Scuole Estive a Giurisprudenza: crescita e confronto per gli studenti

Una Summer School dedicata a ‘I diritti fondamentali al vaglio della prigione’. Vi parteciperanno dieci studenti di Giurisprudenza selezionati tramite bando. L’evento, che si snoderà in tre giorni (30-31 maggio e 1° giugno) sarà ospitato dal Dipartimento federiciano e coinvolgerà anche due Università europee: quella tedesca di Potsdam e quella francese di Paris Nanterre. “La Summer School è una manifestazione di grande interesse per gli studenti – afferma il prof. Alberto Lucarelli, ordinario di Diritto Costituzionale, referente scientifico del progetto – Sarà una tre giorni ricca di seminari e conferenze, tenuti da docenti italiani e stranieri. Un modo per confrontarsi con i sistemi operativi del diritto penale di altri Paesi”. È prevista anche una visita guidata al carcere di Secondigliano: “per toccare con mano le questioni di cui si dibatterà nelle giornate di studi. Chi fa questo tipo di esperienza ha voglia di approfondire
argomenti utili nel post laurea”. Peccato non siano stati coperti tutti i 24 posti disponibili per gli studenti: “giugno è periodo di esami e gli studenti credono di avere delle difficoltà ad impegnarsi in altri contesti. Questa scelta può essere condivisibile o meno, ma credo che la Scuola sia veramente un’occasione
formativa da non perdere. Inoltre, ospiteremo 35 ragazzi stranieri, è sempre interessante il confronto che arriva da esperienze diverse”. Non si è lasciata scappare questa opportunità Chiara Castaldo, studentessa al IV anno: “Il programma della Summer School è molto interessante. Il periodo in cui si svolge forse non è ottimale, ma, per una volta che l’Università offre una opportunità di questo genere, non si può di certo rifiutare”. L’attestato di partecipazione che riceverà è “un’ottima credenziale da inserire nel curriculum”. Chiara, inoltre, sta lavorando ad una tesi in Diritto Internazionale (diritti umani), quindi la manifestazione le sarà molto utile “per approfondire lo studio dei diritti fondamentali. Mi relazionerò con professori che provengono da altri Paesi e potrò fare una comparazione fra sistemi”. È proprio in ambito internazionale che Chiara vede il suo post-laurea. Motivazione simile per Martina Romanello, studentessa al V anno. “Ho una tesi in Diritto Penale – racconta – e vorrei affrontare il tema degli abusi nel sistema carcerario. Se la pena funziona davvero, deve essere rieducativa, altrimenti è solo punizione”. La Scuola le consentirà di avvicinarsi a “persone che lavorano in contesti diversi, con un background totalmente differente”. Martina, che è già stata con Erasmus a Lisbona, ha in programma un’altra avventura europea: nel marzo del 2018 andrà in Francia. “In quel periodo avrei dovuto finire gli esami, e prima della laurea vorrei fare una ricerca sul diritto penale d’emergenza. La Francia è bersagliata da tante emergenze in questo periodo e lì, per far fronte a questi cambiamenti, si legifera molto velocemente in materia”, spiega. La Summer School “sarà il mio primo ponte con la Francia. Mi aspetto di trovare spunti e materiale per il mio lavoro di tesi”. Subito dopo la pausa estiva, una
nuova opportunità per gli studenti. Tra il 18 ed il 24 settembre, Giurisprudenza ospiterà, presso il Centro Interdipartimentale Vincenzo Arangio-Ruiz di Studi Storici e Giuridici del Mondo Antico, una Summer School Internazionale dedicata “Alle radici della culturagiuridica europea. Testi e documenti antichi tra lingua e diritto”. “L’esperienza giuridica romana – commenta la prof.ssa Carla Masi, docente di Storia del diritto romano e membro del Comitato scientifico della Scuola – ha determinato e condiziona il presente. Per questo lo studio dei documenti appare prezioso, dalle fonti ricaviamo la ricca produzione legislativa romana. Il nostro territorio è uno straordinario patrimonio di archivi documentari, i partecipanti avranno la possibilità di visionare e studiare tale documentazione nella settimana di studi”. Non solo seminari e conferenze: “Ma visite guidate a Pompei, al Museo Archeologico di Napoli e ad alcune zone dei Campi Flegrei. Abbiamo il privilegio di abitare in questi luoghi, dobbiamo valorizzarli e far conoscere a tutti le loro potenzialità”. La Summer School è destinata a dottorandi, ricercatori, neolaureati e studenti dal IV anno in poi: “occorre comunque essere avanti con lo studio del diritto per prenderne parte”. Si può presentare domanda di partecipazione alla selezione entro il 28 giugno. La Scuola sarà attivata con un numero minimo di 8 partecipanti, mentre il numero massimo di iscrizioni previste è 30. “Abbiamo già alcune richieste,qualche iscrizione arriva addirittura dal Messico”, conclude la docente.
Susy Lubrano
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