‘Finestre sulle diversità’ a Psicologia

“Conoscere le diversità, in varia scala e nelle sue tante sfumature, per capirle e meglio gestirle, è una priorità, anche e soprattutto in un contesto universitario dove è necessario formare i giovani in questa direzione”. La professoressa Fulvia D’Aloisio introduce così il nuovo ciclo di seminari di Antropologia Culturale che si terrà ancora una volta al Dipartimento di Psicologia, a partire dal 6 aprile, nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Una soluzione di continuità con la precedente edizione sulla tematica della diversità raccontata da differenti punti di vista di studiosi ed esperti di psicologia, pedagogia, medicina, sociologia, antropologia e scienze politiche. “È un discorso che continua ormai da diversi anni in cicli annuali supportati dal Dipartimento che si dimostra sempre molto attento e sensibile a queste tematiche – racconta la docente – L’iniziativa seminariale ha avuto nel tempo un ottimo riscontro, tanto che l’ho istituzionalizzata ed è diventata un appuntamento fisso aperto non solo ai nostri studenti ma a tutti, perché l’Università è un luogo pubblico e tutti possono partecipare anche ai dibattiti che ne seguono. E possiamo solo arricchirci”. ‘Finestre sulle diversità’, questo il titolo del ciclo di incontri che in questa edizione ha tre ospiti d’eccezione e tre argomenti sui quali fare ricerca. Si comincia il 6 aprile con Eugenio Zito, psicologo e psicoterapeuta da oltre dieci anni al Centro di Riferimento Regionale di Diabetologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, dove ha condotto una ricerca sul contributo dell’Antropologia Medica nei processi di cura di bambini affetti da Diabete Mellito di tipo 1. “Il suo approccio, dal punto di vista della psicologia, farà luce su un altro aspetto della rappresentazione della malattia che non abbiamo mai considerato e sarà molto interessante ascoltare la sua esperienza, legata   non solo al trattamento della malattia ma anche al sostegno psicologico offerto ai familiari degli ammalati”. Si continua il 20 aprile con Adelina Miranda, – “una nostra eccellenza emigrata all’estero che ci siamo fatti sfuggire”, dice la prof.ssa D’Aloisio con una punta di ironia – ricercatrice italiana all’Université de Poitiers-Migrinter, che porterà in cattedra un suo lavoro di ricerca e studio sul fenomeno dell’immigrazione in Francia. “Un fenomeno molto più vecchio rispetto a quello italiano – spiega la docente – che ha permesso agli studiosi come Adelina di approfondirne cause, dinamiche e conseguenze politiche. In questo senso, il tema delle diversità diventa anche un tema politico ed istituzionale quanto
mai attuale”. Chiusura il 4 maggio con Laura Bonato, professore al Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Torino, che relazionerà sulla cultura popolare e folkloristica con un lavoro sulla magia e stregoneria legate al mondo contadino, e in particolare su una figura maligna del folklore piemontese, la ‘Masca’, strega dotata di poteri straordinari. Le ‘Finestre sulle Diversità’, dunque, si riaprono e chiamano a raccolta quanti desiderano conoscerle e soprattutto comprenderle: l’appuntamento è nelle date previste, alle ore 11.00, presso il Polo scientifico di Viale Lincoln a Caserta, Palazzina C, Aula E2. L’ingresso è libero.
Claudia Monaco
- Advertisement -




Articoli Correlati