“La situazione del numero chiuso e dei test è stata gestita in maniera ottimale dalla Facoltà”, afferma Lucio Falconio, rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà. Due le situazioni di criticità che evidenzia: “la necessità di ulteriori appelli straordinari, soprattutto per gli esami difficili, destinati agli studenti fuori corso” e “il sovraffollamento che si registra all’interno dei laboratori. Questo è un problema avvertito in special modo dagli studenti del CTF, visto che per loro il lavoro di tesi è solo sperimentale. In teoria, l’accesso ai laboratori dovrebbe avvenire in base ad una graduatoria, relativa al numero di esami che mancano alla laurea. Ciò, però, non avviene quasi mai, in virtù degli accordi, senza criterio, che molti studenti stabiliscono privatamente con i docenti”. Per discutere ed affrontare i problemi della condizione studentesca, il Presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà Dante Cappello, ha predisposto un fitto calendario di assemblee a cui tutti potrebbero e dovrebbero partecipare, perché, “tutti gli studenti, e non uno sparuto gruppo, possano essere a conoscenza di quello che avviene all’Università”. Purtroppo la prima assemblea del 27 ottobre, ampiamente pubblicizzata, è andata deserta. Un’esperienza deludente per i sette rappresentanti presenti (Lucio Marcello Falconio, Antonio Lo Russo, Ciro Meo, Antonio Del Duca, Fabio Ruggiero, Dante Cappello, Pasquale Russo). Eppure –afferma sconfortato Falconio- “gli studenti singolarmente ci sottopongono tanti problemi. Solo quando organizziamo iniziative ludiche o sportive, risvegliamo interesse. Ma noi rappresentanti non possiamo fare solo questo!”.
Le problematiche studentesche Appelli ed affollamento dei laboratori
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