Odontoiatria e Protesi dentaria, da quest’anno, per l’applicazione del Decreto 270, durerà 6 anni anziché 5. Le discipline di base rimangono le stesse ma vengono aggiunte materie professionalizzanti e viene incrementata la quota di crediti destinati allo svolgimento del tirocinio pratico.
Il primo anno – per i fortunati studenti che riusciranno a superare la selezione per una ventina di posti messi a concorso – prevede 3 Corsi integrati: Scienze comportamentali e Metodologia scientifica (composto dagli esami di Psicologia generale, Didattica e Pedagogia speciale, Statistica Medica, Informatica, Bioetica e Chimica e propedeutica biochimica); Biochimica e Biologia molecolare (costituito dagli esami di Biochimica, Biologia molecolare e Istologia); Anatomia umana (di cui fanno parte gli esami di Anatomia umana, Modellazione dell’anatomia occlusale, Fisica applicata, Lingua inglese e un’ADE – Attività Didattica Elettiva – a scelta dello studente).
Il nuovo Piano di studi apporterà trasformazioni soprattutto negli ultimi anni.
“I laureati possono fare tutto, si tratta di una Laurea professionalizzante – afferma il Presidente del Corso di Laurea Sergio Matarasso – Tuttavia esiste un problema di inserimento nel sistema sanitario nazionale: ci sono pochi ambulatori e l’assistenza odontoiatrica nelle ASL, ad eccezione dei Policlinici e di alcuni ospedali, è praticamente assente”.
Un’altra difficoltà è data dalla carenza di Scuole di Specializzazione: “Ne esistono solo due: Ortodonzia e Chirurgia Orale. Si spera che l’anno prossimo vengano attivate Pedodonzia e Odontoiatria Generale. Mancano Scuole di Specializzazione per approfondire altre materie quali, ad esempio, Parodontologia conservativa o Protesi”.
Per diventare un buon odontoiatra, secondo il prof. Matarasso, non è sufficiente la passione per la medicina: “Il laureato in Odontoiatria deve avere lo stesso spirito etico del medico, in più deve avere una propensione per la parte operativa. La manualità occorre sia per gli interventi chirurgici, sia per gli interventi di ricostruzione dentale”.
Ad Odontoiatria si laureano quasi tutti in corso. Il consiglio del professore ai nuovi iscritti è quello di continuare ad utilizzare il metodo di studio del liceo, “studiando nel pomeriggio quello che i docenti hanno spiegato la mattina”. “Seguire tutti i corsi, dare esami secondo un calendario razionale e non lasciarsi prove arretrate” sono le tre regole per una carriera universitaria di successo.
Il primo anno – per i fortunati studenti che riusciranno a superare la selezione per una ventina di posti messi a concorso – prevede 3 Corsi integrati: Scienze comportamentali e Metodologia scientifica (composto dagli esami di Psicologia generale, Didattica e Pedagogia speciale, Statistica Medica, Informatica, Bioetica e Chimica e propedeutica biochimica); Biochimica e Biologia molecolare (costituito dagli esami di Biochimica, Biologia molecolare e Istologia); Anatomia umana (di cui fanno parte gli esami di Anatomia umana, Modellazione dell’anatomia occlusale, Fisica applicata, Lingua inglese e un’ADE – Attività Didattica Elettiva – a scelta dello studente).
Il nuovo Piano di studi apporterà trasformazioni soprattutto negli ultimi anni.
“I laureati possono fare tutto, si tratta di una Laurea professionalizzante – afferma il Presidente del Corso di Laurea Sergio Matarasso – Tuttavia esiste un problema di inserimento nel sistema sanitario nazionale: ci sono pochi ambulatori e l’assistenza odontoiatrica nelle ASL, ad eccezione dei Policlinici e di alcuni ospedali, è praticamente assente”.
Un’altra difficoltà è data dalla carenza di Scuole di Specializzazione: “Ne esistono solo due: Ortodonzia e Chirurgia Orale. Si spera che l’anno prossimo vengano attivate Pedodonzia e Odontoiatria Generale. Mancano Scuole di Specializzazione per approfondire altre materie quali, ad esempio, Parodontologia conservativa o Protesi”.
Per diventare un buon odontoiatra, secondo il prof. Matarasso, non è sufficiente la passione per la medicina: “Il laureato in Odontoiatria deve avere lo stesso spirito etico del medico, in più deve avere una propensione per la parte operativa. La manualità occorre sia per gli interventi chirurgici, sia per gli interventi di ricostruzione dentale”.
Ad Odontoiatria si laureano quasi tutti in corso. Il consiglio del professore ai nuovi iscritti è quello di continuare ad utilizzare il metodo di studio del liceo, “studiando nel pomeriggio quello che i docenti hanno spiegato la mattina”. “Seguire tutti i corsi, dare esami secondo un calendario razionale e non lasciarsi prove arretrate” sono le tre regole per una carriera universitaria di successo.