La produzione artistica contemporanea, nelle sue diverse sfaccettature professionali, di mercato, e puramente culturali, è stata al centro di ‘Contemporaneo al lavoro’, iniziativa di job placement del Dipartimento di Lettere e Beni culturali, ideata dalle prof.sse Nadia Barrella e Gaia Salvatori, e dal dott. Luca Palermo. L’evento, svoltosi dal 13 al 15 marzo, ha visto l’intervento di diversi esperti del settore ed aziende ben radicate nel territorio. Blindarte, Ikebana Records, Teatro Civico 14, Spazio X, sono solo alcune delle realtà che hanno partecipato al convegno e che operano in attività di ricerca e sviluppo nel settore artistico, distinguendosi nell’ambito dell’industria culturale e creativa italiana. “La produzione artistica contemporanea – spiega la prof.ssa Salvatori, responsabile Progetto Aule dell’Arte – è un settore molto stimolante che apre agli studenti nuove possibilità di lavoro, da sviluppare soprattutto nell’ambito dell’industria creativa. Tutti gli interlocutori e gli ospiti di queste giornate hanno rivelato degli spaccati molto interessanti da questo punto di vista. Una casa discografica, ad esempio, non necessita soltanto del graphic designer, ma anche del curatore, dell’interfaccia con l’artista che realizza il videoclip e di ulteriori figure professionali che è possibile ricercare e trovare nel settore umanistico”. Il prof. Francesco Izzo, neodirettore del Dipartimento di Economia di Capua, in occasione dell’introduzione all’evento, ha parlato del ruolo dell’industria creativa e culturale in Italia, “in chiave strettamente economica, ma, al contempo, offrendo un quadro che, con numeri, statistiche e grafici, ha fatto comprendere agli studenti quanto
sia ricco e quante possibilità ci siano ancora da sfruttare nel campo dell’industria creativa – continua la prof.ssa Salvatori – Un circuito in cui l’umanista mette in evidenza il proprio ruolo rapportandosi con la figura dell’economista, dell’amministrativo, dell’esperto di public relation, sinergie che possono e devono crearsi ma che non sono scontate in quanto devono essere ricercate. E proprio partendo da qui è emersa la necessità forte che gli studenti si mettano in gioco e mettano in atto una forma di curiosità nei confronti di questo mondo che va scoperto anche attraverso il digitale”. Al web si ricollega, infatti, uno dei dati innovativi emersi in questi giorni: la frontiera dell’arte a noleggio. “Sapientemente illustrata da Giuseppe Autorino, fondatore di Artrooms, questa nuova possibilità di e-commerce è tutta giocata sul web”. Artrooms è una galleria d’arte on-line, un servizio di vendita e noleggio di opere d’arte ideata per un pubblico che ama l’arte ma non ha esperienza di collezionare o investire in questo settore. Le aziende partecipanti all’evento del Dipartimento hanno contribuito all’iniziativa anche con momenti di recruiting e colloqui one-to-one con giovani laureati. “C’è stata la volontà di comprendere quali fossero le posizioni aperte e gli spazi professionalizzanti dei nostri interlocutori – spiega la prof.ssa Barrella, delegata al job placement – e a cui ha risposto molto bene l’azienda Blindarte illustrando le proprie posizioni lavorative aperte. Una grande casa d’asta che ha uno straordinario organico ed è alla ricerca di figure professionali che possano operare nelle sedi di Napoli e Milano”. Possibilità anche di stage e tirocini formativi presso “Start-up che hanno la forza di essere modelli, spazi di crescita, di accoglienza di una nuova progettualità, anche di collaborazione, così come proposto dalla rivista Segno che ha chiaramente invitato i nostri studenti a collaborare insieme in occasione di mostre d’arte”. Interessante anche l’affluenza notevole di studenti e artisti che hanno presieduto alle tre giornate. “Il riscontro che abbiamo ottenuto è stato sicuramente positivo – continua la
sia ricco e quante possibilità ci siano ancora da sfruttare nel campo dell’industria creativa – continua la prof.ssa Salvatori – Un circuito in cui l’umanista mette in evidenza il proprio ruolo rapportandosi con la figura dell’economista, dell’amministrativo, dell’esperto di public relation, sinergie che possono e devono crearsi ma che non sono scontate in quanto devono essere ricercate. E proprio partendo da qui è emersa la necessità forte che gli studenti si mettano in gioco e mettano in atto una forma di curiosità nei confronti di questo mondo che va scoperto anche attraverso il digitale”. Al web si ricollega, infatti, uno dei dati innovativi emersi in questi giorni: la frontiera dell’arte a noleggio. “Sapientemente illustrata da Giuseppe Autorino, fondatore di Artrooms, questa nuova possibilità di e-commerce è tutta giocata sul web”. Artrooms è una galleria d’arte on-line, un servizio di vendita e noleggio di opere d’arte ideata per un pubblico che ama l’arte ma non ha esperienza di collezionare o investire in questo settore. Le aziende partecipanti all’evento del Dipartimento hanno contribuito all’iniziativa anche con momenti di recruiting e colloqui one-to-one con giovani laureati. “C’è stata la volontà di comprendere quali fossero le posizioni aperte e gli spazi professionalizzanti dei nostri interlocutori – spiega la prof.ssa Barrella, delegata al job placement – e a cui ha risposto molto bene l’azienda Blindarte illustrando le proprie posizioni lavorative aperte. Una grande casa d’asta che ha uno straordinario organico ed è alla ricerca di figure professionali che possano operare nelle sedi di Napoli e Milano”. Possibilità anche di stage e tirocini formativi presso “Start-up che hanno la forza di essere modelli, spazi di crescita, di accoglienza di una nuova progettualità, anche di collaborazione, così come proposto dalla rivista Segno che ha chiaramente invitato i nostri studenti a collaborare insieme in occasione di mostre d’arte”. Interessante anche l’affluenza notevole di studenti e artisti che hanno presieduto alle tre giornate. “Il riscontro che abbiamo ottenuto è stato sicuramente positivo – continua la
prof.ssa Barrella – abbiamo accolto circa 150 studenti, oltre ad una quinta dell’Istituto d’Arte di Santa Maria Capua Vetere che, incuriosita dall’evento, è venuta a farci visita. C’è stata poi la presenza di un gruppo di artisti campani di spessore, tra i quali Paolo Bini. Si tratta di una controprova molto interessante, così come lo è stata la disponibilità di una delle gallerie d’arte in forte crescita, ‘La Veronica’ di Modica, di accogliere, attraverso degli spazi propri e gratuiti di residenza, i nostri studenti”. Soddisfatti gli studenti che hanno partecipato alla manifestazione. Anna, studentessa di Conservazione dei Beni Culturali prossima alla laurea, afferma: “Quest’iniziativa ha rappresentato un primo passo nel mondo del lavoro, in quanto mi ha permesso di comprendere quali siano le skills richieste e le figure aperte per un’eventuale candidatura”. Emanuele, iscritto al secondo anno di Lettere, ammette: “L’ipotesi di start-up, come quella di impresa in generale, è un’idea che da tempo mi balenava nella mente. Da queste giornate ho avuto la conferma che con la forza di volontà potrò un giorno aspirare a realizzare il mio sogno. Un ottimo messaggio per le generazioni future”. Momento finale e conclusivo di aggregazione è stata poi l’installazione dell’opera “Factory”, donata da Lello Lopez al Dipartimento. “L’opera è stata conclusa con l’aiuto degli studenti che hanno posto gli ultimi tasselli di immagine. Factory consiste, infatti, in un pannello-lavagna – spiega la prof.ssa Salvatori – con dei disegni,fotografie, collage, ma anche immagini tratte dal mondo dei rotocalchi e della moda. Insomma, un vero e proprio gioco di linguaggi. Sin dal titolo si comprende, inoltre, che alla base dell’opera c’è il tema della fabbrica, in particolare dei Campi Flegrei, luogo da cui l’artista proviene”. L’opera si inscrive nel progetto
iniziato nel 2010, dal titolo ‘Aule dell’arte’, che propone l’inserimento di opere d’arte contemporanea negli spazi di vita universitaria. Questo progetto si è poi arricchito con nuovi manufatti che furono inaugurati nel gennaio del 2015, dal titolo ‘Sette artisti per un progetto’, prodotti artistici che sono tutt’oggi parte integrante del sistema museale d’Ateneo. “Con l’opera di Lello Lopez inauguriamo una serie di donazioni – conclude la prof.ssa Salvatori – grazie ad una vetrina di artisti che si sono resi disponibili ad offrire all’Ateneo una propria opera. Sarà un meraviglioso connubio tra artisti emergenti e storicizzati del territorio campano. In questo senso, Aule dell’Arte aveva intercettato in pieno, sin dagli albori, l’iniziativa del Placement, avendo scelto come via maestra di lavorare per la ricerca e la didattica del settore, in stretta relazione con il sistema dell’arte contemporanea, che vuol dire dialogo e interazione con le varie facce del mondo produttivo”.
Maria Teresa Perrotta
iniziato nel 2010, dal titolo ‘Aule dell’arte’, che propone l’inserimento di opere d’arte contemporanea negli spazi di vita universitaria. Questo progetto si è poi arricchito con nuovi manufatti che furono inaugurati nel gennaio del 2015, dal titolo ‘Sette artisti per un progetto’, prodotti artistici che sono tutt’oggi parte integrante del sistema museale d’Ateneo. “Con l’opera di Lello Lopez inauguriamo una serie di donazioni – conclude la prof.ssa Salvatori – grazie ad una vetrina di artisti che si sono resi disponibili ad offrire all’Ateneo una propria opera. Sarà un meraviglioso connubio tra artisti emergenti e storicizzati del territorio campano. In questo senso, Aule dell’Arte aveva intercettato in pieno, sin dagli albori, l’iniziativa del Placement, avendo scelto come via maestra di lavorare per la ricerca e la didattica del settore, in stretta relazione con il sistema dell’arte contemporanea, che vuol dire dialogo e interazione con le varie facce del mondo produttivo”.
Maria Teresa Perrotta