Le donne nei processi di trasformazione della città

Le donne hanno dato, nel corso della storia, un importante contributo nei processi di trasformazione della città e del paesaggio, con l’intento di costruire una società più democratica, attenta alla conservazione della biodiversità e ad una più equa distribuzione delle risorse naturali ed energetiche. Sono stati questi i temi affrontati nel corso di un convegno, svoltosi il 6 marzo presso la Sala Azzurra del Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo, dal titolo: ‘Natura, storia e città: interazioni ed evoluzione. L’altra metà della didattica, ricerca e sperimentazione progettuale’. L’incontro è stato promosso, anche quest’anno, in concomitanza con la festa della donna, per dare voce a diverse iniziative da parte delle tante figure femminili che operano in maniera efficace nell’ambito della ricerca scientifica dal coordinamento napoletano ‘Donne nella Scienza’, costituito da un gruppo di ricercatrici che operano nei campi della Biologia, della Chimica e della Fisica, all’interno dell’Università Federico II e di Enti per la Ricerca. “La manifestazione, che ormai rappresenta un appuntamento fisso da tre anni, ha lo scopo di promuovere azioni positive, per affrontare il problema della scarsa rappresentanza delle donne nella ricerca e nelle carriere scientifiche: ciò produce non solo ingiustizia sociale, ma anche un notevole spreco di risorse umane”, ha spiegato la prof.ssa Emma Buondonno, docente di Progettazione Architettonica presso la Facoltà di Architettura, anticipando  una serie di iniziative del Coordinamento locale, in collaborazione con quello nazionale. A settembre prossimo, in particolare, la manifestazione internazionale si terrà proprio a Napoli. “L’intento che ci prefiggiamo è quello di diffondere ogni anno quanto viene prodotto dalle nostre ricercatrici. Questo vuol dire non soltanto mettere in evidenza il lavoro svolto dalle donne, ma soprattutto capire quali contenuti e quali valori della differenza possano essere utili all’organizzazione sociale, politica ed economica delle nostre comunità”, ha aggiunto la prof.ssa Buondonno. Molto hanno da dire le donne relativamente al settore d’interesse dell’incontro: “ritengo che il contributo possibile da parte delle donne possa essere mirato a una migliore distribuzione della popolazione, affinché le nostre città siano veramente amiche dei cittadini. E’ infatti proprio sulle donne, che hanno anche il peso della famiglia, che queste città invivibili generano fattori di disagio sociale. Per questi motivi speriamo che la giornata di oggi possa lasciare il segno: stiamo infatti portando avanti un’ipotesi di trasformazione provinciale e regionale, che vada in una direzione opposta a quella attuale. Noi crediamo che andrebbe rivisto l’assetto territoriale di tutto il territorio campano, secondo un disegno che non preveda la desertificazione delle province, ma distribuisca in maniera più omogenea la popolazione regionale”. Flavia Zucco, Presidente dell’Associazione nazionale ‘Donne e Scienza’, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza “che questi incontri di studio si svolgano con l’obiettivo di incrementare i contatti e le collaborazioni scientifiche tra donne. Fornire segnali, cioè, che incoraggino le donne nei loro percorsi di scienza, in contrapposizione agli stereotipi sui ruoli e sull’abilità delle donne. Mettere in comune, in definitiva, le esperienze personali e delineare in questo modo possibili soluzioni a diversi problemi, attraverso una discussione vivace e aperta”.
Presente all’incontro anche il Rettore Guido Trombetti, che si è complimentato con le organizzatrici per il lavoro svolto negli anni e ha aggiunto: “Mai come in questo periodo di profonda crisi all’interno del mondo universitario, iniziative di qualità come questa vanno premiate. Soprattutto perché si svolgono all’insegna dell’unitarietà dei saperi scientifici”.
Il Preside della Facoltà di Architettura, professor Claudio Claudi, ha ribadito la necessità di un confronto continuo nell’ambito della multiculturalità: “E’ bello conoscersi e approfondire in questo modo le tematiche di approfondimento personale, al fine di portare avanti attraverso il giusto metodo i progetti di ricerca”.
Ad aprire la sessione scientifica, dopo il benvenuto alle relatrici da parte di Ofelia Pisanti, Presidente del Coordinamento napoletano ‘Donne nella Scienza’, l’architetto Giulia De Angelis, responsabile della sezione ‘Magna Grecia’  dell’AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio), la quale ha mostrato nel dettaglio le tecniche della designer Beth Gali in alcune delle opere più significative dell’Architettura catalana. A seguire, la professoressa Donatella Fiorani, dell’Università di Roma ‘La Sapienza’, la quale ha sottolineato, attraverso un excursus storico a partire dal 1700 fino al secondo dopoguerra, l’importanza crescente delle donne nell’ambito dell’Architettura storica e del restauro. La manifestazione è stata accompagnata da proiezioni su ‘Donne e Architettura 1890-2008’ e ‘Donne di Fiori: paesaggi al femminile’, nonché dalla mostra intitolata: ‘Donne e ricerca: uno sguardo sul mondo’.
Anna Maria Possidente
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