Lettere incontra le matricole

Chi si laurea in Lettere a Cambridge o ad Oxford viene chiamato come consulente finanziario nella centralissima City di Londra a confrontarsi, ogni giorno, con bilanci aziendali e consigli di amministrazione, con rapporti commerciali ed analisi di mercato, con la new economy e sistemi bancari. L’esempio che arriva dall’Inghilterra non è un caso isolato, ma una realtà che trova conferma anche in altri paesi. Oggi la laurea in Lettere si configura come una tra le più complete in un regime di saperi multimediali, proprio perché ha mantenuto inalterata la sua funzione prevalente: formare i laureati del domani che posseggono competenza, cultura, ma, soprattutto, elasticità mentale. Uno strumento che si acquista allenandosi con le declinazioni in Latino e studiando i classici greci. A questi, poi, si aggiungono le conoscenze tecniche ed operative che la società richiede per muoversi all’interno dello spazio del lavoro.  E’ quanto emerso dall’incontro con le matricole –300 i presenti- lunedì 2 ottobre, in occasione della presentazione dei Corsi di Laurea, tenutasi nell’aula Piovani. Un breve saluto del preside, Il professor Antonio Vincenzo Nazzaro. Giusto il tempo di un “in bocca al lupo” agli studenti ed un appello affinchè si scelga la Facoltà “con la consapevolezza di iniziare un percorso importante che condizionerà tutta la vita”,  poi la parola passa ai docenti dei quattro corsi di laurea che si alternano nelle sequenza degli interventi. Rompe il ghiaccio il professor Elio Lo Cascio, presidente del Corso di Laurea in Storia, giunto al suo terzo anno di vita. Quattro anni, ventitré esami, organizzati in una serie di indirizzi (Antico, Moderno, Contemporaneo) che seguono percorsi didattici basati sullo studio della storia dell’Occidente. Tre esami unificano il Corso agli altri: Storia della Filosofia, Letteratura Italiana, Geografia (obbligatori per non precludere l’accesso alle varie classi concorsuali). Il Dipartimento di Storia e le aule si trovano in via Marina, a pochi passi dalla sede di Porta di Massa, vicino al palazzo della Cariplo. Il trasferimento ha dato la possibilità di potenziare il Corso ed offrire maggiori servizi. “Con l’anno prossimo-ha detto Lo Cascio-si aprirà una nuova stagione per gli studi universitari. Scomparirà la vecchia laurea per dare il posto ad una di tipo europea, costituita da tre anni di base, più due di specializzazione”. “Ma molte questioni rimangono irrisolte. Al momento non si comprende bene quali possibilità di lavoro si apriranno con la laurea di primo livello e quali con quella completa”.  Una cosa è certa, dal prossimo anno a Lettere, come in tutte le altre facoltà, ci saranno due ordinamenti: il vecchio sistema per chi è già iscritto ed il nuovo per chi deve immatricolarsi. Ma su un punto sembrano essere tutti d’accordo: si attuerà una politica di sconti e di incentivi per favorire il passaggio verso il nuovo ordinamento. Punto sul quale concorda a pieno anche il professor Antonio Saccone, Presidente del Corso di Laurea in Lettere, il quale si è soffermato sulle novità della riforma. “Questa -ha esordito- avrà il compito di rilanciare il sapere umanistico. Mi immagino che si andranno a delineare nuove figure professionali, con uno specifico campo di conoscenza, che posseggano una cultura duttile e flessibile, come vuole oggi il mercato. Del resto non è più richiesto un laureato chiuso nella gabbia di un sapere troppo specialistico. Ecco perché a mio avviso ritengo che la facoltà di Lettere avrà grande futuro”.  Il professor Saccone ha poi illustrato il Corso di Laurea, articolato in quattro anni per un totale di venti esami, più una prova di latino scritto obbligatoria per i due indirizzi, classico e moderno.  Ricca anche l’offerta del Corso di Laurea in Lingue e Letterature Straniere, un Corso che negli ultimi anni ha incrementato il numero degli iscritti. Merito di una didattica attenta e di un rapporto studente-docente ancora equilibrato. “Si studiano cinque lingue: Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo e Catalano-interviene il professor Costanzo Di Girolamo -Minimo due lingue a scelta dello studente che non può fermarsi alla sola conoscenza della grammatica, deve padroneggiare la storia, la letteratura, la filologia”. E’ un Corso che in una società multirazziale e globale sta acquistando sempre più importanza. Quattro anni, venti esami, è costituito da tre indirizzi: Filologico-letterario, Linguistico-glottodidattico, Storico-culturale. E’ la volta del Corso di Laurea in Filosofia. A parlarne è il professor Bruno Coppola, che commenta: “è il Corso di studi che ha subito maggiormente la penalizzazione degli ordinamenti che si sono susseguiti. L’ultimo è andato in vigore nel ’98 ed ha introdotto importanti novità, anche se in veste sperimentale. In qualche modo abbiamo anticipato quello che sarà introdotto dalla riforma: ci resta solo di trasformare gli esami da annuali in semestrali”. Filosofia, sempre quattro anni, è diviso in due bienni propedeutici. Ai diciannove esami sono stati aggiunti una prova in lingua straniera (cinquanta ore di lezione su un testo filosofico in lingua originale) più un tema di filosofia scritto, per un totale di ventuno esami. Per chi è interessato ad iscriversi, il professore consiglia tanta passione e grande impegno. “La Filosofia la si deve amare per il fascino che riesce a trasmettere, e non per i milioni che si potranno un domani guadagnare al mese. Chi viene con questa intenzione è meglio che cambi strada”. 
E veniamo ai servizi forniti dalla Facoltà. Innanzitutto la biblioteca,  ubicata all’interno dell’ex complesso di San Pietro Martire. E’ organizzata per poli ed è uno strumento indispensabile durante la preparazione degli esami o per la tesi, dove occorre consultare testi fuori commercio. E’ aperta al pubblico tutti i giorni, come ha ricordato il direttore, Federico Ferri, dalle nove alle quattordici, mentre il martedì ed il venerdì funziona pure di pomeriggio. C’è poi il progetto PorTa: una porta spalancata sulla Facoltà con il compito di guidare lo studente dal suo ingresso, da quando comincia a muovere i primi passi, fino alla laurea e oltre. Pronta anche la guida dello studente. Lo conferma il professor Gennaro Luongo, responsabile del PorTa e della redazione della guida. Da non perdere l’offerta del progetto Socrates Erasmus. L’occasione di poter studiare all’estero presso università dell’Unione Europea ed ottenere il riconoscimento degli esami sostenuti. “E’ un’esperienza formativa che completa la propria cultura –afferma il prof. Costanzo Di Girolamo-Inoltre permette di perfezionare una lingua straniera e di allargare i propri orizzonti”. Unico problema la cifra irrisoria della borsa di studio che copre solo in parte i costi del soggiorno. “Ma si rimedia facilmente cercandosi un lavoro part-time all’estero dove non mancano buone occasioni che impegnano poche ore al giorno”, interviene Alfredo Cosco, ex studente Erasmus, laureando in Lettere e rappresentante degli studenti. 
Elviro Di Meo
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