Scuola di Medicina, novecento studenti all’Open Day

“Vorrei diventare medico. Sono qui per capire quanti studenti riescono veramente a laurearsi in tempo e quanti abbandonano”. “Il Policlinico è enorme, una struttura labirintica. Spero di dovermici abituare”. “Vorrei notizie su test e numero chiuso a Professioni sanitarie. Mi piacerebbe studiare alla Federico II”. Umberto, Giuseppe e Francesco sono maturandi del Liceo Caccioppoli di Scafati. L’11 maggio, si sono ritrovati con circa novecento coetanei al Policlinico per prendere parte all’Open day della Scuola di Medicina. Suddivisi in tre aule, negli edifici 1, 6 e 14, i giovani ospiti hanno raccolto dalla voce diretta dei docenti notizie relative a Medicina, Odontoiatria, Professioni sanitarie, Farmacia e Biotecnologie. “Abbiamo organizzato l’orientamento tenendo conto delle caratteristiche della nostra Scuola”, spiega il Presidente della Scuola di Medicina Luigi Califano, che aggiunge: “oggi vogliamo fornire notizie su quali sono i Corsi, quali le modalità di accesso e qual è il futuro occupazionale se si sceglie una di queste lauree”. Per favorire l’interazione, a disposizione dei ragazzi sono state messe delle urne alle quali poter affidare, in forma anonima, domande scritte. Ne ha letta qualcuna la prof.ssa Stefania Montagnani, docente di Anatomia che pone l’accento su un aspetto in particolare: “il messaggio che vogliamo trasferire oggi è che chiunque può studiare Medicina, purché
abbia metodo di studio, principale difficoltà al nostro Corso di Laurea”. Il modo di studiare a scuola “è molto diverso da quello che si richiede. Il consiglio è di trovarsi un collega con cui studiare. Almeno la mia materia, Anatomia, ha bisogno di un’interazione con qualcuno. Un collega di studio, rodato fin dall’inizio, è prezioso per tutto il corso”. Su Medicina si è soffermata in un’altra aula la professoressa di Biochimica Franca Esposito: “per noi è un piacere interagire con ragazzi che vedo sempre più motivati. Nella mia introduzione ho specificato che oltre ai dettagli, che possono trovare su tutti i siti, in occasioni del genere noi possiamo offrire la nostra esperienza di studenti prima e docenti poi”. Parla di giornata “molto importante che ci permette di incontrare potenziali allievi”, il prof. Luca Ramaglia, che ha presentato il corso di Odontoiatria e protesi dentaria, dove insegna Chirurgia
orale: “è un Corso di Laurea professionalizzante. Dati Almalaurea attestano che il tasso di occupazione dei nostri laureati è molto alto”. Passione è la parola chiave quando si opta per Professioni sanitarie. Il professore di Chimica e propedeutica biochimica Antonio Dello Russo: “oggi è una giornata per dare ai ragazzi tutti i dati utili per scegliere in modo consapevole. Seguire il cammino dei genitori non può essere la motivazione della scelta universitaria. Occorre passione, altrimenti si rischia di diventare individui infelici”. Il test di ammissione una delle preoccupazioni principali degli studenti individuata dalla professoressa Anna Aiello, Coordinatrice del Corso di Laurea in Farmacia: “è una giornata importante per i maturandi, spesso disorientati e impauriti da argomenti come test d’ingresso e numero chiuso. C’è la possibilità di prepararsi per tempo. Chi ha voglia di studiare può tranquillamente superare gli ostacoli iniziali”. Importante è “impegnarsi e frequentare. L’aria che si respira in Dipartimento aiuta a crescere e dà aiuto, grazie al confronto con colleghi e docenti”. Un Dipartimento di recente entrato a far parte della Scuola di Medicina: “farne parte è un onore. È frutto di un’affinità. Noi ci occupiamo del farmaco in tutti i suoi aspetti e dell’ambiente, preoccupandoci del benessere a tutto tondo”. Al tavolo dei relatori si sono accomodati anche i Biotecnologi, rappresentati nelle tre aule dal Coordinatore del Corso di Laurea in Biotecnologie per la Salute Giovanni Paolella, dal professore di Biologia Nicola Zambrano e dal Coordinatore del Corso di Laurea in Biotecnologie mediche Lucio Pastore, che spiega: “è la prima volta che le Biotecnologie sono raccolte nella Scuola di Medicina. La nostra presenza è per la Scuola un completamento dell’offerta formativa e per noi è un modo per essere all’interno di questo gruppo, trovando forze con le quali confrontarci”. Punto di partenza, il lavoro: “in incontri del genere si cerca di dare informazioni su modalità di accesso, percorso di laurea e, soprattutto, sbocchi occupazionali, perché è a partire da questi ultimi che va costruita l’offerta formativa. L’intenzione è far capire
a tutti i ragazzi cosa possono fare da grandi”.
Ciro Baldini
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