Informatica dichiara guerra al fenomeno dell’abbandono

Informatica cambierà veste nel prossimo anno accademico. “Abbiamo realizzato – racconta il professore Adriano Peron, Presidente del Corso di Laurea – una variazione di regolamento che entrerà in vigore in autunno. Una ristrutturazione generale dei corsi, un intervento piuttosto incisivo. Il senso è duplice. Da un lato ci proponiamo di aggiornare i contenuti degli insegnamenti, di attualizzarli, con particolare riguardo ai linguaggi di programmazione, che sono in costante evoluzione. Dall’altro ci poniamo l’obiettivo di affrontare il problema del tasso di abbandono particolarmente elevato tra il primo ed il secondo anno della Laurea Triennale. Circa il 40% degli immatricolati lascia dopo pochi mesi di frequenza universitaria. Si è cercato di individuare quali siano i corsi più ostici per gli studenti immatricolati e di intervenire su di essi, con correttivi i quali, senza intaccare la qualità della didattica e la serietà del programma, facilitino l’apprendimento degli allievi”. 
Più crediti e ore di
esercitazione
per Algebra
Riflettori puntati, in particolare, su Algebra, la bestia nera degli iscritti al primo anno di Informatica. “Il nuovo regolamento – dice il prof. Peron – lascia inalterati i contenuti della materia ed il programma, ma attribuisce all’insegnamento in questione un maggior numero di crediti. Il che, in termini pratici, significa che il corso durerà più ore di quanto accada ora. Le ore aggiuntive, essendo rimasto inalterato il programma, saranno dedicate ad intensificare le esercitazioni, che rappresentano certamente un momento fondamentale per l’apprendimento di una disciplina come l’Algebra. Ci è parso che fosse l’unico modo ragionevole per provare a facilitare gli studenti senza svilire una disciplina che rappresenta uno dei mattoni indispensabili a costruire un buon informatico”. 
Altra novità che scatterà il prossimo anno accademico, nell’ambito del nuovo regolamento, è la riduzione del peso delle attività di progetto come forma di tesi finale. “Abbiamo verificato – sottolinea Peron – che portano via troppo tempo ai nostri studenti”. Invariato, invece, il monte ore dei tirocini in azienda, che occupano un posto fondamentale nel percorso della Laurea Triennale e valgono 15 crediti. “Non li abbiamo toccati – sottolinea il docente – perché sono tra gli elementi che aiutano maggiormente i nostri laureati triennali a trovare occupazione”. 
Tra i Corsi di Laurea in Ingegneria, in effetti, quello in Informatica ha certamente il record di laureati triennali che non proseguono gli studi nel biennio di secondo livello e rinunciano al conseguimento della laurea di grado più elevato. 
Solo il 10% prosegue con la Specialistica
“Chi va avanti e si immatricola alla laurea di secondo livello – quantifica Peron – è circa il 10% di chi si è iscritto al primo anno della Triennale. Dipende soprattutto dalla circostanza che con la laurea junior si trova facilmente occupazione”. Cosa fanno i laureati di primo livello in Informatica? “Molti trovano impiego presso aziende di software più o meno grandi. Ce ne sono anche a Napoli. La domanda è perfino superiore all’offerta, perché i nostri numeri non sono molto ampi – quest’anno si sono immatricolate 316 persone – e la mortalità, intesa come tasso di abbandono, è, come dicevo, piuttosto alta”.
Pur non essendo un Corso di Laurea dai grandi numeri, negli ultimi tre o quattro anni Informatica è, peraltro, cresciuta. “Siamo passati – ricorda il Presidente – da una media di 200 nuovi iscritti a 300 circa. Se la tendenza sarà confermata, ci sarà prima o poi la necessità di sdoppiare anche il secondo anno e questo potrebbe determinare difficoltà e richiedere nuovi docenti. Per ora, però, abbiamo tutte le coperture interne e possiamo garantire una didattica seria e non avventurosa. Certo, se ci fosse un maggiore nucleo di professori, potremmo aprire nuovi canali nella sede di San Giovanni a Teduccio, alla periferia orientale”.
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