Medicina di laboratorio: solo due presenze all’appello per i fuori corso

Chiesto a gran voce, desiderato, ottenuto e alla fine: disertato. Si riassume così la storia dell’appello straordinario di Medicina di laboratorio concesso esclusivamente ai fuori corso di Medicina. All’appuntamento del 24 maggio, solo due studentesse hanno risposto presente accomodandosi nell’aula E dell’edificio 2 per sostenere l’esame.
Le tante defezioni di certo non hanno fatto piacere alla prof. ssa Giuliana Fortunato, docente di Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica e Coordinatrice del corso di Medicina di laboratorio: “tantissimi studenti mi hanno inviato mail per chiedermi l’appello. Così con gli altri docenti del corso abbiamo deciso di concederlo. Per oggi avevamo sette prenotati. Di questi, soltanto due adesso sono qui. Siamo disponibili a venire incontro alle esigenze dei ragazzi, ma certe opportunità, da loro richieste, vengono offerte e poi non sfruttate”. Con tutte le implicazioni del caso: “abbiamo preparato dei compiti che adesso andranno cestinati perché non utilizzabili in futuro. In poche parole, è stata una fatica inutile”. Non per le due studentesse che hanno preso parte a una prova suddivisa in due fasi: “il nostro è un corso integrato che comprende più discipline, ossia Biochimica clinica, Patologia clinica, Microbiologia clinica e Scienze tecniche di laboratorio. In seduta d’esame prevediamo innanzitutto uno scritto, composto di trenta domande, funzionale a una prima selezione degli esaminati. Per superarlo è sufficiente rispondere correttamente a diciotto quesiti. A seguire c’è l’orale, che è decisivo dato che, indipendentemente dal voto della prima prova, determina la valutazione finale”. Chi non riesce a passare il primo step “ha la possibilità di verificare con il docente gli argomenti sui quali ha mostrato delle lacune”. È quanto fatto da una delle due studentesse, che il 24 maggio ha barrato la risposta giusta solo a 11 domande su 30. Esito decisamente diverso per la sua collega che, partendo dal 27 conquistato allo scritto, ha portato a casa un 28. La ragazza, che preferisce rimanere anonima, ha commentato: “fatta eccezione per la parte di Microbiologia, è andata molto bene. Sono contenta del risultato soprattutto perché ho ripetuto tutto il programma in soli 12 giorni. Lo scritto si supera tranquillamente, basta studiare. I professori sono molto tolleranti e disponibili”. Sull’appello straordinario: “è stata una grande opportunità. Mi ha aiutata a distribuire meglio il carico di lavoro, minimizzando lo stress, sebbene la data extra ci sia stata concessa soltanto quindici giorni fa”. Potrebbe essere questo il motivo delle tante defezioni: “noi fuori corso siamo più pignoli nello studio. Spesso, non sentendoci abbastanza preparati, non ci presentiamo agli appelli. Immaginavo ci potessero essere degli assenti, ma non credevo così tanti”. Ai colleghi rivolge un consiglio: “venire a sostenere gli esami. Non presentarsi equivale a una bocciatura certa. Bisogna sfruttare tutte le possibilità che ci vengono date”. Comprese quelle chieste a gran voce, desiderate e ottenute.
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