Ad Economia, l’avvio dell’anno accademico è stato scandito dai precorsi di Matematica. Circa 400 le matricole che hanno scelto di frequentarli prima dell’inizio delle lezioni vere e proprie, il 4 ottobre. L’iniziativa è stata ben accolta dagli studenti. “I precorsi sono una buona opportunità per ripetere argomenti che magari non si ricordano o che non sono stati trattati alle superiori”, commenta Nicola Chianese. Dello stesso parere Carmen Lamino, di S. Antimo, e Mariapaola Iavarone, 19enne, diplomata allo scientifico (“a mio avviso, è importante partire col piede giusto, per questo ho scelto di seguire i precorsi”), la quale ha scelto di iscriversi al Corso di Laurea in Economia aziendale. “L’esame di Matematica – dice Angelo, studente di Casoria, che sogna di diventare manager o imprenditore – non è semplice, quindi sarà bene impegnarsi sin dal primo giorno. Ho seguito anche il precorso di Metodologie di studio, durante il quale ci hanno persino spiegato il modo più appropriato per prendere appunti”. Luigi Adimari, altro studente di Casoria, confessa che la decisione di studiare Economia è sopraggiunta dopo una riflessione sugli sbocchi occupazionali: “mio padre svolge la professione di commercialista e una laurea in Economia può aiutarmi ad intraprendere la sua stessa strada”. Come Luigi, sono diversi i ragazzi che, più che seguire le proprie passioni, hanno guardato al mondo del lavoro. “Economia – afferma Antonio, 19enne napoletano – offre molti sbocchi lavorativi, compresa la possibilità di svolgere un’attività in proprio, quale quella di commercialista”. Claudia e Patrizia confessano di aver cambiato opinione sul mondo accademico. “Credevamo – affermano entrambe – che, all’Università, ci si potesse gestire da soli: scegliere se seguire o meno le lezioni, decidere quando sostenere gli esami, organizzarsi lo studio a modo proprio. A quanto pare, ci siamo sbagliate: è completamente diverso dalla scuola, ma risulta, comunque, fondamentale studiare giorno per giorno”. Tra gli studenti che hanno seguito i precorsi anche qualcuno già iscritto, e già da un po’, ad Economia, ma che si porta dietro l’esame di Matematica. “E’ complicato – dice semplicemente Roberta, al secondo anno di Economia aziendale – ho una media che sfiora il 25, ma ancora non ho sostenuto Matematica a causa anche della scarsa preparazione acquisita alle superiori”. Francesco, originario di Portici, è nella stessa condizione, pur essendo uno studente fuoricorso. “Al primo anno, non sono riuscito ad ambientarmi immediatamente – afferma – pur trovandomi, in definitiva, bene. Ho commesso l’errore di non seguire tutti i corsi e, a volte, facendomi sopraffare dalla timidezza, ho preferito non recarmi a ricevimento dai docenti. E’ proprio questo ciò che bisogna evitare”.
“La matematica
non è avulsa
dalla realtà”
non è avulsa
dalla realtà”
Ma perché tante difficoltà con la Matematica? “Fino a qualche anno fa – spiega il prof. Pasquale De Angelis, ordinario di Matematica – l’esame di Matematica era professionalizzante. Ciò significa che un laureato in Economia poteva insegnare questa disciplina nelle scuole superiori. Oggi, invece, si tratta semplicemente di un esame strumentale necessario alla comprensione della materie quantitative della Facoltà”. Il problema sta, quindi, secondo De Angelis, “nella mancanza della volontà di studiare una materia di cui non si comprendono le applicazioni reali”. “Spesso, – spiega il docente – sbagliando, si reputa la Matematica una materia avulsa dalla realtà e troppo difficile”. La prof.ssa Stefania Corsaro, altra docente di Matematica, afferma: “inutile negare che il primo è un anno molto forte; è necessario entrare in un’ottica diversa, abituarsi a ritmi nuovi, ambientarsi. In più, solo stando al passo con i corsi si abbassa la possibilità di perdersi”. Un consiglio: “Non commettete l’errore di etichettare come ‘difficili’ alcuni esami, tra i quali quello di Matematica, perché seguendo e vivendo la Facoltà nulla è complicato!”. Il precorso dà diritto all’assegnazione di tre crediti formativi, previo il superamento di una verifica finale. Cosa accade, invece, se non si è superata la verifica o si è scelto di non frequentare i precorsi? “Nulla – risponde il prof. Renato De Castro Santagata, delegato all’orientamento della Facoltà e docente di Diritto commerciale – Ad Economia, non esistono blocchi. Seguire i precorsi è un di più”. I corsi andranno avanti fino alla pausa natalizia. “Il mese di gennaio è dedicato al recupero di qualche lezione, al tutoraggio e allo studio individuale, mentre per febbraio è prevista la sessione d’esame”. Ciò che conta, a detta di Santagata, è “studiare in maniera continuativa in modo da sostenere gli esami a fine semestre”.
Maddalena Esposito
Maddalena Esposito