Poli al voto entro l’estate

L’anno 2006, oltre a vedere le elezioni per il rinnovo di 4 Rettori delle Università campane (Federico II, Parthenope, Secondo Ateneo e Sannio) è anche l’anno del rinnovo di due delle tre presidenze di Polo del Federico II: Scienze Umane e Sociali (Presidente in carica il filosofo Giuseppe Cantillo, docente a Lettere) e Scienze della Vita (Presidente in carica l’ex Preside di Medicina Guido Rossi). Gli uscenti non sono ricandidabili in quanto al secondo mandato, si prevede dunque una campagna elettorale un po’ vivace, soprattutto al Polo delle Scienze della Vita, dove, da Statuto, è prevista una rotazione al vertice tra le diverse Facoltà che lo compongono (Medicina, Farmacia, Veterinaria e Agraria). 1.100 circa i votanti al Polo della Vita.
Roperto tra 
i papabili
Non essendo dunque possibile una nuova candidatura di Medicina, che detiene la maggioranza dei votanti, e non essendoci, per ora, un accordo per la successione, si registra la disponibilità a candidarsi, da parte del Preside  Franco Roperto (di Veterinaria) che all’elezione per sé o, in via secondaria, per un docente della sua Facoltà terrebbe molto. Forte anche dei particolari legami – dovuti anche alla titolarità delle cattedre – con la Facoltà di Medicina. Ma interessati alla Presidenza del Polo, sono anche i presidi Ettore Novellino (di Farmacia) e  forse Alessandro Santini (di Agraria). Outsider, potrebbe essere il prof. Raffaele Porta, docente di Agraria dai solidi legami accademici anche nelle altre Facoltà, per la sua provenienza dalla prima Facoltà di  Medicina, allora non ancora della SUN. Porta, dopo 10 anni di incarichi pubblici come Assessore all’Istruzione, – prima alla Provincia di Napoli e poi al Comune – sembrerebbe intenzionato al salto in Parlamento o ad un rientro nel mondo accademico, preferibilmente con un incarico istituzionale. Nella seconda ipotesi, vanterebbe una vasta esperienza nel governo dell’Ateneo: consigliere di amministrazione per 6 anni, nella seconda metà degli anni ’80 e primi anni ‘90, leader dei professori associati, e poi giovane candidato a Rettore, nel 1993, contro Ciliberto e Tessitore. 
Cauto, ma esplicito, uno dei candidati in pectore, il prof. Franco Roperto, Preside di Veterinaria in scadenza di mandato il 31 ottobre 2007 e non rieleggibile (è al secondo mandato). “Poiché per Statuto non tocca più a Medicina la Presidenza (dopo due mandati il Presidente non può essere eletto dalla stessa Facoltà), in una competizione corretta fra accademici, la Facoltà di Veterinaria darà la sua disponibilità per una candidatura. Una disponibilità al pari delle altre Facoltà. Se poi la Facoltà chiederà la mia disponibilità, sarò ben lieto di darla”. Nel frattempo precisa: “il Presidente Guido Rossi ha molto ben lavorato e Veterinaria continuerà a lavorare al suo fianco”. Attualmente Veterinaria esprime il Vice Presidente, il prof. Alessandro Fioretti. Ma mette anche le mani avanti: “Veterinaria non vuole più essere considerata la Cenerentola del Federico II”. “Mi auguro che ci sia una competizione civilissima e democratica. Ma penso che per ora sia presto ancora. Ho la sensazione che molte decisioni verranno prese dopo le elezioni politiche del 9 aprile”. Forse allude ad un’eventuale candidatura del prof. Porta? Del resto, visto che, da Statuto, le elezioni vanno indette entro i 6 mesi dalla scadenza, toccherebbe indirle a maggio, cioè, ad urne nazionali belle e chiuse da tempo. Decano il prof. Salvatore Auricchio, di Medicina. Roperto chiude con un’attestazione di stima a Trombetti: “Debbo dare atto al Rettore che sta dando un aiuto significativo all’edilizia della Facoltà, non ultimo con i locali a Via don Bosco”.
Novellino: “ora tocca
a Farmacia”
Bisognerà comunque fare i conti con il Preside Ettore Novellino, che ha deciso di dare battaglia: “ora tocca a noi esprimere il Presidente”, dice. 52 anni, al vertice di Farmacia da 6, negli ultimi anni consulente dei vari Ministeri, Presidente fino allo scorso dicembre del Comitato Legge 5 della Regione Campania – che aveva il compito di distribuire i finanziamenti per i progetti di ricerca agli atenei campani e agli enti pubblici di ricerca – tuttora Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidi di Farmacia, in scadenza come Preside il 31 ottobre prossimo. Casualmente in contemporanea con la scadenza del vertice del Polo. Forte di una politica che ha portato ad una elevata crescita di iscritti alla sua Facoltà, di una rinnovata attenzione nazionale sugli studi di Farmacia di Napoli, di riconoscimenti scientifici, con anche un incremento di docenti (“atteso da anni” afferma), Novellino è deciso a dare battaglia: “ora tocca a Farmacia, esprimere il candidato Presidente di Polo”, dichiara. E come motiva quest’affermazione? “Perché Farmacia, fra le 4 Facoltà del Polo delle Scienze della Vita, è quella che non ha mai avuto nulla. Se le Facoltà del Polo contano tutte allo stesso modo, ora dovrebbe toccare a Farmacia. Perché Medicina ha avuto per due volte la Presidenza, Agraria prima e Veterinaria poi la Vice Presidenza, tre anni a testa. Ora toccherebbe dunque a noi. Ripeto: se nel Polo, tutte le Facoltà contano allo stesso modo”. E manda segnali anche al Rettore Guido Trombetti: “io mi auguro che non ci siano colpi di mano. Credo che Presidi e rettori debbano trovare una soluzione concordata; che non può che essere la Presidenza ad un docente di Farmacia”. Più chiaro di così?
Marrelli candidato
a Scienze Umane
Più semplice la situazione al Polo delle Scienze Umane e Sociali. Di cui fanno parte le Facoltà di: Lettere, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Sociologia ed Economia. E proprio da Economia potrebbe uscire il futuro Presidente. Sono almeno da 4-5 mesi frequenti le voci che vorrebbero il prof. Massimo Marrelli, già Preside di Economia, distintosi nell’Ateneo per la forte personalità, le posizioni di equilibrio e di spessore in Senato Accademico e nell’Ateneo, molto stimato dagli studenti, nonché molto dentro al giro stretto del rettore Trombetti (una stima da non sottovalutare in questi casi), anche se forte di una sua autonomia politico-accademica, scientifica e di relazioni (da non dimenticare che è stato membro del CdiA del Banco di Napoli e più volte sollecitato dall’Università francese di Tolosa a ricoprire la cattedra di Economia Politica con una retribuzione prossima ai 200.000 euro). Marrelli per ora tace, agli amici afferma di avere ricevuto un nuovo invito,  stavolta dall’Università di Lione, dove terrà un corso a maggio. Ma sono in parecchi a sostenere che se gli venisse chiesto con insistenza, scioglierebbe subito la riserva. La sua eventuale elezione consentirebbe anche – aspetto non secondario – una rotazione fra le Facoltà al vertice del Polo. Raggiunto da Ateneapoli, il prof. Marrelli conferma le voci su una sua candidatura e afferma: “ho sentito anche io questa voce, alcuni colleghi e presidi di facoltà mi hanno chiesto la disponibilità. Ma debbo pensarci. Non mi candiderei a coprire una carica, potrei farlo ma su un progetto condiviso e dopo incontri pubblici che affrontino l’argomento”.   Altro possibile candidato, il prof. Francesco Balletta, sempre di Economia, ma candidato ovunque: a Preside, al CdiA dell’ateneo, ora forse anche al Polo. Le elezioni saranno indette dal decano, il prof. Federico Martorano, anch’egli di Economia, come ci evidenza la memoria storica del Polo, la dott.ssa Ornella Rocco, che ha anche il compito di seguire gli adempimenti amministrartivi delle elezioni. “Al voto andranno circa in 800: i 749 professori ordinari, associati e ricercatori, ed i rappresentanti dei 375 del personale tecnico amministrativo e dei circa 300 dottorandi”.
Niente voto, invece, al Polo delle Scienze e delle Tecnologie, che ha rinnovato la Presidenza la scorsa estate, eleggendo Massimo D’Apunzo. Elezione anticipata per un Polo nato un anno prima degli altri due e dunque con le scadenze elettorali sfalsate.
Al voto
dopo l’estate?
Quando si voterà?  In genere si vota a giugno. Quest’anno è parere diffuso che si voti appena prima o appena dopo l’estate. O comunque, dopo le elezioni del Rettore. Ad evitare sovrapposizioni o ingolfamenti elettorali. Ma anche perché le elezioni del Rettore si prevedono più semplici e scontate, per la presenza di una candidatura unica: quella dell’uscente Trombetti, al momento largamente condivisa. Praticamente una formalità, un adempimento che alcuni vorrebbero risolvere in modo piuttosto sbrigativo. Mentre altri, il grosso degli elettori, vede nell’elezione del rettore l’appuntamento per una approfondita, pubblica riflessione sullo stato dell’Università napoletana e italiana, il ricambio di corpo docente, la carenza di fondi, la proliferazione di Corsi di Laurea che forse anche al Federico II ha visto degli eccessi, sulla riforma del 3+2 e dell’1+4 che è alle porte, ed altro ancora. Ma l’ipotesi di elezione in tempi brevi tende anche ad evitare che le contrapposizioni possibili delle elezioni nei Poli, possano avere delle ricadute sul voto per il Rettore. Al rettorato tengono perciò a far sapere che: “i Poli hanno la loro autonomia, ed ogni Polo ha il suo regolamento elettorale”. E che il Rettore non mette becco nelle elezioni degli altri. 
Paolo Iannotti
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