Medicina: tra teoria, pratica e scene del crimine

Scene del crimine costruite ad arte per far capire il valore probatorio del DNA. Pellegrinaggi verso il Policlinico per sentir parlare di corpo umano e di neuroni. Tante le iniziative che si sono tenute a Medicina per fare gli auguri alla Federico II. “Stupire” è stata la parola d’ordine al Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche che, il 5 giugno, ha aperto i laboratori di ricerca biomedica, nella torre biologica del Policlinico napoletano, per “Stupor Scientiae: La meraviglia della conoscenza scientifica”. “È stata una bella giornata che ha visto la partecipazione di più di trecento studenti delle scuole superiori e dell’università”. Così uno degli organizzatori, il professore di Biologia applicata Lucio Nitsch, che ha proseguito: “abbiamo discusso di scoperte scientifiche e di programmi di Dipartimento”. E non solo: “sono state preparate più di venti attività dimostrative di varie ricerche. Ho trovato particolarmente interessante quella chiamata ‘Caccia al colpevole’. In un’ambientazione stile CSI – serie tv poliziesca – c’era una sagoma a terra e delle prove. È stato estratto del DNA da un mozzicone di sigaretta e, a partire da quello, si doveva stabilire chi dei tre sospettati fosse il colpevole”. Chiusura con un momento di orientamento: “il prof. Zambrano – docente di Biologia molecolare – ha presentato ai ragazzi delle scuole i Corsi di Laurea che afferiscono al Dipartimento”. Ai giovani presenti è stato anche consegnato un gadget: “una tazza con il logo dell’iniziativa e dell’Università e il nome del Dipartimento”. Parlare del corpo umano ai non addetti ai lavori, invece, è stato l’obiettivo del Dipartimento di Sanità Pubblica, che ha organizzato l’evento “L’anatomia a portata del cittadino”. A trattare l’argomento è stato, oltre alla prof.ssa Stefania Montagnani e al prof. Rocco Spera, il professor Salvatore Sciorio: “studenti, ma non solo, hanno trascorso l’intera mattinata nel mio studio. Ho saputo che alcuni ragazzi di Medicina erano accompagnati da amici di altri Corsi di Laurea. C’era anche una studentessa di Matematica. Mi chiedevano di spiegare argomenti a piacere. Molti si sono voluti soffermare su cuore, polmoni e cavità cardiache, insomma su tutti quegli argomenti che piacciono di più”. A completare il programma della giornata, le patologie nefrovascolari, trattate dai professori di Nefrologia Stefano Federico e Domenico Russo, e la chirurgia, raccontata dagli albori fino all’avvento dei robot dai docenti di Chirurgia generale Giuseppe Paolo Ferulano e Umberto Bracale. Al Dipartimento di Neuroscienze, Scienze Riproduttive ed Odontostomatologiche, invece, è salita in cattedra la “Scientia mater”. Un evento che, come sottolinea il professore di Farmacologia Giuseppe Pignataro, “ha unito teoria e pratica”. Focus su neuroni, contraccezione e questioni di genere. Ad affiancare le spiegazioni sono state visite a diversi laboratori, da quello di Neurologia a quelli di Anestesia e Rianimazione, passando per le strutture di Oculistica, Audiologia ed Otorinolaringoiatria. “Hanno partecipato una quarantina di nostri studenti. Il gruppo ristretto ha favorito una maggiore interazione, rompendo i tradizionali confini tra cattedra e banchi”. 
Ciro Baldini
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