta di andare a studiare altrove, c’è lo scarso interesse per l’offerta formativa della Facoltà e l’interesse verso altre offerte (47%). In molti ha prevalso la voglia di partire per sondare altre aree con maggiori opportunità, o semplicemente per vivere un’esperienza lontano da casa (34%). Una percentuale non trascurabile, (circa il 9 %), è composta di studenti lavoratori, che non potevano conciliare studio e attività lavorativa preesistente in un’altra città, mentre l’8% si dichiara deluso dal triennio. Infine, lo studio prende in analisi le motivazioni di tipo logistico, che sono alla base della scelta. Il 42% del campione parla di carenze nell’organizzazione didattica, mentre il 13,2% fa riferimento alla difficoltà di raggiungere la sede con i mezzi pubblici. 
“Il titolo dell’indagine che fa riferimento agli studenti in ‘fuga’, è un po’ provocatorio. L’obiettivo era di tipo informativo e tutto sommato ci tranquillizza, perché solo un quarto dei laureati non ci ha scelti. Confrontando questo dato con quello di altri Atenei, si vede che è strutturale ed in parte insito nella riforma stessa”, spiega il dott. Massimo Aria che cura le pratiche di ammissione alla Specialistica del Corso di laurea in Scienze del Turismo ed ha un po’ il polso della mobilità dei laureati triennali. “In molti si iscrivono alla specialistica di Scienze del Turismo, provenienti da altre università napoletane, come il Suor Orsola o la Parthenope, ma anche da altre città. Lo stesso vale per la specialistica di Economia Aziendale. Sono molto affollate entrambe e per questo si sta pensando di istituire il numero chiuso”, conclude.
(Si. Pa.)
 
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