Molti idonei, ma solo un progetto Prin finanziato per i ricercatori del Dipartimento di Medicina molecolare e biotecnologie mediche dell’Università Federico II. I Prin sono i programmi di ricerca di interesse nazionale. Il progetto che si aggiudica uno stanziamento è quello di Achille Iolascon, che riguarda la genetica medica. “Per tutti gli altri, pur valutati meritevoli dal Ministero – lamenta il professore Tommaso Russo, Direttore del Dipartimento – zero risorse. Iniziative che sono state giudicate scientificamente valide ma che, ciononostante, non potranno essere sostenute, perché quest’anno il Prin è stato ulteriormente ridotto: 40 milioni di euro in Italia. Un quarto di essi alle scuole biologiche e mediche italiane. Troppo poco, davvero. Se poi si considera che sono stati limitati notevolmente anche i fondi Firb, destinati alla ricerca di base per aiutare i giovani ricercatori per iniziative scientificamente valide e promettenti, ecco che si ha il quadro, drammatico, di un Paese che sta pregiudicando il suo stesso futuro. C’è la crisi, certo, ma proprio in una ottica di sviluppo il governo dovrebbe sapere che è fondamentale che si portino un po’ più di soldi alla ricerca”. Sono circa una decina, quest’anno, i progetti Firb che sono stati finanziati in Italia. Uno di essi è quello di Silvia Parisi, ricercatrice che afferisce al Dipartimento diretto da Russo e che persegue un filone di ricerca sulle cellule staminali ed embrionali. “Oltre che per la questione dei fondi, peraltro comune a tante altre realtà italiane, – sottolinea il docente – la struttura che dirigo soffre un po’ per la carenza di personale amministrativo. Quello che c’è, e non è molto, è impiegato essenzialmente per attività assistenziali correlate alla medicina di laboratorio ed alla medicina trasfusionale. Restano poche unità per la gestione delle attività relative alla didattica – nel Dipartimento sono incardinati tra l’altro i Corsi di Studio Triennali in Biotecnologie per la salute e Tecnico di laboratorio biomedico – ed alla ricerca”. Sta intanto per essere pubblicato il bando che mette a concorso i posti del Dottorato in Medicina molecolare e biotecnologie mediche. Le lezioni inizieranno a gennaio.
A Scienze biomediche avanzate, un altro dei Dipartimenti della Scuola di Medicina, sono in arrivo due nuovi ricercatori. “Uno – anticipa il professore Claudio Buccelli, Direttore del Dipartimento – per l’area della Radiologia. L’altro nel settore della Chirurgia generale”. Sottolinea: “Forze nuove, delle quali c’è grande necessità”. Proprio Buccelli è stato tra i promotori del convegno nazionale di Bioetica che si è tenuto a Napoli dal 19 al 21 novembre ed al quale hanno partecipato alcuni tra i massimi esperti internazionali del settore.
Prosegue, intanto, il dibattito sulla riorganizzazione universitaria, quella che ha sostanzialmente abolito le Facoltà, sostituendole con i Dipartimenti. Il Corso di Studi in Medicina e Chirurgia è stato formalmente incardinato nel Dipartimento delle Neuroscienze, diretto dal professore Lucio Annunziato, il quale, peraltro, è anche il coordinatore della Scuola di Medicina. “La Conferenza dei Presidi della quale sono parte – sottolinea il professore Annunziato – ha già da tempo sottolineato la necessità che esistano e siano potenziate le strutture di raccordo tra i vari Dipartimenti, i quali concorrono con i propri docenti ai vari Corsi di studio. È una esigenza che deriva in qualche modo dalla specificità stessa dell’area medica”.
Fa.Ge.
A Scienze biomediche avanzate, un altro dei Dipartimenti della Scuola di Medicina, sono in arrivo due nuovi ricercatori. “Uno – anticipa il professore Claudio Buccelli, Direttore del Dipartimento – per l’area della Radiologia. L’altro nel settore della Chirurgia generale”. Sottolinea: “Forze nuove, delle quali c’è grande necessità”. Proprio Buccelli è stato tra i promotori del convegno nazionale di Bioetica che si è tenuto a Napoli dal 19 al 21 novembre ed al quale hanno partecipato alcuni tra i massimi esperti internazionali del settore.
Prosegue, intanto, il dibattito sulla riorganizzazione universitaria, quella che ha sostanzialmente abolito le Facoltà, sostituendole con i Dipartimenti. Il Corso di Studi in Medicina e Chirurgia è stato formalmente incardinato nel Dipartimento delle Neuroscienze, diretto dal professore Lucio Annunziato, il quale, peraltro, è anche il coordinatore della Scuola di Medicina. “La Conferenza dei Presidi della quale sono parte – sottolinea il professore Annunziato – ha già da tempo sottolineato la necessità che esistano e siano potenziate le strutture di raccordo tra i vari Dipartimenti, i quali concorrono con i propri docenti ai vari Corsi di studio. È una esigenza che deriva in qualche modo dalla specificità stessa dell’area medica”.
Fa.Ge.