Giurisprudenza e l’estero

Giurisprudenza spinge sempre più sul pedale dell’internazionalizzazione. Si è conclusa la prima fase del Progetto di ricerca congiunto tra la Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università e quella  dell’Università degli Studi di Tirana, nell’ambito del Protocollo di Cooperazione Scientifica e Tecnologica 2008-2010 tra Italia e Albania. Il Preside Lorenzo Chieffi ne parla con entusiasmo. “L’Albania sta cercando, con grande difficoltà, di entrare in Europa”, dice, “la classe benestante studia, ha interessi culturali e frequenta molto l’Italia. Ben 16mila studenti albanesi frequentano le università italiane: Teramo, Perugia, Bologna, Foggia, Bari. Anche noi vorremmo ospitare questi giovani”. Il progetto di ricerca congiunto, con il quale Giurisprudenza Sun ha vinto un bando pubblicato lo scorso anno dall’ambasciata italiana, si compone di due fasi. La prima, terminata il 6 maggio, con una conferenza sul tema “La tutela della salute e dell’ambiente in relazione allo sviluppo delle nuove tecnologie”, si è tenuta presso la Sala del Senato dell’Università di Tirana e ha visto la permanenza nella capitale albanese per tre giorni di una delegazione formata dal Preside Chieffi, dalla prof.ssa Roberta Catalano, dal prof. Carlo Venditti e da altre 10 persone tra dottorandi, allievi della Scuola di specializzazione per le professioni legali e studenti. “Il primo giorno abbiamo incontrato i funzionari dell’ambasciata”, racconta il Preside, “il secondo siamo stati in visita presso l’università albanese, il terzo c’è stata la conferenza”. La seconda fase si svolgerà ad ottobre, con la visita di una rappresentanza della Facoltà albanese, guidata dal Rettore. Successivamente si procederà alla pubblicazione degli atti del progetto. Non è il primo contatto con il paese straniero, già 2 anni fa alcuni neomagistrati albanesi vennero in Italia per seguire le lezioni della Scuola di specializzazione per le professioni legali della Sun, nell’ambito di un progetto finanziato dal Consiglio d’Europa. Il prof. Chieffi non nasconde che il collegamento che si sta cercando di creare è finalizzato a uno scopo ambizioso: “vorremmo portare l’attività della nostra Scuola di specializzazione in Albania. Potremmo tenere là dei moduli all’interno dei corsi che già fanno. In fin dei conti, Tirana dista solo 55 minuti da Roma. Gli albanesi parlano benissimo l’italiano e il loro sistema giuridico è molto affine al nostro. La collaborazione tra noi potrebbe essere molto proficua. Abbiamo siglato un protocollo di intesa per scambi di docenti e studenti, in altre università italiane già esistono flussi consistenti, soprattutto di studenti”. Ma le destinazioni internazionali che attendono gli allievi della Facoltà sammaritana sono anche altre. Quest’anno 15 ragazzi sono stati a Lucerna, in Svizzera, per un seminario sulla bioetica, e 3 settimane fa una ventina di studenti ha realizzato uno scambio culturale con Barcellona. 
Altre novità: stanno per essere pubblicati i bandi per partecipare a delle summer school in Belgio e nel Montenegro, mentre il 15 giugno il Rettore firmerà un protocollo di intesa per stage e tirocini presso la Corte penale internazionale dell’Aia. Con la Regione Campania è stata stipulata una convenzione che prevede la possibilità per laureandi e laureati di svolgere periodi di stage presso i suoi uffici a Bruxelles. Per chi vuole fare esperienze all’estero, insomma, la scelta è ampia. E tra breve gli studenti avranno uno strumento in più per approfondire la conoscenza delle lingue straniere in vista della partenza (oltre che in vista degli esami). Il 3 giugno (alle ore 9,30), infatti, sarà inaugurato presso l’Aulario il Laboratorio linguistico che afferisce alle Facoltà di Giurisprudenza e di Lettere.
Sara Pepe
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