“AppliChiAAmo il cuore”: nella giornata mondiale dedicata all’Autismo, il Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali della Federico II, l’Autism Aid onlus e il Rotaract Club Napoli Posillipo – in collaborazione con Istituto Banco di Napoli Fondazione, Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, Fondazione Il Girasole onlus, Best Buddies Italia, Giffas onlus, Fish Campania, Needius s.r.l. – si sono dati appuntamento il 2 aprile presso l’Aula Pediatria del Policlinico per discutere dei problemi di integrazione sociale e non, di chi convive con questo disturbo. L’iniziativa ha avuto il merito di porre Università, Associazioni, Fondazioni e Aziende di fronte al tema dell’autismo, troppo spesso affrontato solo da un punto di vista medico, senza invece considerare la qualità della vita della persona autistica e del nucleo familiare d’appartenenza. Fine dell’incontro, quindi, dare il giusto risalto a nuove tecniche e strategie comunicative che consentono di migliorare ed incrementare le abilità, l’autonomia e il quotidiano delle persone affette dal disturbo. L’iniziativa, spiega la dott.ssa Carmela Bravaccio, docente di Neuropsichiatria Infantile, “è nata sulla scia delle varie manifestazioni che si sono svolte su scala internazionale. La Federico II ha voluto essere partecipe convocando le famiglie alle prese con questa patologia allo scopo di divulgare il concetto di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), possibile grazie all’uso di tecnologie informatiche, ad esempio i tablet, che, utilizzate a scuola o nel tempo libero, migliorano la qualità della vita comunicativa delle persone autistiche, facendo venir fuori bisogni e desideri”. Nel corso dell’incontro, il Rotaract Club Napoli Posillipo ed il Distretto Rotaract 2100 hanno donato al Dipartimento due comunicatori tablet, denominati “BLU(E)”, prodotti dalla Needius s.r.l.. “Abbiamo ricevuto gli strumenti condividendo la gioia con le famiglie presenti – sottolinea la dott.ssa Bravaccio – Queste risorse saranno a disposizione di tutti”. Allo studio “nuove applicazioni per gli adolescenti affetti dal disturbo, un periodo ancora più difficile rispetto all’infanzia in quanto nascono problemi complessi soprattutto nel relazionarsi all’ambiente circostante. La fase di immissione nel sociale tende a bloccarsi completamente e le condizioni psichiche possono subire un peggioramento perché non arriva più nessun tipo di stimolazione”. Mentre nella diagnosi precoce “siamo diventati molto bravi, con la presa in carico e la riabilitazione dei bambini, non siamo altrettanto avanti nel mondo degli adulti. Diventare ‘grandi’ vuol dire avere un proprio sistema di vita, c’è bisogno di un’integrazione maggiore sul nostro territorio”. Il progetto quindi non si è arrestato alla fase della comunicazione digitale, ma ha cercato di coinvolgere il territorio per non lasciare i genitori da soli lungo il cammino. “Il Banco di Napoli ha concesso in comodato d’uso l’utilizzo di terreni agricoli a Bagnoli, nell’area della ex Nato. Con l’aiuto delle famiglie, il terreno sarà destinato ai ragazzi autistici per la coltura di pomodori biologici. Attraverso le applicazioni digitali, spiegheremo loro come realizzare un orto con le sequenze della coltivazione. Successivamente, si darà vita ad un punto vendita”. Questa seconda fase partirà a giugno “sotto forma di campo estivo”, in modo da proseguire fino al raccolto finale. “Vorremmo concedere maggiori opportunità di vivibilità sociale per rendere il percorso di crescita stimolante ed alternativo. I tablet che ci sono stati donati sono strumenti speciali, con tante funzioni diverse, e per questo sono un aiuto fondamentale. Basti pensare – conclude la dott.ssa Bravaccio – che possono essere utilizzati anche in piscina. Insegniamo a nuotare con applicazioni ad hoc basate sull’autonomia personale”.
Susy Lubrano
Susy Lubrano