Le testimonianze dei partecipanti

“Il soggiorno americano ci ha messo di fronte ad un’altra metodologia di studio, tesa all’ottimizzazione dei tempi e al team working. E’ stato un anno molto intenso, durante il quale abbiamo messo alla prova anche il nostro spirito di adattamento, ma il bilancio è davvero positivo”, hanno raccontato Pamela Palomba e Onorio Iervolino, del Master SEMIAero, che hanno svolto il tirocinio rispettivamente in Ema e Selex. C’è chi, alle imprese del territorio campano, ha preferito restare all’estero per lo stage, come Liberato Aliberti (Master EteC), laureato in Architettura. “Non volevo andare in una multinazionale, così, dopo aver scelto di studiare a Madras, ho lavorato sempre in India, presso il Design Consult di Auroville, un organismo internazionale che si occupa di approccio sostenibile nell’uso di energie alternative e pianificazione urbana. Ho percepito da subito una grande differenza culturale: l’India sta vivendo una fase di accelerazione rapida, gli stessi studenti sono vittime di un sistema opprimente”. Opportunità entusiasmante per la totalità dei giovani, tra i quali aleggia la speranza di riuscire ad inserirsi nel più breve tempo possibile nel mercato del lavoro. “E’ stata una delle esperienze più belle della mia vita – ha affermato Rosa Ripa (Master EteC) – che mi ha resa pronta a competere a livello internazionale. Il problema è cosa fare adesso, spero di trovare presto un lavoro”. Della stessa opinione i laureati de L’Orientale, i quali, a differenza degli altri, non hanno svolto il tirocinio presso aziende o enti ma sono stati impegnati nella traduzione delle pagine del sito web di Unioncamere Campania. “E’ stato un anno molto impegnativo, – ha detto Anna Lettieri, laureata in Lingue – ci aspettiamo di essere assorbite presto dal mercato del lavoro, per mettere a frutto le conoscenze acquisite”. “Abbiamo conseguito il diploma con risultati eccellenti – ha detto Valentina Izzo, sempre de L’Orientale – quello che chiediamo, adesso, è avere un’altra possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. E’ impensabile organizzare quattro Master se, poi, non c’è continuità”. Anche Manuela, 29enne laureata in Lingue nel 2008, non vede l’ora di svolgere il lavoro di traduttrice. “Siamo una generazione che può fare tanto per la società – ha detto – ed è stupido che non ci vengano date delle buone opportunità”.
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