Scienze Ambientali amplia il suo bacino d’utenza con l’attivazione, dal prossimo anno, della Magistrale in ‘Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio’. Il Corso – così come tutte le lauree triennali – sarà adeguato al decreto 270 e si aprirà su cinque curricula così da accogliere laureati da percorsi diversi.
“La vecchia Specialistica computava nel peso totale ben 300 crediti, cioè i 180 del triennio più i 120 del biennio – spiega il prof. Roberto Ligrone, Presidente del Corso di Laurea – Ora, con la nuova legge, triennio e biennio sono scollegati, per cui abbiamo cercato di cogliere in pieno questa opportunità e di incoraggiare l’ingresso nella nuova Magistrale anche di laureati non della classe contigua (L-32), ma provenienti da altri Corsi di Laurea”. Dunque le porte sono aperte non solo ai laureati triennali in Scienze Ambientali ma anche a quelli in Geologia, Chimica, Biologia, Scienze e Tecnologie Farmaceutiche indirizzo tossicologico/ambientale. “Il laureato in Scienze Ambientali che con la Magistrale completa il quinquennio avrà, naturalmente, una professionalità diversa, studiata in partenza. Sono stati però pensati dei curricula ad hoc per ogni triennio di provenienza con i quali – sottolinea il Preside della Facoltà Paolo Pedone – riusciamo a fornire anche ai laureati provenienti da altri percorsi le competenze necessarie per operare nel settore ambientale”.
Saranno due, allora, i curricula dedicati ai laureati triennali in Scienze Ambientali (‘Gestione dell’Ambiente e del Territorio’ e ‘Tecnologie per l’analisi e il monitoraggio dell’ambiente’ per le classi L-32 e 27) e tre quelli per gli altri (Scienze Biologiche; Scienze e Tecnologie farmaceutiche – indirizzo tossicologico-ambientale – e Scienze e Tecnologie chimiche; Scienze geologiche). “Abbiamo studiato dei percorsi adatti per ogni laureato: ad esempio per i geologi è previsto l’esame di Fondamenti di biologia da 8 crediti per fornire loro una formazione generale in biologia, non prevista nel loro percorso triennale, mentre è stato eliminato l’esame di Geologia di base. Ogni curriculum segue un percorso simile in maniera speculare al triennio di provenienza”, spiega il prof. Ligrone che rassicura anche i laureati triennali con la 509 per i quali non ci saranno difficoltà ad entrare nella nuova Magistrale , “se non delle piccole ridondanze per alcuni esami”.
Il Corso di Laurea, dunque, ha una doppia valenza, come sottolinea anche il Preside: “da un lato completa il percorso del triennio col 270, dall’altro offre un servizio al territorio fornendo una ulteriore specializzazione a chi ha un background diverso”. Il settore ‘ambiente’ oggi richiede sempre maggiore professionalità e specifiche competenze, per cui questa Magistrale potrebbe rappresentare anche la possibilità di una seconda laurea per chi già lavora in quest’ambito.
Valentina Orellana
“La vecchia Specialistica computava nel peso totale ben 300 crediti, cioè i 180 del triennio più i 120 del biennio – spiega il prof. Roberto Ligrone, Presidente del Corso di Laurea – Ora, con la nuova legge, triennio e biennio sono scollegati, per cui abbiamo cercato di cogliere in pieno questa opportunità e di incoraggiare l’ingresso nella nuova Magistrale anche di laureati non della classe contigua (L-32), ma provenienti da altri Corsi di Laurea”. Dunque le porte sono aperte non solo ai laureati triennali in Scienze Ambientali ma anche a quelli in Geologia, Chimica, Biologia, Scienze e Tecnologie Farmaceutiche indirizzo tossicologico/ambientale. “Il laureato in Scienze Ambientali che con la Magistrale completa il quinquennio avrà, naturalmente, una professionalità diversa, studiata in partenza. Sono stati però pensati dei curricula ad hoc per ogni triennio di provenienza con i quali – sottolinea il Preside della Facoltà Paolo Pedone – riusciamo a fornire anche ai laureati provenienti da altri percorsi le competenze necessarie per operare nel settore ambientale”.
Saranno due, allora, i curricula dedicati ai laureati triennali in Scienze Ambientali (‘Gestione dell’Ambiente e del Territorio’ e ‘Tecnologie per l’analisi e il monitoraggio dell’ambiente’ per le classi L-32 e 27) e tre quelli per gli altri (Scienze Biologiche; Scienze e Tecnologie farmaceutiche – indirizzo tossicologico-ambientale – e Scienze e Tecnologie chimiche; Scienze geologiche). “Abbiamo studiato dei percorsi adatti per ogni laureato: ad esempio per i geologi è previsto l’esame di Fondamenti di biologia da 8 crediti per fornire loro una formazione generale in biologia, non prevista nel loro percorso triennale, mentre è stato eliminato l’esame di Geologia di base. Ogni curriculum segue un percorso simile in maniera speculare al triennio di provenienza”, spiega il prof. Ligrone che rassicura anche i laureati triennali con la 509 per i quali non ci saranno difficoltà ad entrare nella nuova Magistrale , “se non delle piccole ridondanze per alcuni esami”.
Il Corso di Laurea, dunque, ha una doppia valenza, come sottolinea anche il Preside: “da un lato completa il percorso del triennio col 270, dall’altro offre un servizio al territorio fornendo una ulteriore specializzazione a chi ha un background diverso”. Il settore ‘ambiente’ oggi richiede sempre maggiore professionalità e specifiche competenze, per cui questa Magistrale potrebbe rappresentare anche la possibilità di una seconda laurea per chi già lavora in quest’ambito.
Valentina Orellana