Parte design per l’ambiente costruito, il nuovo Corso “glocal” di Architettura

Il battesimo sarà il nove novembre, data prevista per l’inizio dei corsi del I semestre. sarà quello l’esordio per il Corso di Laurea di secondo livello in design per l’ambiente costruito, una delle principali novità didattiche dell’anno
accademico che va ad iniziare ad Architettura della Federico II. Corso di Studi interamente in inglese, lo coordina il prof. Mario Losasso, che è anche il Direttore del Dipartimento. “Saranno ammessi al primo anno – dice il docente – 80 allievi. Chi voglia partecipare alla selezione deve essere in possesso di una Laurea Triennale afferente ad una
delle seguenti Classi di Laurea: Disegno Industriale, Ingegneria Civile e Ambientale, Ingegneria Industriale, Scienze dell’Architettura, Scienze della Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Paesaggistica e Ambientale, Scienze e Tecniche dell’Edilizia. È ovviamente aperto anche a chi, già laureato, voglia conseguire un secondo titolo. Dunque a coloro i quali siano in possesso di una Laurea Magistrale che afferisce ad una delle seguenti classi: Architettura e Ingegneria Edile-Architettura, Ingegneria Civile, Ingegneria dei Sistemi Edilizi, Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio”. I candidati, prosegue losasso, non dovranno sostenere un test vero e proprio, come quelli che selezionano le matricole per Medicina, Veterinaria o per la stessa Architettura: “Bisogna presentare una domanda che sarà sottoposta al giudizio di una commissione. Saranno valutati il voto di laurea, i curricula e le esperienze formative, una lettera motivazionale. A ciascuno di questi parametri sarà attribuito un punteggio, in base al quale si provvederà a stilare una graduatoria. Peraltro, almeno per questo anno, non credo che ci saranno esclusi, perché immagino che non perverranno più di ottanta domande”. Una delle caratteristiche peculiari di design per l’ambiente costruito è il fatto che le lezioni saranno tutte in inglese. inevitabilmente, dunque, coloro i quali intendano immatricolarsi dovranno dimostrare una buona padronanza della lingua. “Si richiede – avverte il
prof. Losasso – almeno un livello B1. Può essere attestato da certificazioni in possesso del candidato, per esempio la frequenza pregressa di scuole di lingua. In alternativa, gli studenti possono chiedere di sostenere un test presso il Centro Linguistico di Ateneo o di sottoporsi ad una verifica da parte della commissione che valuterà i titoli in possesso dei candidati”. Aggiunge: “la scelta di un Corso in inglese deriva dalla volontà di formare laureati che siano capaci di confrontarsi in uno scenario internazionale, sia spostandosi all’estero per lavorare, sia misurandosi, dal territorio campano e nazionale, con le realtà del design presenti in tutto il mondo. È un Corso di Studi Glocal, per usare una espressione oggi molto ricorrente”. Le lezioni si svolgeranno a Palazzo Gravina. “Abbiamo scelto la sede storica di Architettura – spiega il direttore del dipartimento – perché in passato quell’edificio si è un po’ desertificato, a causa del progressivo spostamento dei corsi e dei laboratori nella sede di via
Forno Vecchio”. I corsi del primo semestre si terranno dal lunedì al giovedì, per 12 settimane. Il venerdì sarà dedicato alle attività libere. “Le discipline del primo anno sono sostanzialmente riconducibili a tre grandi aree tematiche. La prima: Disegno e comunicazione multimediale, Progettazione degli interni, Progettazione degli spazi. La seconda comprende le discipline tecnologico– ingegneristiche. La terza quelle storico–artistiche ed economiche”. Parte rilevante del percorso di studio sono i tirocini, durante i quali, secondo gli auspici degli organizzatori del corso, lo studente sperimenta le sue capacità in un ambiente di lavoro. “Il legame con il mondo
produttivo”, sottolinea a questo proposito Losasso, “è un elemento essenziale di Design per l’ambiente costruito. Il Corso nasce anche in virtù di contatti e collaborazioni con imprese di respiro internazionale, con associazioni di categoria e con altre realtà capaci di apportare un contributo essenziale nella formazione degli studenti”. Studi professionali ed industria gli sbocchi previsti per coloro i quali conseguiranno la laurea di secondo livello in Design per l’ambiente costruito.
Fabrizio Geremicca
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