Le donne di scienze e le barriere trasparenti

Una nuova mostra accoglie gli studenti di Ingegneria nell’atrio della sede di Piazzale Tecchio. Stiamo parlando del progetto ‘Il Labirinto di Cristallo’ che stimola una riflessione sulla dimensione di genere nella scienza raccontando gli ostacoli che le donne incontrano nei percorsi di carriera e suggerendo alcune strategie per superarli. Il progetto, realizzato dall’Osservatorio di genere sull’Università e la Ricerca della Federico II, è finalizzato a comunicare i risultati delle ricerche realizzate analizzando interviste a professoresse e ricercatrici di diverse generazioni. La cerimonia di apertura, che si è tenuta lo scorso 12 marzo, è iniziata nel primo pomeriggio con una visita della mostra guidata da Anna Merinio, Project Manager, la quale ha spiegato: “Lungo il percorso dell’esposizione, sono rappresentate, attraverso immagini e storie a fumetti, alcune delle tappe principali della carriera scientifica, dalla scelta degli studi universitari fino al possibile raggiungimento di posizioni dirigenziali nella ricerca. Percorrendo il labirinto diventano visibili e riconoscibili barriere, deviazioni, dilemmi che scandiscono momenti cruciali del percorso. I punti di arrivo sono molteplici, come molteplici possono essere gli obiettivi, le aspirazioni e i traguardi di chi intraprende gli studi universitari e si appassiona alla ricerca scientifica. Inoltre, è interessante dare uno sguardo alle statistiche, le quali evidenziano che la maggior parte delle donne riesce a completare gli studi con ottimi risultati”. A tal proposito è stato significativo l’intervento di un ingegnere donna presente all’inaugurazione, la quale ha raccontato: “Negli anni in cui ho frequentato la Facoltà di Ingegneria, su trecento uomini eravamo dieci donne. Al termine del percorso di studi solo un centinaio è giunto alla laurea, mentre noi, tutte e dieci, abbiamo terminato gli studi”.
Al termine della visita guidata c’è stato un workshop che si è tenuto presso la Biblioteca storica “F. Gasparini” di Piazzale Tecchio. A fare gli onori di casa è stato il prof. Piero Salatino, Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, il quale ha dichiarato: “Sono orgoglioso di ospitare questa mostra innanzitutto per lo splendido lavoro che è stato svolto, e poi perché accogliere un progetto che parla delle donne in una sede di Ingegneria, da sempre a prevalenza maschile, amplifica il messaggio che si vuole trasmettere”. 
La mostra, in esposizione fino al 20 aprile, ha le sue radici in un progetto finanziato dall’Unione Europea sulla base di risultati ottenuti da una ricerca, anch’essa europea. “Secondo l’ultimo rapporto della Commissione Europea – riferisce la prof.ssa Maria Carmela Agodi del Dipartimento di Scienze Politiche – persiste una rilevante sottorappresentazione delle donne nelle carriere scientifiche. Per spiegare le motivazioni che possono portare a processi di differenziazione tra uomini e donne nella ricerca, trent’anni fa fu introdotta l’espressione ‘soffitto di cristallo’ per indicare la barriera invisibile contro la quale si scontrano le donne avvicinandosi alle posizioni più elevate delle carriere, comprese quelle scientifiche. Da questa espressione deriva la metafora del labirinto: un percorso di cui non è facile intravedere l’uscita, e attraverso cui si manifestano le strutture di genere che incidono sullo sviluppo di carriera delle ricercatrici e dei ricercatori. Si tratta spesso di ostacoli a prima vista invisibili, che si palesano solo quando vi si sbatte contro: come pareti di cristallo, che tuttavia possono essere attraversate tanto più facilmente, quanto più si acquisisce consapevolezza collettiva della loro esistenza”. 
Successivi appuntamenti e momenti di riflessione si svolgeranno il 23 marzo, il 16 aprile e il 3 maggio, alle 15.00, sempre presso la Biblioteca Gasparini. 
Maria Maio
- Advertisement -




Articoli Correlati