Si costituisce ufficialmente il Cestev, gestisce e coordina il Complesso di Biotecnologie

Dopo quasi un anno dalla sua istituzione, è stato finalmente attivato, presso l’Ateneo Federico II, il Cestev, ovvero Centro di Servizio di Ateneo per le Scienze e Tecnologie per la Vita, alla cui direzione da dicembre è stato assegnato il prof. Gennaro Piccialli, docente di Chimica Organica. Il Centro, la cui sede è in via De Amicis, avrà la funzione di gestire e coordinare il Complesso Universitario di Scienze Biotecnologiche, come spiega il prof. Piccialli, già Preside della ex Facoltà di Biotecnologie e tra i fautori dell’istituzione di questa struttura. “Il Centro mette un punto fermo alla gestione del Complesso e ne garantisce una connotazione ufficiale all’interno dell’Ateneo. Questo anche attraverso i suoi organi, quali il Direttore, il Comitato Organizzativo e il Regolamento. In verità, già da quattro anni ci occupavamo della gestione della struttura di via De Amicis per quanto riguarda gli spazi della Federico II (vi sono ospitati, infatti, anche due centri del CNR). Adesso, attraverso l’investitura formale,
avremo vita più semplice e, grazie all’autonomia di gestione, maggiore possibilità di manovra. Ospitiamo molti convegni – di Medicina e di Biotecnologie – e abbiamo avuto sempre un ottimo riscontro: la struttura funziona molto bene e adesso lo potrà fare anche meglio. Potremo siglare nuove convenzioni con scuole o strutture esterne, sempre nell’ambito delle attività di nostra competenza, e anche ammodernare o ampliare le nostre dotazioni, ad esempio quelle informatiche”. Il Cestev avrà degli ambiti di funzione abbastanza ampi e non si limiterà alla sola gestione degli spazi. Nasce, infatti, per svolgere due funzioni. La prima: “Gestire il patrimonio edilizio della ex Facoltà di Biotecnologie e, quindi, per razionalizzare e ottimizzare il calendario di utilizzo delle aule e dei laboratori
didattici, delle aule informatiche e di tutti gli spazi mettendoli a disposizione dei Dipartimenti della Federico II, in particolare, considerando la sua collocazione, per i Corsi di Biotecnologie, Medicina, Farmacia e da adesso anche Veterinaria (i due Corsi di Tecnologie delle Produzioni Animali sono stati infatti trasferiti in via De Amicis)”. La seconda: organizzare e gestire attività di orientamento: “in ingresso, in itinere ed in uscita. Diventeremo, quindi, il riferimento per le Scuole Superiori e per il territorio per quanto riguarda l’orientamento all’area delle Biotecnologie.
L’Ateneo è molto impegnato su tutte le iniziative di orientamento, che assumono un ruolo sempre più centrale e importante. Davvero non bastano mai!”. Tra le prerogative del Centro anche quella di organizzare convegni, seminari e iniziative per la formazione post-laurea e di inserimento al lavoro. “Il Cestev potrà anche collaborare al coordinamento di Master, Scuole di Specializzazione o Corsi di perfezionamento, fermo restando che questi restano di competenza dei Dipartimenti – spiega Piccialli – perché noi non possiamo assumere iniziative in materia didattica. Possiamo però offrire tutto il supporto necessario al loro svolgimento attraverso aule, laboratori e
attrezzature”. Per le biotecnologie il Cestev sarà, quindi, un vero punto di riferimento organizzativo e logistico.
Novità. Ora per gli studenti di Medicina è più facile raggiungere la struttura: non dovranno più arrampicarsi, ma utilizzeranno una scaletta alle spalle della Torre Biologica, realizzata in ghiaia e legno per un più basso impatto ambientale, che collega le due sedi universitarie. Ancora qualche disagio per il parcheggio auto, invece, che resta in parte transennato in attesa della completa bonifica del costone sovrastante: “Dopo il crollo di un albero, abbiamo chiesto la messa in sicurezza del costone. Questo è stato in parte ripulito, ma restano ancora dei tronchi che pendono sull’area parcheggio da abbattere”. Un’iniziativa pregevole: è partita una campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata con la collocazione dei cestini. L’invito del direttore è “differenziare e farlo bene. Anche educare ad essere buoni cittadini fa parte dei nostri compiti”.
Valentina Orellana
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