Prime due laureate, a pieni voti e con lode, in Mathematical Engineering

110 e lode e corone d’alloro per Mariagrazia Cavaliere e Cristina Cocchiaro, le prime due laureate in Mathematical Engineering, il Corso di Laurea Magistrale interamente in inglese, nato nel 2016, inquadrato nel Dipartimento di Matematica e Applicazioni “Renato Caccioppoli” e coordinato dalla prof.ssa Anna Mercaldo. 
“Al Corso si sono iscritti studenti provenienti da diverse Triennali: Matematica, Fisica e diversi rami di Ingegneria. Io provengo da Matematica, mi sono laureata nel 2016. Ero soddisfatta, ma non del tutto perché, anche se la materia mi piaceva, desideravo una maggiore applicazione pratica. La Magistrale in Matematica Applicata era incentrata sull’informatica e la modellizzazione, ma sempre a livello teorico. In Mathematical Engineering, invece, ho trovato la possibilità di applicare le cose che avevo studiato e usarle praticamente”, racconta Mariagrazia Cavaliere. Dunque, una scelta giusta? “Sicuramente sì. Quando ho sostenuto i primi esami di Matematica mi sentivo a mio agio, mentre chi veniva dai Corsi di Ingegneria meno e noi di Matematica li aiutavamo. Quando si è trattato di sostenere esami di Ingegneria siamo state noi di Matematica ed essere aiutate. Il gruppo classe era compatto. Non abbiamo avuto difficoltà con la lingua e, se qualcosa non ci era chiara, i docenti erano disposti a spiegare anche in italiano. Se questo Corso non fosse nato a Napoli avrei voluto frequentarlo a Torino o a Milano, ma, non potendo, forse mi sarei iscritta a Matematica Applicata anche se mi sarebbe mancato qualcosa”. Mathematical Engineering ha dato a Mariagrazia anche la possibilità di partecipare, lo scorso giugno, alla Modelling Week, una competizione che ogni anno si tiene all’Università Complutense di Madrid e che vede istruttori di varie nazionalità sottoporre problemi di ingegneria e matematica a studenti anch’essi di varie nazionalità che sviluppano poi dei progetti. “Ringrazio la professoressa Mercaldo per questa ed altre opportunità che ci ha offerto, come ascoltare le lezioni di famosi docenti stranieri. Durante la Modelling Week ero in team con Francesca, mia collega di corso, e tre ragazzi spagnoli. Il problema che ci è stato proposto riguardava il volo di un drone. In un’esposizione finale abbiamo presentato i risultati del nostro progetto”. A giugno 2018 sono partiti per Madrid, oltre a Mariagrazia e Francesca Iavarone, gli studenti Fabrizio Di Gennaro, Marcello Savarese e l’istruttore Davide Fiore, dottore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione. Progetti per il futuro? “Volevo insegnare, ma dopo aver frequentato questo Corso ho cambiato idea. Mi sono appassionata alle discipline che ho studiato e ho deciso di lavorare in azienda e continuare con le applicazioni matematiche”. Un lavoro in vista? “Una società di consulenza in ambito finanziario mi ha offerto un contratto di stage per sei mesi ancora prima della laurea. Comincerò a breve. Sono stata molto attenta ai Job Meeting, mi sono iscritta su Linked-In. Era importante che cominciassi a guardarmi intorno. Ho partecipato a due Job Meeting: all’inizio non mi aspettavo molto, invece sono stata chiamata per vari colloqui. Un’altra società mi aveva fatto un’offerta, ma avrei dovuto laurearmi a dicembre. Io, però, ho preferito dare priorità allo studio. Dopo la scadenza dello stage può esserci la possibilità di un contratto a tempo determinato e poi si vedrà”, conclude Mariagrazia. 
Cristina Cocchiaro, invece, arriva da una Triennale in Fisica: “Il giorno della laurea, ad ottobre del 2016, un’amica mi informò dell’esistenza di questo nuovo Corso. Ne parlai con la professoressa Mercaldo e decisi di iscrivermi. L’ho preferito a Fisica perché l’ho trovato molto più dinamico, con una varietà di esami a scelta. La figura dell’ingegnere matematico è più duttile e versatile e con un campo d’azione più ampio. Mi interessa molto il campo della finanza, infatti la mia tesi di Triennale ha riguardato proprio questo argomento e il Corso in Mathematical Engineering offre diversi esami in questa direzione”. Conoscere l’inglese è importante: “Il fatto che il Corso fosse interamente in inglese all’inizio mi preoccupava. Sulle prime è difficile comprendere una cosa in una lingua che non è la tua come la comprenderesti in italiano. Durante i primi mesi, quindi, ho dedicato molto tempo alla lingua, alla lettura e alla comprensione dei testi. Ma una volta entrati nell’ottica, tutto fila liscio. Bisogna considerare anche che una laurea in lingua inglese dà più possibilità all’estero. Quando i recruiters leggono il curriculum sanno che hai padronanza della lingua e questo è un valore aggiunto. Inoltre, mi piacerebbe molto viaggiare”. Come Mariagrazia, anche nella carriera universitaria di Cristina c’è un’esperienza all’estero. “Dal 1° ottobre al 31 dicembre sono stata all’Università di Uppsala in Svezia per il tirocinio e lì ho preparato anche la mia tesi. Mi ha seguita la professoressa Larsson e mi sono occupata di opzioni finanziarie tramite metodi numerici attraverso l’applicazione di rational basis functions (RBF). Ho finito gli esami a luglio e ho cominciato a studiare per la tesi già prima di partire. L’esperienza all’estero non ti avvantaggia a livello di tempistiche, dovevo restare in Svezia tre mesi e non avrei potuto laurearmi prima, ma ti dà tantissimo e la consiglio. Il mio relatore, il prof. Toraldo, e il mio correlatore, il prof. Cuomo, hanno scelto Uppsala per sostenere i miei interessi e incoraggiarmi come hanno fatto anche la prof.ssa Mercaldo e tutti gli altri docenti”. Mathematical Engineering, un Corso da consigliare: “Rifarei senz’altro questa scelta e la consiglierei vivamente ai miei colleghi. Dopo aver terminato gli esami ho sostenuto diversi colloqui e ho notato che i recruiters erano molto interessati alla mia figura professionale. Ho avuto un riscontro pratico per quanto riguarda l’ambito della finanza, statica ed elaborazione dei dati”. Stage al via anche per Cristina: “Quando ho finito gli esami ho visitato i siti delle aziende che mi interessavano e ho compilato le candidature on-line. Ora sono in attesa di cominciare uno stage. Mi occuperò di rischio nella copertura degli investimenti. Lo stage durerà sei mesi. Dovrò sostenere dei test e se le mie competenze saranno valide il contratto potrebbe evolversi”, conclude Cristina.
Carol Simeoli
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