Moot Court Competition: a Cambridge l’unica squadra italiana è quella federiciana

Giurisprudenza si prepara ad affrontare la dodicesima edizione dell’International Roman Law Moot Court Competition (IRLMC), la simulazione processuale di un caso di diritto romano che si svolge interamente in lingua inglese. “La squadra federiciana è l’unica squadra italiana a partecipare alla competizione – afferma la prof.ssa Carla Masi, docente di Storia del diritto romano e promotrice della Moot – Voleremo a Cambridge (dal 26 al 30 marzo) per affrontare Università europee del calibro di Oxford, Cambridge, Trier, Liegi, Tübingen, Vienna e Atene”. 
La squadra, composta dagli studenti del secondo anno Riccardo Gaeta, Federica Faralla, Ester Ferriello e Salvatore De Felice, dovrà far fronte ad un caso sulla falsariga della vicenda Brexit: “è stata immaginata una societas di diritto romano composta originariamente da sei membri e poi cresciuta sino a 28, le cui attività commerciali sono in continua espansione nella maggior parte delle province dell’Impero. Tuttavia, un socio subentrato successivamente, Britannicus, deluso dal modo di operare della banca che fa capo alla stessa società (i.e., la Banca Centrale Europea) dapprima decide di recedere dal contratto di societas, salvo poi ripensarci, quando ormai gli altri soci si sono decisi a fare a meno di lui”. Ad aiutare i ragazzi, un veterano della competizione: “Marco Auciello, dottorando di ricerca, che faceva parte del team che ha vinto l’ottava edizione della IRLMCC a Napoli, nell’aprile 2015. In questo momento siamo in fase di studio e progettazione, gli studenti si sono messi in gioco totalmente, per cercare di dare il meglio”. 
La prof.ssa Masi, che è anche membro della Commissione Erasmus d’Ateneo, anticipa: “L’apertura del Programma Erasmus oltre confini europei, attuata dalla Commissione Europea attraverso l’azione chiave 107 (Erasmus + KA 107), international credit mobility, è ormai un’opportunità assodata per gli istituti di istruzione superiore. La Call 2019 sarà la quinta occasione di collaborazione extra EU nell’ambito dell’attuale Programma Erasmus+ 2014-2020. Giurisprudenza si prepara, presenteremo due candidature”. La prima con la Kyushu University di Fukuoka (Giappone), la seconda per il Cile (congiunta con altri Dipartimenti dell’Ateneo) con la Pontificia Universidad Católica de Chile e con l’Universidad Católica del Norte (Antofagasta). “Questo programma – spiega la docente, promotrice delle candidature – consentirebbe la mobilità per i nostri studenti in uscita, sia per motivi di studio che per tirocini oltre i confini europei, nonché per i docenti, in uno scambio che prevede la presenza a Napoli degli studenti appartenenti agli Atenei partner. Un’importante occasione che auspichiamo possa essere attivata”. 
Con il Cile il rapporto di collaborazione è già intenso. Nell’ambito del progetto di Internazionalizzazione dei Corsi di studio promosso dal Coinor e dalla Compagnia di San Paolo ‘Saperi senza frontiere’, il Dipartimento ha invitato lo scorso semestre il prof. Patricio Ignacio Carvajal, della Pontificia Università Cattolica del Cile, l’Università più prestigiosa dell’area latino-americana, come visiting professor. “Il prof. Carvajal, studioso di fama internazionale, – spiega la prof.ssa Masi – rappresenta uno degli storici del diritto di punta del continente sudamericano. Ha tenuto a Napoli un corso breve dal titolo ‘Fondamenti dogmatici, storici, ermeneutici delle istituzioni codificate di radice romanistica’. Dopo le lezioni, grazie al progetto ‘Saperi senza frontiere’, due studentesse, Angelica De Vito e Maria Gargiulo, sono volate in Cile per un semestre, da giugno a dicembre scorso”.
In questo mare d’impegni c’è tempo anche per gli esami delle matricole. “Sono molto contenta dell’andamento di questa tornata di prove. I ragazzi sono stati bravi, chi ha seguito le lezioni ha ottenuto risultati ottimi. Ad essere sincera avevo un po’ timore quest’anno. Con i tempi ristretti del corso, le lezioni integrative pomeridiane, pensavo che gli studenti non avessero avuto modo di studiare bene. Come al solito le matricole mi hanno stupito, dimostrando che con la voglia di fare si conquistano successi importanti”. 
Susy Lubrano
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