“Stiamo cercando di fare un lavoro di mantenimento della struttura e di iniziare lavori in autonomia come Centro e in collaborazione con i Dipartimenti. Spero che nel giro di qualche mese si possano portare delle iniziative utili alla Federico II”. Work in progress al Cestev, il Centro di Servizio di Ateneo per le Scienze e Tecnologie per la Vita diretto dal prof. Gennaro Piccialli, docente di Chimica organica. Con la ripresa delle lezioni si è da qualche settimana ripopolata la struttura di via De Amicis che ospita, oltre agli aspiranti biotecnologi, anche gli studenti di Medicina, Farmacia e Veterinaria: “i ragazzi stanno frequentando le aule. Con un’attenta programmazione cerchiamo di riempire al massimo la struttura e di farla funzionare a pieno regime”. Una struttura vissuta quotidianamente dai tanti studenti che si fermano a studiare anche dopo il lavoro in aula: “abbiamo a disposizione due aule studio grandi, una
al secondo piano e l’altra a piano terra. Al momento non si prevedono ampliamenti. L’obiettivo nel futuro prossimo è aggiungere qualche sedia, ovviamente nel rispetto della capienza massima. Vorremmo comprarne qualcuna più comoda e resistente”. Aule studio che sono state dotate dei cestini per la raccolta differenziata: “c’è stato un periodo di adattamento, adesso stiamo procedendo bene. Ogni giorno giro per vedere se tutto funziona”. Partito il countdown anche per il parcheggio auto, rimasto a lungo inagibile per il crollo di un albero che ha reso necessaria la messa in sicurezza del costone sovrastante: “il costone è stato messo in sicurezza. Siamo in attesa delle autorizzazioni, ma confido che potremo riaprirlo tra pochi giorni. Stiamo soffrendo molto la mancanza, soprattutto in concomitanza di lauree, convegni e visite di scuole. Abbiamo un grosso bisogno di quel parcheggio che non è solo dell’Università, ma anche dei due istituti CNR che sono presenti nella struttura”. Nella lista dei progetti non manca la voce orientamento, in ingresso e in uscita. Le manifestazioni pensate per accogliere gli studenti delle scuole superiori “sono già tante e spero di ampliarle per presentare agli studenti i Corsi di Biotecnologie dell’area medica e tutti gli altri possibili Corsi di Laurea che vogliono utilizzare la struttura. La Federico II ha come finalità l’orientamento in entrata e in uscita e intende far conoscere a tutti le attività svolte all’interno dell’Università. Il Centro è nato da poco, quindi il programma è in costruzione. Lavoreremo a pieno regime da giugno”. Si sta spingendo molto “per gli adeguamenti strutturali. Al Cestev abbiamo degli ottimi laboratori didattici attrezzati con moltissime apparecchiature per le esercitazioni dei nostri ragazzi dei Corsi di Laurea di Biotecnologie, ma anche di Farmacia e di Medicina che ne
fanno uso”. Laboratori che, sempre in ottica di orientamento, i maturandi possono conoscere da vicino: “credo che una delle carte vincenti di questo Centro sia proprio l’utilizzare al massimo le attrezzature presenti al proprio interno. Non c’è nulla di più attrattivo e chiarificante per le scelte future dei ragazzi che frequentare un laboratorio reale e fare con le proprie mani delle esercitazioni”. Laboratori didattici che, lo scorso febbraio, su iniziativa
curata dal prof. Piccialli, dalla prof. ssa Maria Assunta Bevilacqua e da altri docenti della Federico II, sono stati aperti anche ai bambini della Scuola della Pace dei Quartieri Spagnoli. Nel corso della visita in via De Amicis, studenti di elementari e medie hanno potuto osservare cellule al microscopio, l’estrazione del DNA da una banana e i diversi stadi germinativi del grano tenero. Probabile che eventi del genere siano ripetuti in futuro con scuole di altri quartieri difficili della città: “questa iniziativa è solo l’inizio di un progetto più ampio che si basa sulla convinzione che condividere la conoscenza tra il mondo universitario e la società civile rappresenti un vantaggio per tutti”. Occhio ai giovani e ai giovanissimi, ma non solo: “l’intenzione è rendere il Centro una struttura fruibile per gli aggiornamenti professionali, per tirocini, per Master e Scuole di specializzazione in collaborazione con i Dipartimenti che hanno la competenza didattica per affrontare questi percorsi”.
al secondo piano e l’altra a piano terra. Al momento non si prevedono ampliamenti. L’obiettivo nel futuro prossimo è aggiungere qualche sedia, ovviamente nel rispetto della capienza massima. Vorremmo comprarne qualcuna più comoda e resistente”. Aule studio che sono state dotate dei cestini per la raccolta differenziata: “c’è stato un periodo di adattamento, adesso stiamo procedendo bene. Ogni giorno giro per vedere se tutto funziona”. Partito il countdown anche per il parcheggio auto, rimasto a lungo inagibile per il crollo di un albero che ha reso necessaria la messa in sicurezza del costone sovrastante: “il costone è stato messo in sicurezza. Siamo in attesa delle autorizzazioni, ma confido che potremo riaprirlo tra pochi giorni. Stiamo soffrendo molto la mancanza, soprattutto in concomitanza di lauree, convegni e visite di scuole. Abbiamo un grosso bisogno di quel parcheggio che non è solo dell’Università, ma anche dei due istituti CNR che sono presenti nella struttura”. Nella lista dei progetti non manca la voce orientamento, in ingresso e in uscita. Le manifestazioni pensate per accogliere gli studenti delle scuole superiori “sono già tante e spero di ampliarle per presentare agli studenti i Corsi di Biotecnologie dell’area medica e tutti gli altri possibili Corsi di Laurea che vogliono utilizzare la struttura. La Federico II ha come finalità l’orientamento in entrata e in uscita e intende far conoscere a tutti le attività svolte all’interno dell’Università. Il Centro è nato da poco, quindi il programma è in costruzione. Lavoreremo a pieno regime da giugno”. Si sta spingendo molto “per gli adeguamenti strutturali. Al Cestev abbiamo degli ottimi laboratori didattici attrezzati con moltissime apparecchiature per le esercitazioni dei nostri ragazzi dei Corsi di Laurea di Biotecnologie, ma anche di Farmacia e di Medicina che ne
fanno uso”. Laboratori che, sempre in ottica di orientamento, i maturandi possono conoscere da vicino: “credo che una delle carte vincenti di questo Centro sia proprio l’utilizzare al massimo le attrezzature presenti al proprio interno. Non c’è nulla di più attrattivo e chiarificante per le scelte future dei ragazzi che frequentare un laboratorio reale e fare con le proprie mani delle esercitazioni”. Laboratori didattici che, lo scorso febbraio, su iniziativa
curata dal prof. Piccialli, dalla prof. ssa Maria Assunta Bevilacqua e da altri docenti della Federico II, sono stati aperti anche ai bambini della Scuola della Pace dei Quartieri Spagnoli. Nel corso della visita in via De Amicis, studenti di elementari e medie hanno potuto osservare cellule al microscopio, l’estrazione del DNA da una banana e i diversi stadi germinativi del grano tenero. Probabile che eventi del genere siano ripetuti in futuro con scuole di altri quartieri difficili della città: “questa iniziativa è solo l’inizio di un progetto più ampio che si basa sulla convinzione che condividere la conoscenza tra il mondo universitario e la società civile rappresenti un vantaggio per tutti”. Occhio ai giovani e ai giovanissimi, ma non solo: “l’intenzione è rendere il Centro una struttura fruibile per gli aggiornamenti professionali, per tirocini, per Master e Scuole di specializzazione in collaborazione con i Dipartimenti che hanno la competenza didattica per affrontare questi percorsi”.