Islam e Mediterraneo, conoscere per convivere pacificamente

Parlare al fine di “confrontarsi per favorire una maggiore conoscenza che porti a una convivenza più facile per il futuro”. Si è discusso di Islam e Mediterraneo durante la riunione del “Salotto Giallorosso” tenutasi il 28 maggio al Circolo Canottieri di Napoli. Obiettivo dell’incontro, come spiega il prof. Roberto Tottoli, docente di Islamistica a L’Orientale, superare un paradosso: “all’interno di una realtà globalizzata nella quale c’è grande scambio di informazioni, ci sono altre realtà, come quella italiana ed europea, che conoscono pochissimo l’Islam. In qualità di docenti universitari, credo sia nostro compito istituzionale, oltre che insegnare nelle aule, partecipare a forme di divulgazione come quella di oggi”. Si è accomodata al tavolo dei relatori anche la prof.ssa di Geografia Lida Viganoni, ex Rettore de L’Orientale: “ci si è resi conto che c’è un problema di equilibri nel bacino del Mediterraneo che, da mare di incontri, di scambi e di relazioni, si è trasformato in mare di cadaveri. Il Mediterraneo continua a tenere a confronto tre continenti, tre religioni monoteistiche, popoli e culture diverse, quindi bisogna educarsi alla convivenza. Inoltre, c’è un fenomeno di scomposizione all’interno dello stesso Islam. È evidente che quella dell’ISIS sia una questione prima interna e poi esterna”. Dunque “è importante per i giovani apprendere fenomeni del genere da esperti come il prof. Tottoli, che è un islamista e che può fornirci delle coordinate più esaustive rispetto a quello che solitamente si legge sui giornali”. Parlare ai ragazzi – era prevista la partecipazione degli studenti del Liceo Umberto – anche al di fuori delle mura scolastiche e accademiche: “questo è nelle corde dell’Orientale che, con le proprie discipline specialistiche, si apre alla città, incontrando le persone che sono interessate a queste tematiche”. Una caratteristica dell’Ateneo sulla quale si è voluta soffermare anche l’attuale Rettore, la prof.ssa Elda Morlicchio: “riteniamo che uno dei nostri compiti sia quello di aiutare a capire che cosa stia succedendo e quali siano le cause di certi eventi, dimostrando anche come quello che si fa all’interno delle nostre aule abbia una sua attualità. In quest’ottica, lo scorso inverno abbiamo organizzato un ciclo di conferenze serali, aperte alla città, dal tema ‘l’Islam e i musulmani’”. La cittadinanza, dal canto suo, sembra apprezzare: “abbiamo avuto un ottimo riscontro. Ci sono stati undici incontri e la sala è sempre stata piena. Anche così, cerchiamo di dare il nostro contributo alla società civile”.
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