Multidisciplinarità, competenza e flessibilità

“Le opportunità ci sono ma vanno cercate. Le competenze dei laureati possono essere utilizzate in tutte le fasi del ciclo di vita di un farmaco – asserisce il dott. Toni Valente, responsabile della Pierrel – Multidisciplinarità, competenza e flessibilità sono le caratteristiche richieste ai professionisti. Devono saper svolgere attività standardizzate senza perdere lo spirito critico. La prima domanda che spesso si pone nel colloquio professionale riguarda l’area dell’azienda in cui si desidererebbe lavorare. Bisogna avere le idee chiare tra Controllo di qualità, Assicurazione di qualità, Regulatory, Produzione, ecc.”.
Il dott. Salvatore Ruggiero, Amministratore della Merqurio, rileva che negli ultimi tre anni sono stati perduti quasi 15mila posti di informatore medico scientifico e che l’80% dei medici è convinto che le modalità dell’informazione debbano cambiare: “Ciò non significa che la professione dell’informatore stia scomparendo, si sta solo evolvendo. Una nuova figura, per esempio, è quella dell’informatore remoto. Da noi hanno un contratto co-co-co di 1000 euro al mese più un incentivo che può arrivare sino a 500 euro”.
Tra i laureati si riscontra la  mancanza di flessibilità e l’impreparazione su come affrontare un colloquio o elaborare un curriculum. A sostenerlo è la dottoressa Marianna Lanzuise, responsabile dell’Adecco di Napoli per il settore medico-scientifico: “E’ importante che i candidati siano motivati. Consiglio loro di analizzare le ragioni che hanno spinto ad un determinato percorso di Laurea e di individuare degli obiettivi nel mercato di riferimento”. Valutare le competenze acquisite durante il percorso di studi, informarsi sulle opportunità, essere attivi nella ricerca, sono alcuni dei consigli della dott.ssa Lanzuise: “Cercare un lavoro è di per sé un lavoro! Ma non c’è da scoraggiarsi. Vi sono posizioni aperte nell’ambito della ricerca, della ricerca clinica, della produzione e del marketing. In Lombardia e nel Lazio si trovano occupazioni nel settore farmaceutico. Nel sud le figure più richieste sono nell’area della produzione, per esempio nell’assicurazione e nel controllo di qualità”. La dottoressa dà, inoltre, delle indicazioni pratiche per la compilazione del curriculum: “Deve essere sobrio, far capire chi si è, da dove si viene, quali sono i propri obiettivi. Va personalizzato in relazione a chi ci si rivolge. Deve far percepire immediatamente il candidato in che ambito può essere impiegato”.
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