“Il cadavere allo specchio”, s’intitola così il ciclo di seminari, che inizia il 9 novembre alle ore 13,00 presso il Laboratorio di Psichiatria “A. D’Errico” dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II (edificio 18, terzo piano del Dipartimento di Neuroscienze – Unità assistenziale di psicoterapia). Si propone di fornire istruzioni in immagini e parole su come contenere pazienti con grazia e senso dell’estetica, ovvero s’interroga sui limiti della medicina in quanto scienza. Il medico, depositario di un presunto potere scientifico, diviene in psichiatria un esperto catalogatore di devianze, in bilico sul limite, sempre più sottile, tra normalità e patologia. In questo modo diviene colui che, sulla base di una presunta oggettività scientifica, stabilisce cos’è la devianza. La definizione psichiatrica, quindi, non è solo una semplice definizione clinica, ma etica del soggetto in esame, perché etichetta la persona nel suo essere sociale.
Nei sei incontri, presieduti dal dott. Enrico Beniamino de Notaris, ricercatore presso l’area funzionale di Psicoterapia, si discuterà sul tema dei manicomi e sulla figura di Franco Basaglia, professore e neurologo, fondatore della concezione moderna della salute mentale. Questi si concluderanno con la proiezione di pellicole cinematografiche, didascaliche, riguardo gli argomenti oggetto della rassegna e dibattiti sul tema. Ad esempio la miniserie, andata in onda su Raiuno, “C’era una volta la città dei matti”. Seguirà un dibattito che vedrà coinvolto l’attore protagonista Fabrizio Gifuni, interprete della figura di Basaglia. Si parlerà appunto di questa e della conseguente Legge 180 del 1978. La caduta dell’istituzione del manicomio fu solo il primo passo di una negazione radicale della delega che il potere dà al medico e allo psichiatra. Questa pagina drammatica della psichiatria va rivissuta attraverso documentari, seminari e film, perché svela, nella sua vivida violenza, le dinamiche attraverso cui il potere si oggettiva.
Tutti i partecipanti, iscritti al quinto anno della Magistrale in Medicina e Chirurgia, avranno diritto all’attribuzione di un credito ADE, tipologia B.
Di seguito il programma (tutti gli incontri si tengono alle ore 13.00): 9 novembre, prof. Cosimo Tridente “Dal manicomio esterno al manicomio interno”; dott. Luca Errichiello / dott. Francesco Bove “I suicidati della società. La società dei suicidati”. Proiezione di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. 14 dicembre, dott. Carlo Pastore “Psichiatria asilare e psichiatria territoriale: dalle pratiche dell’oggettivazione alle pratiche della relazione”. Film: “Diario di una schizofrenica”. 11 gennaio, dott. Enrico Beniamino de Notaris “La diagnosi psichiatrica come forma di esclusione”, dott. Ignazio Senatore “Da La fossa dei serpenti ad Elling: il cinema e i luoghi di cura”. Visione di “Matti da slegare”. 8 febbraio, dott. Antonio Mancini “Il contenuto della psichiatria: prospettive evolutive di antropologia pratica territoriale”. Proiezione di “Socialmente pericolosi”. 1 marzo, prof. Fulvio Marone “Curare un mestiere impossibile”. Proiezione della prima parte di “C’era una volta la città dei matti”. Chiusura l’8 marzo con il prof. Peppe Dell’Acqua “1961. Le conseguenze di una porta aperta”, seconda parte di “C’era una volta la città dei matti”; dibattito sul film e sulla figura di Franco Basaglia con Fabrizio Gifuni.
Nei sei incontri, presieduti dal dott. Enrico Beniamino de Notaris, ricercatore presso l’area funzionale di Psicoterapia, si discuterà sul tema dei manicomi e sulla figura di Franco Basaglia, professore e neurologo, fondatore della concezione moderna della salute mentale. Questi si concluderanno con la proiezione di pellicole cinematografiche, didascaliche, riguardo gli argomenti oggetto della rassegna e dibattiti sul tema. Ad esempio la miniserie, andata in onda su Raiuno, “C’era una volta la città dei matti”. Seguirà un dibattito che vedrà coinvolto l’attore protagonista Fabrizio Gifuni, interprete della figura di Basaglia. Si parlerà appunto di questa e della conseguente Legge 180 del 1978. La caduta dell’istituzione del manicomio fu solo il primo passo di una negazione radicale della delega che il potere dà al medico e allo psichiatra. Questa pagina drammatica della psichiatria va rivissuta attraverso documentari, seminari e film, perché svela, nella sua vivida violenza, le dinamiche attraverso cui il potere si oggettiva.
Tutti i partecipanti, iscritti al quinto anno della Magistrale in Medicina e Chirurgia, avranno diritto all’attribuzione di un credito ADE, tipologia B.
Di seguito il programma (tutti gli incontri si tengono alle ore 13.00): 9 novembre, prof. Cosimo Tridente “Dal manicomio esterno al manicomio interno”; dott. Luca Errichiello / dott. Francesco Bove “I suicidati della società. La società dei suicidati”. Proiezione di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. 14 dicembre, dott. Carlo Pastore “Psichiatria asilare e psichiatria territoriale: dalle pratiche dell’oggettivazione alle pratiche della relazione”. Film: “Diario di una schizofrenica”. 11 gennaio, dott. Enrico Beniamino de Notaris “La diagnosi psichiatrica come forma di esclusione”, dott. Ignazio Senatore “Da La fossa dei serpenti ad Elling: il cinema e i luoghi di cura”. Visione di “Matti da slegare”. 8 febbraio, dott. Antonio Mancini “Il contenuto della psichiatria: prospettive evolutive di antropologia pratica territoriale”. Proiezione di “Socialmente pericolosi”. 1 marzo, prof. Fulvio Marone “Curare un mestiere impossibile”. Proiezione della prima parte di “C’era una volta la città dei matti”. Chiusura l’8 marzo con il prof. Peppe Dell’Acqua “1961. Le conseguenze di una porta aperta”, seconda parte di “C’era una volta la città dei matti”; dibattito sul film e sulla figura di Franco Basaglia con Fabrizio Gifuni.