OMPM

L’azienda. “OMPM nasce ad Angri nel 1971 come azienda subfornitrice di aziende produttrici di macchine utensili e presse. Nel 1974 entra nel settore aeronautico creando sia una specifica cultura per supportare le aziende clienti con l’adeguamento dei Sistemi di qualità, che investendo in macchinari specifici per le lavorazioni in acciaio e alluminio”. 
Settore di competenza. “La società è specializzata sui principali programmi aerospaziali internazionali, ma è impegnata anche in quello ferroviario e nell’automotive. Siamo un’azienda che fa produzione/servizi per tutti i segmenti relativi all’Ingegneria aerospaziale, dal pre al post-produzione, passando per la progettazione strutturale di componenti, jig e attrezzature di automazione all’assemblaggio di comando di volo, assiemi elettromeccanici e ai trattamenti di finitura galvanici e processi speciali, inoltre abbiamo un laboratorio per test meccanici e chimici certificato parte terza e un’area sperimentale dove abbiamo già realizzato varie attività di ricerca (finanziata e non) per processi innovativi in composito”.
In quali territori ha sede? “La sede si trova ad Angri, una piccola città situata sulle terre dell’antica Campania Felix”. 
Programmi nel medio e lungo termine? “Oggi OMPM conta una task force di circa 250 persone in 4 siti. Ogni sito diventerà un centro di eccellenza per le principali attività coinvolte nella produzione di parti aeronautiche”.
Ci sono posizioni aperte in azienda? “L’azienda impiega soprattutto ingegneri, chimici, fisici informatici ed economisti che abbiano la volontà di specializzarsi in campi disparati che possono spaziare lungo tutto quello che riguarda i settori dei trasporti. Completano il quadro i tecnici professionali”. 
Cosa si chiede ad un neolaureato di interesse per l’azienda? “Una buona formazione universitaria è indispensabile come base di partenza per un percorso interno all’azienda che va strutturato in funzione delle esigenze personali. Si cercano profili con caratteristiche peculiari, principalmente una forte motivazione, voglia di sporcarsi le mani, forte predisposizione alle tecnologie, almeno due lingue straniere – l’inglese è fondamentale – disponibilità e flessibilità a trasferimenti anche all’estero”.
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