Lavoro in azienda o ricerca? I biotecnologi si indirizzano con i corsi opzionali

Indirizzarsi verso il lavoro in azienda, in laboratorio o verso la ricerca accademica. Dovranno farlo a breve gli studenti iscritti al secondo anno di Biotecnologie Mediche chiamati a scegliere, a inizio secondo semestre, tra la rosa di corsi opzionali, tutti da cinque crediti formativi, che completano l’offerta didattica del Corso di Laurea Magistrale. Saranno presentati dai docenti dei singoli insegnamenti che risponderanno presente all’invito del Coordinatore del Corso di Laurea Lucio Pastore, docente di Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica. “A marzo – il giorno 3, alle ore 10.30 presso l’aula At6 di via De Amicis – i docenti presenteranno i corsi opzionali. Sono gli stessi dell’anno scorso”. Con una sola differenza: “mancano quelli del curriculum veterinario che è stato
sospeso per quest’anno perché non ci sono stati iscritti”. Qualcuno dovrà scegliere due corsi, altri soltanto
uno: “per esigenze didattiche abbiamo consigliato un corso al primo semestre e uno al secondo, ma gli studenti sono stati lasciati liberi di scegliere”. Per chi ha distribuito il carico di lavoro nell’arco di tutto l’anno meglio optare per la continuità o differenziare la propria preparazione? Il consiglio: “se uno studente ha le idee molto chiare, allora sarebbe opportuno facesse una scelta in un’ottica di continuità”. Per i meno decisi, invece, “per non precludersi obiettivi di carriera e occupazione, sarebbe utile spendersi in un ambito diverso da quello scelto precedentemente”. Ambiti variegati proposti da dieci corsi. Se c’è un particolare interesse per le aziende Biotech,
meglio puntare a “corsi come Immunobiotecnologie della prof.ssa Claudia De Lorenzo o Sviluppo di biomolecole per applicazioni cliniche tenuto dal prof. Alfredo Nicosia il quale, oltre ad essere un docente universitario, è un imprenditore del settore. È co-founder dell’azienda Okairos, il più grosso successo delle biotecnologie in Italia”. Al momento, per chi sceglie questo indirizzo non è prevista un’esperienza diretta in azienda, “ma sto facendo il possibile per concretizzare la possibilità già dall’anno prossimo”. Chi ambisce al lavoro in laboratorio, invece, può
mirare “a corsi più indirizzati alla ricerca accademica”. Ne cita alcuni: “Oncologia molecolare”, la cui cattedra è affidata al prof. Domenico Grieco; “Medicina dell’invecchiamento e biotecnologie” del prof. Nicola Ferrara; “Endocrinologia ed Epidemiologia”, tenuti rispettivamente dal prof. Domenico Salvatore e dalla prof.ssa Maria Triassi; “Bersagli molecolari in terapia oncologica, tenuto dal prof. Roberto Bianco”. Il fil rouge che lega tutti? “Indirizzano verso una ricerca in ambito medico”. Guardano invece alla diagnostica gli insegnamenti di Applicazioni diagnostiche morfomolecolari in citopatologia del prof. Giancarlo Troncone e Diagnostica per Immagini del prof.
Simone Maurea: “per la diagnostica in biochimica clinica e medicina di laboratorio mancano esami a scelta perché c’è già abbastanza nei corsi curriculari”. Confermato rispetto allo scorso anno il corso di Biologia della Riproduzione-Laboratorio per la Procreazione Medicalmente Assistita, tenuto dal prof. Carlo Alviggi: “è una superstar nel campo della procreazione assistita. È molto conosciuto e stimato in Italia e all’estero, un fiore all’occhiello del nostro Ateneo”. Sarà un assaggio del percorso di Biotecnologie Mediche per la riproduzione umana al quale si sta lavorando e che richiede ancora tempo per l’attuazione: “è probabile che, per questioni burocratiche, non riusciremo a farlo partire prima dell’Anno Accademico 2018/2019”. Agli studenti il compito di informarsi e scegliere tra le varie opzioni, esprimendo la propria preferenza sulla pagina docente del prof. Pastore: “In questo modo ho la possibilità di tenere sotto controllo la situazione ed evitare squilibri. È stato fissato un numero massimo di cinquanta iscritti per corso”.
Ciro Baldini
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