In Erasmus “sentendovi una bandiera della Federico II”

Ultima settimana per partecipare al bando Erasmus+ 2017/2018 che scade venerdì 17 febbraio a mezzogiorno. Come da tradizione degli ultimi anni, l’Ateneo ha organizzato degli incontri informativi. Quello riservato agli studenti di tutti i Corsi di Laurea dei Dipartimenti di Economia si è svolto il 2 febbraio presso l’Aula G3 del complesso di Monte Sant’Angelo. Organizzato dai Dipartimenti di Economia Management Istituzioni (DEMI) e di Scienze Economiche e Statistiche (DISES), in collaborazione con l’Ufficio Relazioni Internazionali, ha toccato tutti i punti di maggiore interesse studentesco. “Affrontate questo periodo con serietà, sentendovi una bandiera della Federico II e portate all’estero il buon nome dell’Università, di Napoli e dei Dipartimenti. Il vostro comportamento avrà effetti anche sulle vite di altri”, ricorda il prof. Tullio Jappelli, Direttore del Dises, che illustra le nuove mete appena entrate nella rosa delle destinazioni. Si tratta di Santiago di Compostela e Vigo, entrambe in Galizia, Spagna, e Nantes, nella Francia del Nord. “Sono molto contenta di questa bella abitudine che ci permette di approfondire gli aspetti
amministrativi e burocratici – dice la dott.ssa Fernanda Nicotera dell’Ufficio Relazioni Internazionali – L’Erasmus
è un lavoro per il quale si deve essere tenaci, attenti, convinti e curiosi. Consultate ogni giorno i portali delle Università che vi interessano e cercate informazioni in chat, gruppi e attraverso tutte le fonti possibili. La conoscenza della lingua, e la relativa prova, è obbligatoria per tutti. È un ulteriore impegno, ma queste sono le indicazioni dell’Unione Europea. Se avete bisogno di tempo, programmate la partenza per il secondo semestre – raccomanda la dott.ssa Nicotera – Tenete sempre d’occhio le scadenze, dovete documentarvi su cosa l’Università straniera vuole da voi, entro quale data e seguire tutto il processo. Se la nostra selezione dovesse chiudersi oltre il termine previsto dai colleghi stranieri, questa sarà valida per il semestre successivo. Quest’anno abbiamo anticipato i tempi per evitare sgradevoli sorprese, ma bisogna sempre controllare”. “Vi troverete in realtà diverse per piani di studio, metodi e rilevanza degli insegnamenti. Avrete sempre tre riferimenti: il promotore dello scambio, l’Ufficio Relazioni Internazionali e la signora Amedea Castracane che si occupa dell’area didattica comune di Economia e mantiene i contatti fra studenti e Dipartimenti – dice, rivolto alla platea, il prof. Carlo Capuano, Coordinatore Erasmus per il Dises – L’Erasmus è un’esperienza di studio e di vita. Per molti di voi sarà la prima volta fuori casa. Non serve ad imparare una lingua. Dovrete affrontare la vita quotidiana, trovare un alloggio, pagare bollette, fare la spesa da soli e, per muoversi in un contesto nuovo, serve conoscere un minimo la lingua locale. Per molti è un passaggio importante e tanti ritornano, per la Laurea Magistrale o un corso post laurea, dove hanno svolto l’Erasmus. Altri si trovano un tirocinio o un lavoro. Perciò, attenzione alla meta. Ci deve attrarre
l’Università, non la città. Guardate l’offerta formativa. La bellezza dei luoghi dipende dalle esperienze che facciamo e informatevi sulla disponibilità di residenze universitarie”. Per stilare la graduatoria, i Dipartimenti economici adoperano un algoritmo basato sulla media ponderata degli esami sostenuti e del voto medio per dare a chi ha una carriera accademica migliore maggiori opportunità di vedersi assegnare una meta desiderata. Si consiglia, pertanto, di segnalare più di una Università.
Merito, motivazione e lingua: i criteri della selezione
“Tuttavia, non affezionatevi troppo alle destinazioni e ricordate che il programma prevede di affrontare trenta crediti a semestre, ma da nessuna parte troverete un piano di studio fotocopia. Dovrete conseguire dei crediti equivalenti, tenendo
presente che all’estero sono molto diffusi gli insegnamenti da due-tre crediti”, prosegue Capuano. Nel questionario di valutazione finale, i 1.100 ragazzi partiti l’anno scorso hanno assegnato il massimo all’esperienza. Nonostante all’inizio risulti molto difficile, ne resta impressa solo la bellezza. Affrontare ora queste difficoltà vi prepara per il futuro. Ma, credetemi, si può fare”. Il prof. Marco Maffei, Coordinatore Erasmus del Demi, fa una precisazione tecnica: “potete fare domanda per partire durante la Magistrale, mentre state terminando la Triennale, a patto che restiate iscritti allo stesso Dipartimento. Non si possono incrociare le mete. Però, nel caso in cui all’estero non si trovino esami corrispondenti al nostro piano di studi, il Demi vi dà la possibilità di modificarlo purchè siano delle scelte coerenti con il vostro profilo”. “Sarete valutati sulla base di tre criteri: merito, motivazione e lingua – aggiunge il prof. Vincenzo Scalzo, anch’egli Coordinatore Erasmus presso il Dises – Appare chiaro che il criterio principale è
quello meritocratico, perché al colloquio che i candidati svolgono con la Commissione prendono tutti il massimo”. “Verrete da noi solo due volte, per sottoscrivere l’accordo e prelevare un plico informativo. Il calendario degli appuntamenti verrà pubblicato verso aprile – maggio. Ovviamente, l’Ufficio è sempre aperto per ogni dubbio o domanda. Prima di venire, però, leggete i documenti e tenete presente che l’email non è una chat; non serve inviare una comunicazione ogni dieci minuti e poi telefonare. I candidati sono circa tremila, l’Ufficio risponde
a tutti, ma dateci il tempo. Se c’è un’urgenza, troveremo la soluzione”, conclude la dott.ssa Nicotera.
Simona Pasquale
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