Si apre un nuovo settennato (2014-2021) del Programma Erasmus la cui veste è totalmente rinnovata. “Il progetto approvato dall’Unione Europea è trasformato, di più ampio respiro, perché coinvolgerà nuovi soggetti e offrirà possibilità aggiuntive – anticipa la dott.ssa Giulia Ferretti, dell’Ufficio LLP ERASMUS del Suor Orsola Benincasa – Il 18 e 19 febbraio ci sarà un incontro a Roma con tutti gli uffici preposti dei vari Atenei italiani, nel quale verranno illustrate le nuove regole”.
Erasmus+ combina tutti gli attuali programmi dell’Unione Europea nel campo dell’istruzione, della formazione, della gioventù, dello sport e dell’apprendimento permanente e si articolerà in tre azioni chiave: mobilità individuale, cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone prassi, sostegno al dialogo fra i giovani e i decisori nel campo della gioventù. Questa combinazione, grazie ad una copertura finanziaria di circa 15 miliardi di euro (un budget del 40 per cento in più rispetto al passato) permetterà ai giovani una più facile e più ampia possibilità di scelta per studiare o svolgere un tirocinio in un paese europeo.
“Noi abbiamo già pubblicato il bando per ‘anticipare il lavoro’ e procedere con le selezioni, anche se non sono state ancora delineate tutte le nuove norme. I criteri di valutazione, però, resteranno pressoché invariati rispetto agli scorsi anni, saranno anche previste alcune facilitazioni per agevolare l’accesso – dice la dott.ssa Ferretti – Per adesso posso solo sottolineare che, come si evince dal bando, non ci sarà una prova scritta, ma solo quella orale, che si terrà il 4 e 5 marzo”.
Chi è interessato, quindi, deve affrettarsi a preparare la domanda entro il termine del 24 febbraio: al concorso possono partecipare gli studenti regolarmente iscritti a tutti i Corsi di studio attivi presso l’Ateneo, compresi Dottorati, Scuole di Specializzazione post lauream e Master. Gli studenti iscritti al primo anno della laurea di I livello possono partecipare esclusivamente a condizione che prima della partenza abbiano maturato almeno 40 crediti, pena la perdita dell’assegnazione della borsa. Nella domanda si devono indicare tre destinazioni tra le circa 130 con cui l’Ateneo ha accordi bilaterali, in gran parte dei paesi europei.
“Quest’anno, con il nuovo settennato Erasmus+, rinnoveremo tutti i partenariati esistenti e ne attiveremo qualcuno nuovo – spiega la dott.ssa Ferretti – Il progetto Erasmus riscuote sempre grande interesse tra i nostri studenti che hanno, in questo modo, l’opportunità unica di trascorrere un periodo di studio e di vita all’estero, importante per la loro crescita umana e formativa”.
Le mete più ambite continuano ad essere le università spagnole, seguite da quelle francesi e tedesche. Mentre “con gli Atenei britannici non abbiamo accordi perché, in generale, gli scambi con l’Inghilterra stanno diventando sempre più difficili per gli Atenei italiani. Possiamo, però, bypassare questo ostacolo attraverso le convenzioni con le università austriache, belghe, polacche, norvegesi, islandesi, o turche dove i corsi sono tenuti in lingua inglese”. Forse questi Paesi hanno una minore attrattiva rispetto alla Gran Bretagna, “ma riusciamo, comunque, a portare a termine un certo numero di scambi”. Lo scorso anno, infatti, sono stati 73 gli studenti del Suor Orsola che hanno svolto un periodo di studio, da tre a sei mesi, con l’Erasmus, e ben 45 sono stati gli studenti in entrata, in particolare dalla Spagna, dalla Germania e dalla Turchia, “prima avevamo anche molti greci – ricorda la dottoressa – ma adesso sono praticamente spariti a causa della crisi”. A questi numeri vanno inoltre aggiunti 11 studenti che hanno partecipato al progetto di Erasmus Placement.
Fertile lo scambio anche dei docenti: 19 professori stranieri, principalmente provenienti da Atenei austriaci e belgi, grazie ai fruttuosi rapporti con i docenti napoletani, e 7 professori del Suor Orsola in uscita sempre verso mete mitteleuropee.
Da quest’anno, da segnalare, un’opportunità in più per gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza: l’IP, Intensive Programme ‘New Standards of Consumer RightsProtectionwithin the EU and its Candidate Countries’, da svolgere presso l’Università di Okada in Turchia. 6 studenti potranno partecipare, dal 28 aprile al 9 maggio, ad un intenso programma di dieci giorni, con lezioni tenute in lingua inglese da docenti universitari in materia di diritti del consumatore, e alla redazione di una pubblicazione che verrà condotta unitamente ad altri cinque gruppi di studenti provenienti da altrettanti paesi europei. “Noi, infatti, siamo partner di questo progetto – aggiunge Ferretti- insieme ad altre università europee, quali l’Università Thomas More Kempen in Belgio, la Pazmany Peter CatholicUniversity in Ungheria, la 1 Decembrie 1918 University of Alba Iulia, Romania, e la Riga Graduate School of Law, in Lettonia”. Per partecipare c’è tempo ancora fino alle 23:59 dell’8 febbraio, presentando la domanda anche via mail all’Ufficio Erasmus. I colloqui di selezione si svolgeranno l’11 febbraio.
Valentina Orellana
Erasmus+ combina tutti gli attuali programmi dell’Unione Europea nel campo dell’istruzione, della formazione, della gioventù, dello sport e dell’apprendimento permanente e si articolerà in tre azioni chiave: mobilità individuale, cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone prassi, sostegno al dialogo fra i giovani e i decisori nel campo della gioventù. Questa combinazione, grazie ad una copertura finanziaria di circa 15 miliardi di euro (un budget del 40 per cento in più rispetto al passato) permetterà ai giovani una più facile e più ampia possibilità di scelta per studiare o svolgere un tirocinio in un paese europeo.
“Noi abbiamo già pubblicato il bando per ‘anticipare il lavoro’ e procedere con le selezioni, anche se non sono state ancora delineate tutte le nuove norme. I criteri di valutazione, però, resteranno pressoché invariati rispetto agli scorsi anni, saranno anche previste alcune facilitazioni per agevolare l’accesso – dice la dott.ssa Ferretti – Per adesso posso solo sottolineare che, come si evince dal bando, non ci sarà una prova scritta, ma solo quella orale, che si terrà il 4 e 5 marzo”.
Chi è interessato, quindi, deve affrettarsi a preparare la domanda entro il termine del 24 febbraio: al concorso possono partecipare gli studenti regolarmente iscritti a tutti i Corsi di studio attivi presso l’Ateneo, compresi Dottorati, Scuole di Specializzazione post lauream e Master. Gli studenti iscritti al primo anno della laurea di I livello possono partecipare esclusivamente a condizione che prima della partenza abbiano maturato almeno 40 crediti, pena la perdita dell’assegnazione della borsa. Nella domanda si devono indicare tre destinazioni tra le circa 130 con cui l’Ateneo ha accordi bilaterali, in gran parte dei paesi europei.
“Quest’anno, con il nuovo settennato Erasmus+, rinnoveremo tutti i partenariati esistenti e ne attiveremo qualcuno nuovo – spiega la dott.ssa Ferretti – Il progetto Erasmus riscuote sempre grande interesse tra i nostri studenti che hanno, in questo modo, l’opportunità unica di trascorrere un periodo di studio e di vita all’estero, importante per la loro crescita umana e formativa”.
Le mete più ambite continuano ad essere le università spagnole, seguite da quelle francesi e tedesche. Mentre “con gli Atenei britannici non abbiamo accordi perché, in generale, gli scambi con l’Inghilterra stanno diventando sempre più difficili per gli Atenei italiani. Possiamo, però, bypassare questo ostacolo attraverso le convenzioni con le università austriache, belghe, polacche, norvegesi, islandesi, o turche dove i corsi sono tenuti in lingua inglese”. Forse questi Paesi hanno una minore attrattiva rispetto alla Gran Bretagna, “ma riusciamo, comunque, a portare a termine un certo numero di scambi”. Lo scorso anno, infatti, sono stati 73 gli studenti del Suor Orsola che hanno svolto un periodo di studio, da tre a sei mesi, con l’Erasmus, e ben 45 sono stati gli studenti in entrata, in particolare dalla Spagna, dalla Germania e dalla Turchia, “prima avevamo anche molti greci – ricorda la dottoressa – ma adesso sono praticamente spariti a causa della crisi”. A questi numeri vanno inoltre aggiunti 11 studenti che hanno partecipato al progetto di Erasmus Placement.
Fertile lo scambio anche dei docenti: 19 professori stranieri, principalmente provenienti da Atenei austriaci e belgi, grazie ai fruttuosi rapporti con i docenti napoletani, e 7 professori del Suor Orsola in uscita sempre verso mete mitteleuropee.
Da quest’anno, da segnalare, un’opportunità in più per gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza: l’IP, Intensive Programme ‘New Standards of Consumer RightsProtectionwithin the EU and its Candidate Countries’, da svolgere presso l’Università di Okada in Turchia. 6 studenti potranno partecipare, dal 28 aprile al 9 maggio, ad un intenso programma di dieci giorni, con lezioni tenute in lingua inglese da docenti universitari in materia di diritti del consumatore, e alla redazione di una pubblicazione che verrà condotta unitamente ad altri cinque gruppi di studenti provenienti da altrettanti paesi europei. “Noi, infatti, siamo partner di questo progetto – aggiunge Ferretti- insieme ad altre università europee, quali l’Università Thomas More Kempen in Belgio, la Pazmany Peter CatholicUniversity in Ungheria, la 1 Decembrie 1918 University of Alba Iulia, Romania, e la Riga Graduate School of Law, in Lettonia”. Per partecipare c’è tempo ancora fino alle 23:59 dell’8 febbraio, presentando la domanda anche via mail all’Ufficio Erasmus. I colloqui di selezione si svolgeranno l’11 febbraio.
Valentina Orellana