Materie specialistiche alle magistrali con la nuova riforma

Un Consiglio di Facoltà quello che si è svolto il 29 marzo, all’insegna dell’organizzazione in vista degli impegni futuri. “Per quanto riguarda i decreti attuativi, siamo allo stesso punto in cui ci trovavamo un anno fa, ma l’atteggiamento è cambiato” dice il Preside Achille Basile. Per discutere delle nuove indicazioni ministeriali, prima delle vacanze pasquali si sono svolte alcune riunioni. La prima, che ha avuto luogo il 2 aprile, ha coinvolto i presidi dell’Ateneo, mentre il giorno successivo si è tenuta a Roma, la riunione nazionale dei presidi delle facoltà di Economia. Tra gli argomenti in discussione, il riordino dei settori scientifico –  disciplinari. “Non è chiaro in che direzione si andrà, nemmeno in termini numerici. Si parla di un numero approssimativo di macroaree, compreso tra 60 e 80, ma non è ancora chiaro se si tratterà di nuovi settori o meno” spiega il Preside. I tempi, com’è facile immaginare, sono stretti. Il Senato Accademico ha già stilato una bozza del calendario degli incontri.“Avremo tempo fino a maggio per capire come organizzare la riforma, dopodiché fino all’autunno, sarà previsto il lavoro duro, di riforma degli ordinamenti” spiega Basile pur manifestando un legittimo scetticismo. “Anche l’anno scorso sembrava che la riforma dovesse andare in porto, poi, improvvisamente, tutto si è illanguidito”. Le novità che si preannunciano saranno significative e porteranno, certamente, ad una riduzione drastica nel numero dei corsi di studio. Al tempo stesso, la riforma vedrà la nascita di un complicato gioco di equilibri tra i crediti da attribuire alle discipline e il numero di affidamenti che ciascun docente potrà avere. Infatti, almeno 90 dei crediti complessivi, dovranno corrispondere ad insegnamenti svolti da incardinati. 
Tutto cambierà e i percorsi di laurea, sia triennali che magistrali, verranno completamente riprogettati. “Non ci sarà più la necessità di modificare subito tutto, ma potremo finalmente istituire delle materie specialistiche da svolgere nel corso della laurea magistrale” dice Basile concludendo il suo intervento su questo punto. 
Attribuzioni didattiche, supplenze e pratiche studenti, docenti e ricercatori, impegnano la gran parte del Consiglio, con una novità importante: alcuni incarichi didattici del Master in Economia e Finanza, uno dei più prestigiosi dell’Ateneo, verranno ricoperti da ricercatori stranieri provenienti dalle Università di Sidney, Cipro e dalla prestigiosa School of Economics di Londra.“Non avete mai sentito cognomi stranieri in facoltà, ma da quest’anno ce ne saranno” sottolinea il Preside di fronte alle perplessità dell’aula. A partire dalle prossime settimane, il Dipartimento di Economia diventerà sede amministrativa dei principali Master che si svolgono in Facoltà (Economia e Finanza, Finanza approvato e mai attivato, Tutela e Regolamentazione della Concorrenza, Marketing e Service Management), mentre due Master (Management delle Imprese di Logistica ed in e-Procurament) verranno fusi, per dare vita ad un nuovo corso, denominato Logistica degli Approvvigionamenti e della Distribuzione. 
L’ultimo punto all’ordine del giorno, riguarda i trasferimenti di fondi dall’Ateneo alle presidenze per il funzionamento delle Facoltà. Economia ha ricevuto, complessivamente, 47mila euro (l’anno scorso erano stati 52mila), da ripartire tra la Biblioteca (20,5 mila euro, il minimo, l’anno scorso erano stati 21mila), i Dipartimenti per l’acquisto della cancelleria (1400 euro ciascuno), la rivista edita dalla facoltà Studi Economici (1000 euro) e la Presidenza stessa (19mila euro).
Simona Pasquale
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