Escono consolidati i già stretti rapporti tra la Cina e L’Orientale, dopo la settimana di permanenza della delegazione italiana, capitanata dalla Rettrice Elda Morlicchio, nel paese asiatico. “Lo scopo principale della visita – rammenta la Rettrice – è stata la riunione annuale con la Shangai International Studies University – SISU, nostra partner dell’Istituto Confucio, su ciò che riguarda le attività svolte e la pianificazione di quelle future”. A colpire la delegazione è stata, come sempre, l’accoglienza e il crescente interesse per il nostro Paese: “Abbiamo ormai rapporti di lunga data con diversi Atenei cinesi e sono stata davvero orgogliosa e impressionata dalla stima e l’affetto con cui siamo stati ricevuti. C’è un forte interesse per la nostra lingua e cultura. Questo mi conforta molto anche in vista dell’attivazione dal prossimo anno presso L’Orientale di un Corso Magistrale dedicato agli stranieri sullo studio della lingua e cultura italiana che già ha ricevuto consensi”.
Nel calendario di viaggio degli studiosi italiani – con il Rettore erano presenti le professoresse Anna Maria Palermo, Maria Cigliano e Paola Paderni – numerosi appuntamenti, non solo con i colleghi della SISU: “Abbiamo conosciuto il nuovo Direttore dell’Istituto di Italianistica della Shangai University, il quale ci ha evidenziato ancora una volta il crescente interesse per questi studi. Siamo poi stati accolti dal Console italiano di Shangai. Presso il consolato abbiamo incontrato diversi docenti di lingua italiana che operano in quell’area per un momento di confronto molto stimolante con le colleghe Cigliano e Palermo che negli anni ’70, in un clima completamente diverso, sono state tra le prime lettrici di italiano in Cina. Siamo stati anche ospiti di un’Accademia di Arte, Musica e Spettacolo, sempre alla SISU, che ci ha offerto un saggio dei suoi lavori e abbiamo ragionato sulla possibilità di ricevere a Napoli un gruppo di questi studenti per mettere in scena delle rappresentazioni di teatro cinese”. Il risultato più importante che sembra essere stato raggiunto dagli incontri con la SISU è la possibilità di far nascere un binario per il doppio titolo, in Corsi di Laurea come Relazioni Internazionali, Studi filologici, Comunicazione Interculturale: “Curricula presenti nella nostra offerta formativa e che trovano di simili nella loro. Bisogna valutare se dal punto di vista normativo riusciamo a rendere vivo uno scambio in questo senso”.
La delegazione è stata ospite anche di altri due Atenei, protagonisti di un accordo interuniversitario di cui fanno parte anche la Federico II e l’Università di Sassari, e il cui coordinatore è il prof. Massimo Campi. “Con le Università di Tianjin e Nankai, che hanno un importante settore di ricerca sinologica e in relazioni internazionali, abbiamo operato per potenziare gli scambi già esistenti e farne nascere di nuovi. Il nostro augurio è che questi accordi possano portare ad occasioni sempre più fruttuose di scambio ed esperienze di lavoro per i nostri giovani. Sono già previste diverse tipologie di iniziative – spiega la Rettrice – dal workshop, agli stage per laureati come assistenti di lingua italiana, fino alla possibilità anche qui di arrivare al doppio titolo”.
Sette giorni di intenso lavoro e numerosi incontri, tra cui non sono mancate gradite sorprese vista l’alta presenza di laureati de L’Orientale. “Abbiamo avuto modo, con molta gioia, di incontrare più di una decina di nostri laureati – racconta sempre la Morlicchio – Da chi vive lì da oltre 20 anni, a chi insegna la lingua italiana per enti come Unitalia, chi lavora in Consolato o chi sta svolgendo stage post laurea. La nostra presenza si fa sentire. La Cina è per tutti un paese dalle grandi opportunità, e arrivarci conoscendo la lingua e la cultura apre moltissime strade”. E al rientro in Italia, sulla scrivania del Rettorato già le prime richieste di stage post laurea, a testimonianza della concretezza del lavoro svolto.
Nel calendario di viaggio degli studiosi italiani – con il Rettore erano presenti le professoresse Anna Maria Palermo, Maria Cigliano e Paola Paderni – numerosi appuntamenti, non solo con i colleghi della SISU: “Abbiamo conosciuto il nuovo Direttore dell’Istituto di Italianistica della Shangai University, il quale ci ha evidenziato ancora una volta il crescente interesse per questi studi. Siamo poi stati accolti dal Console italiano di Shangai. Presso il consolato abbiamo incontrato diversi docenti di lingua italiana che operano in quell’area per un momento di confronto molto stimolante con le colleghe Cigliano e Palermo che negli anni ’70, in un clima completamente diverso, sono state tra le prime lettrici di italiano in Cina. Siamo stati anche ospiti di un’Accademia di Arte, Musica e Spettacolo, sempre alla SISU, che ci ha offerto un saggio dei suoi lavori e abbiamo ragionato sulla possibilità di ricevere a Napoli un gruppo di questi studenti per mettere in scena delle rappresentazioni di teatro cinese”. Il risultato più importante che sembra essere stato raggiunto dagli incontri con la SISU è la possibilità di far nascere un binario per il doppio titolo, in Corsi di Laurea come Relazioni Internazionali, Studi filologici, Comunicazione Interculturale: “Curricula presenti nella nostra offerta formativa e che trovano di simili nella loro. Bisogna valutare se dal punto di vista normativo riusciamo a rendere vivo uno scambio in questo senso”.
La delegazione è stata ospite anche di altri due Atenei, protagonisti di un accordo interuniversitario di cui fanno parte anche la Federico II e l’Università di Sassari, e il cui coordinatore è il prof. Massimo Campi. “Con le Università di Tianjin e Nankai, che hanno un importante settore di ricerca sinologica e in relazioni internazionali, abbiamo operato per potenziare gli scambi già esistenti e farne nascere di nuovi. Il nostro augurio è che questi accordi possano portare ad occasioni sempre più fruttuose di scambio ed esperienze di lavoro per i nostri giovani. Sono già previste diverse tipologie di iniziative – spiega la Rettrice – dal workshop, agli stage per laureati come assistenti di lingua italiana, fino alla possibilità anche qui di arrivare al doppio titolo”.
Sette giorni di intenso lavoro e numerosi incontri, tra cui non sono mancate gradite sorprese vista l’alta presenza di laureati de L’Orientale. “Abbiamo avuto modo, con molta gioia, di incontrare più di una decina di nostri laureati – racconta sempre la Morlicchio – Da chi vive lì da oltre 20 anni, a chi insegna la lingua italiana per enti come Unitalia, chi lavora in Consolato o chi sta svolgendo stage post laurea. La nostra presenza si fa sentire. La Cina è per tutti un paese dalle grandi opportunità, e arrivarci conoscendo la lingua e la cultura apre moltissime strade”. E al rientro in Italia, sulla scrivania del Rettorato già le prime richieste di stage post laurea, a testimonianza della concretezza del lavoro svolto.
Confermato il Direttore Generale Giuseppe Giunto
Sul fronte interno, invece, sono tanti ancora gli obiettivi su cui concentrarsi, alcuni in stretta continuità con l’amministrazione precedente, testimoniata anche dalla riconferma del dott. Giuseppe Giunto come Direttore Generale. “Continuità con il Rettorato precedente non significa però adagiarsi sui risultati ottenuti, ma cercare di fare sempre meglio verso una strada che deve essere sempre in salita”, tiene a sottolineare la Rettrice, la quale aggiunge: “Sicuramente i primi mesi di mandato sono in parte dedicati a portare a compimento i progetti precedenti. Ad esempio, abbiamo attivato il già citato Corso Magistrale di Italiano per stranieri. Abbiamo inoltre confermato il test d’ ingresso per la lingua inglese: le aspiranti matricole sembrano aver compreso lo spirito che anima questa prova, nata per aiutarli a capire meglio il livello delle loro competenze e arrivare con una maggiore preparazione alle prima vera prova che è l’esame di Lingua. Solo a fine giugno, dopo i primi esami, potremo poi realmente verificare la bontà dei risultati anche per quanto riguarda chi ha seguito il corso di recupero”. Ancora: “abbiamo completato il processo di trasformazione del Polo Didattico di Ateneo. So che ci sono ancora molte lamentele riguardo disfunzioni sugli orari dei corsi – ammette – ma, come già ribadito diverse volte, la possibilità di scegliere accoppiamenti tra diverse lingue rende matematicamente impossibile evitare qualche sovrapposizione. Mentre un problema oggettivo molto grande è sicuramente quello legato ai trasporti, visto che molti nostri studenti sono pendolari, e questo sicuramente rende ancora più difficile seguire in orari serali”.
Tra le soluzioni proposte e i servizi attivati di recente, ricorda la Residenza di via Brin, che però resta con molte stanze libere per gli alti costi e la scarsa pubblicità: “Ci auguriamo che il prossimo anno, grazie ad un maggiore intervento dell’Adisu, si arrivi ad una maggiore affluenza in questa struttura”. Sul piano dell’informatizzazione: “stiamo portando avanti un processo di semplificazione dei rapporti tra studenti e amministrazione. Siamo riusciti a recuperare tutto l’arretrato sulle pergamene di laurea, arrivando all’attuale disponibilità di tutte le pergamene per i laureati degli anni passati”.
È bene ricordare, inoltre, la sempre vivace attività seminariale e convegnistica. Da segnalare i recenti incontri dedicati all’Islam e il mondo musulmano che hanno riscosso grande successo anche da parte della società civile: “Quello che ci preme è mettere a disposizione le nostre competenze e le nostre ricerche per un fine di utilità pubblica, che renda Ateneo e Città complementari e aperti l’uno all’altro”.
Valentina Orellana
Tra le soluzioni proposte e i servizi attivati di recente, ricorda la Residenza di via Brin, che però resta con molte stanze libere per gli alti costi e la scarsa pubblicità: “Ci auguriamo che il prossimo anno, grazie ad un maggiore intervento dell’Adisu, si arrivi ad una maggiore affluenza in questa struttura”. Sul piano dell’informatizzazione: “stiamo portando avanti un processo di semplificazione dei rapporti tra studenti e amministrazione. Siamo riusciti a recuperare tutto l’arretrato sulle pergamene di laurea, arrivando all’attuale disponibilità di tutte le pergamene per i laureati degli anni passati”.
È bene ricordare, inoltre, la sempre vivace attività seminariale e convegnistica. Da segnalare i recenti incontri dedicati all’Islam e il mondo musulmano che hanno riscosso grande successo anche da parte della società civile: “Quello che ci preme è mettere a disposizione le nostre competenze e le nostre ricerche per un fine di utilità pubblica, che renda Ateneo e Città complementari e aperti l’uno all’altro”.
Valentina Orellana