La Scuola di Medicina, con i suoi 7.500 iscritti, si presenta agli aspiranti studenti

Aspiranti medici ma anche dentisti, fisioterapisti o infermieri: sono stati qualche centinaio i giovani provenienti dalle scuole superiori che hanno partecipato, il 15 e 16 marzo, alle giornate dedicate, nell’ambito di GoSun, all’orientamento alla sede napoletana della Scuola di Medicina e Chirurgia. Il il 13 la stessa manifestazione si è svolta a Caserta. Un’aula e degli spazi nel complesso di Sant’Andrea delle Dame nei quali i ragazzi hanno potuto attingere informazioni utili alla loro scelta universitaria grazie agli stand informativi e alle presentazioni dei docenti, i professori Silvestro Canonico, Presidente della Scuola di Medicina, Michele Cioffi che ha descritto le Professioni Sanitarie, e Dardo Menditti con un video per Odontoiatria. “L’impressione generale è che gli studenti quest’anno siano stati molto più attenti e partecipi – commenta il prof. Canonico a fine manifestazione – Non so se perché meglio selezionati e indirizzati già dai loro docenti o perché sono più responsabili e determinati”. I ragazzi hanno potuto ascoltare dalla voce del Presidente un’introduzione
su quelle che sono le caratteristiche dell’area medica all’Università Vanvitelli: “I Dipartimenti coordinati dalla Scuola sono 8. Ad essi fanno capo 17 Corsi di Laurea, per un numero di iscritti pari a circa 7.500. La Scuola comprende due Corsi di Laurea Magistrale in Medicina, uno con sede a Napoli e l’altro con sede a Caserta,con analogo ordinamento didattico ma organizzazione autonoma, che contano il primo 2.283 iscritti e il secondo 1.710 iscritti. Attivo anche un Corso di Laurea Magistrale in lingua inglese ed un Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria, entrambi con sede a Napoli”. Le peculiari attrattività di questi Corsi: “chi sceglierà di studiare da noi deve sapere che si troverà a lavorare in strutture avanzate. È inutile andare a cercare fuori regione quello che invece può trovare da noi. Si possono ottenere gli stessi risultati in termini di formazione e di strumentazioni senza dover affrontare le spese dei fuori sede”.
Dal 2019 il Policlinico a Caserta
Il professore illustra alla platea, attraverso delle slide, quelli che sono i progressi del nuovo Policlinico che aprirà a Caserta entro un paio d’anni, una sede con “oltre 45.000 metri quadrati di superfici coperte e 205.162 metri quadrati di spazi liberi, e circa 500 posti letto. Lo stato di avanzamento dei lavori è buono e contiamo di essere operativi per la fine del 2019. Chi si iscriverà l’anno prossimo o fra due anni, quindi, si troverà ad avere a disposizione delle strutture all’avanguardia”. Già a disposizione degli studenti, in particolare per quelli di Medicina, una didattica virtuale innovativa: “Abbiamo ricevuto dalla Regione attrezzature importanti, e che speriamo di poter incrementare con nuovi arrivi, grazie alle quali abbiamo dato vita ad un Centro di Didattica Virtuale”. Docenti d’eccellenza e strutture di prim’ordine per formare la classe medica del futuro. Le prospettive occupazionali sono interessanti: “4 medici su 10 andranno in pensione nei prossimi 10 anni. Quindi, a svestire il camice bianco saranno 115 mila medici, ovvero il 38% di tutta la popolazione medica attiva. Tra questi sono compresi: il 48% dei medici dipendenti dei servizi sanitari regionali e delle Università; il 62% dei medici di famiglia; il 58% dei pediatri di libera scelta; il 55% degli specialisti convenzionati”. Però, avverte il prof. Canonico, “si tratta di un percorso molto lungo. Dovete essere coscienti che non potete permettervi di perdere tempo, e questo vale sia per Medicina che per le Professioni Sanitarie, perché il mercato del lavoro non aspetta. Inoltre, laurearsi prima significa affrontare le cose in maniera diversa: a 24 anni si ha tutto il tempo di andare a fare un’esperienza all’estero per arricchire il curriculum, ad esempio. Se ci si laurea a 28, sicuramente si avranno tanti altri condizionamenti sopraggiunti che influenzeranno le scelte”. Per un medico il percorso è ancora più lungo “perché dopo la laurea bisogna specializzarsi e si dovrà studiare tutta la vita. Durante i sei anni di corso cambia circa il 50% delle nozioni man mano acquisite, quindi è necessario un aggiornamento continuo. Fare il medico, ricordate, significa che non avete orari e il telefono è sempre acceso”. Altro consiglio, valido per tutti, “la conoscenza dell’inglese ormai è fondamentale”. A chi ha deciso di seguire questa strada non resta, dunque, che armarsi per affrontare i test d’ingresso: quest’anno il 5 settembre per Medicina, il 13 per le Professioni Sanitarie e il 14 per il Corso diMedicina
in lingua inglese. “La prova di ammissione per le Professioni Sanitarie è unica per tutti i Corsi di Laurea attivati. Consiste in 60 quesiti a risposta multipla,
di cui una soltanto esatta, preparati dal Ministero, da risolvere in un tempo assegnato (100 minuti) su argomenti di Cultura generale, Ragionamento logico, Biologia, Chimica, Fisica e Matematica”, ricorda il prof. Cioffi presentando delle slide con esempi di quiz degli scorsi anni. Al momento di presentazione della domanda, “è possibile indicare tre opzioni, sia per il Corso che per la sede, ad esempio Infermieristica ha più di una sede e si può indicare la
preferenza”. Per Medicina e Odontoiatria, invece, il concorso è nazionale e sono due le opzioni che si possono indicare, ma consiglio valido per tutti è
di “prepararsi sui quei volumi con 3000 quiz o sui test in rete. L’importante, infatti, – spiega Canonico – è capire il meccanismo dei quiz, si tratta di una questione di allenamento. La Scuola predispone nel mese di luglio dei corsi di preparazione al test per Medicina, Odontoiatria e Professioni Sanitarie. Avranno ad oggetto tutte le discipline incluse nella prova di ammissione e, attraverso prove di verifica iniziali, intermedie e finali, consentiranno ai partecipanti di seguire il proprio processo di apprendimento”. I posti disponibili nell’ultimo concorso del2016/17: 396 posti per Medicina (equamente distribuiti tra Napoli e Caserta) e 25 posti per Odontoiatria.
Valentina Orellana
Tante domande sui test ai tutor
Affollamento e tante richieste ai tutor presso gli stand informativi. “C’è stata una discreta affluenza, considerato che i ragazzi sono divisi su diversi giorni – commenta Annamaria Avella, Direttore Tecnico Pratico di Ortottica e Assistenza Oftalmologica – Credo che la maggior parte fosse interessata alle Professioni Sanitarie che già conoscono, come Infermieristica o Fisioterapia, ma il fatto di avere a disposizione tutti gli stand li spinge a chiedere anche di quelle meno note, gli si apre una finestra su possibilità nuove. All’inizio, quando si avvicinano allo stand, sono abbastanza confusi poi si aprono al dialogo e pongono tante domande. Noi li invitiamo anche a mettersi in contatto mail con il referente del Corso per visitare i nostri laboratori o seguire qualche lezione: credo sia il modo migliore per fare orientamento”. “La maggior parte dei ragazzi mi è sembrata un po’ disorientata – racconta anche Carmine Emiliano Iovine, insieme ai colleghi dello stand di Igiene Dentale, Maria Solano e Lucia Colella – Ci hanno chiesto se il test era uguale in tutta Italia ed erano molto indecisi sulla scelta della sede”. “Chi si è avvicinato al nostro stand – aggiunge Maria – conosceva già in linea di massima il tipo di studio. I diplomandi hanno posto per lo più domande sugli accessi e, sebbene interessati alle Professioni Sanitarie, non mi sono sembrati molto determinati”. “Da noi sono venuti circa 50 studenti – raccontano invece i ragazzi dello stand di Fisioterapia – chiedendoci per lo più com’è strutturato il Corso e cosa si studia. Un’altra richiesta: su quali testi prepararsi per i quiz”. “Il nostro, invece, forse è un percorso che un po’ spaventa! – ammettono scherzando i tutor di Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica, Rosa Mele e Marco Mirata – La maggior parte degli studenti non ci conosceva, credo sia stata utile questa giornata
perché hanno avuto modo di conoscere anche le Professioni meno gettonate. Tutti hanno dimostrato interesse a capire cosa si studia e, considerati i numeri ridotti di posti disponibili, solo 20, molte domande le hanno poste sui punteggi minimi necessari all’accesso”. Francesca Caruso, tutor per Tecnica della riabilitazione psichiatrica, racconta, invece, la sua esperienza: “ho scoperto questo Corso proprio durante la manifestazione dello scorso anno: non lo conoscevo, ma mi ha interessato e devo dire che l’orientamento per me è stato molto utile”.
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