Problemi di appelli e apertura alle aziende: le novità di Farmacia

Aule piene per seguire i corsi, bar affollato da ragazzi intenti a leggere e a sottolineare libri e appunti. Qualcuno, approfittando del clima primaverile, decide anche di ripetere passeggiando nel giardino della sede di via Montesano. Gli esami non sono proprio vicini, eppure molti studenti già si stanno dando da fare per cercare di affrontare non solo l’ampia mole di lavoro, ma anche quelle limitazioni dettate da un tempo che a volte sa essere tiranno. Ne sa qualcosa Claudia, studentessa del quinto anno di Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (CTF): “sto facendo attività di tesi in laboratorio e contemporaneamente seguo i corsi del quinto anno. Ho anche qualche esame arretrato, quindi sono costretta a studiare pure nei weekend, perché l’attività di tesi ci impegna fino al pomeriggio”. Vive una situazione analoga alla sua, Anna, i cui progetti parlano di una tesi in CTF da discutere a marzo dell’anno prossimo: “sono tesista, quindi i tempi sono abbastanza ristretti avendo anche corsi ed esami. Più si va avanti e più cose si accumulano”. Una soluzione, a suo avviso, ci sarebbe: “ci vorrebbero altre sessioni d’esame. Nella situazione attuale è difficile sostenere più prove. Si hanno a disposizione una ventina di giorni e in molti casi prima dell’orale c’è anche uno scritto”. È veramente possibile affrontare una prova quando bisogna seguire anche le lezioni? Per lei, la risposta è sì: “pure se ci sono i corsi, resta sempre libera un’altra mezza giornata, quindi si potrebbero dare esami anche in ulteriori mesi dell’anno”. Cambia Corso di Laurea, ma non le problematiche. Questo almeno a sentire una studentessa del quinto anno di Farmacia: “gli studenti non sono molto aiutati da un punto di vista delle date d’esame. Le richieste dei rappresentanti non sempre vengono accolte. In più, per i laboratori, dobbiamo venire all’università tutti i giorni”. Molti, quindi, scelgono di rimanere in sede per impiegare nello studio il tempo libero. Ne è un esempio Anna: “abito lontano, quindi mi conviene fermarmi qui per un paio d’ore. Adesso sto preparando due esami, Biochimica 2 e Chimica farmaceutica applicata”. Continua su questa linea un’altra aspirante farmacista: “i problemi principali riguardano le date molto ravvicinate nell’arco di due mesi. In questo modo spesso si riesce a dare solo un esame, con risultati anche scarsi. Per questo molti chiedono un appello anche a marzo”. Un aiuto viene dai docenti: “molti danno la possibilità di sostenere esami a scelta in altri periodi. Noi studenti lo apprezziamo molto, così come apprezziamo notevolmente il lavoro che stanno facendo i rappresentanti”. Parla di un ostacolo in particolare, Luca, al terzo anno di Informazione scientifica sul farmaco: “sto studiando Chimica terapeutica, una materia che richiede uno studio costante. È difficile, ma lavorando con altri si trova la forza e la volontà per superare l’ostacolo”. Più generale il discorso di un suo collega, Alfonso: “è complicato riuscire a unire tutto. Le sessioni d’esame sono poche e non sono organizzate bene. Altrove non è così. Abbiamo anche promosso una petizione per avere qualche data in più, ma non è servita”. Non mancano note liete, come segnala Claudia, al quinto anno di CTF: “per noi dell’ultimo anno c’è una maggiore interazione con le industrie farmaceutiche, questo è molto positivo”. È proprio in quest’ottica che si avvicina una nuova data da segnare in calendario. Il 28 aprile (dalle ore 9.30), infatti, in Dipartimento arriverà Johnson&Johnson, una delle maggiori aziende nel settore healthcare, che per l’occasione incontrerà laureandi e neolaureati in Scienze Chimiche, in CTF e in Farmacia. C’è tempo fino a una settimana prima dell’evento per registrarsi inviando il proprio curriculum all’indirizzo placement@unina.it. A tutti i partecipanti, quindi, verrà data l’opportunità di conoscere l’azienda e le prospettive lavorative. Rosa Anna Ronca, studentessa di Farmacia e consigliere di Dipartimento, commenta: “Noi studenti siamo molto impegnati nel progettare il nostro futuro in vista di un impiego lavorativo. Quindi, è molto importante per noi interfacciarci con le realtà post laurea. Qualcuno, comunque, ha già le idee ben chiare e sceglie esami finalizzati a una precisa specializzazione”.
Ci. Ba.
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