Duro l’impatto per le matricole del Dipartimento di Studi Umanistici. A dar loro il benvenuto i soliti disagi, ancora sconosciuti ai neoiscritti, ben noti ai veterani. L’ormai famoso film con Bill Murray “Il giorno della marmotta” si ripete anche per gli studenti di Lettere Moderne, costretti a fare i conti ogni primo giorno di corsi (fissato quest’anno al primo ottobre) con le aule strapiene. La massa di ragazzi seduti a terra arriva fino al corridoio del primo piano di Corso Umberto I, dove ci sono le Aule A3 e A4. In entrambe, le matricole, divise in base al cognome seguono Storia della Lingua Italiana con i docenti Francesco Montuori e Patricia Bianchi. Lo scenario che si prospetta è quello di uno stadio silenzioso, tutti intenti a seguire quel che riescono, tra i rumori provenienti dalla strada ed il caldo che opprime. “Siamo arrivate in orario, al massimo con cinque minuti di ritardo, per seguire il corso delle 9.00 alle 11.00 con il prof. Montuori, ma non abbiamo trovato posto nell’aula, neanche in piedi, perciò ci vedi nei corridoi”, commentano le matricole Giusy, Eugenia e Sharon. Molte di loro arrivano da lontano ed hanno difficoltà a spaccare il secondo. “Abbiamo avuto un’impressione negativa del primo giorno, ci auguriamo che non sia sempre così”, deluse infatti le aspettative di Anna Iannuccelli e Raffaele Ferrarese, seduti fuori dall’aula A4, nella speranza di cogliere qualche parola della docente.
C’è anche chi, con un’organizzazione impeccabile, è riuscito addirittura a prendere posto in aula, pur senza arrivare con largo anticipo. “Appena entrate abbiamo trovato tutti gli ultimi posti occupati, allora ci siamo fiondate sui primi banchi. Stavamo strettissime, non ci potevamo muovere, ma almeno avevamo una sedia!”, Affermano con soddisfazione Carmen, Carla, Laura, Maria Teresa e Valeria, che hanno trovato il corso della prof.ssa Bianchi molto interessante. Le ragazze, prima di conoscersi, avevano preso appuntamento tramite il gruppo facebook “Matricole Lettere Moderne 2013-14”, scambiandosi informazioni e numeri, in modo da non farsi cogliere impreparate. “Sul social pubblicheremo appunti per chi non è riuscito a seguire, in modo che nessuno resti indietro a causa dei disagi”, sottolinea Carmen. Le studentesse trovano stressante seguire quattro giorni a settimana in queste condizioni: “il lunedì e il martedì c’è uno spacco di due ore tra un corso e l’altro, prima della lezione pomeridiana di lingua, ed è noioso aspettare così tanto per chi non può tornare a casa per pranzo”, continua Carla.
Non così scomodo, ma ugualmente esasperante, l’inizio per gli studenti di Lingue, Culture e Letterature Moderne Europee, costretti ad un vagabondaggio in cerca d’informazioni, poiché il loro docente d’inglese, Philip Sands, non si è presentato alla prima ora in aula LB di via Mezzocannone 16. “Vige una disorganizzazione totale, almeno dovrebbero informarci sul sito o tramite personale quando manca un docente, invece abbiamo aspettato per due ore inutilmente cercando di capire se tornare a casa o no”, protestano le matricole Ilenia, Ilaria, Serena, Speranza e Palmina Falco. Non è il benvenuto ideale, specialmente per chi non si è ancora iscritto ed è solo venuto per rendersi conto della situazione. “Ci hanno detto che avremmo dovuto seguire in aula DSU4 di Porta di Massa, per poi indirizzarci verso l’LB. Ora siamo qui, ma il docente non si vede”, conclude Marco Di Bello.
In piedi in aula Aliotta anche gli aspiranti filosofi del primo anno, a seguire Storia delle Dottrine politiche con il prof. Gianfranco Borrelli. “L’aula era caldissima e puzzava perché troppo piena, non c’era quasi spazio per respirare”, lamentano Valentina Russo, Pasqualina Capasso e Francesca De Gregorio. Il docente però ha riscosso successo: “è molto bravo e socievole, non ci ha fatto sentire la differenza tra Liceo e Università, è alla mano come i nostri ex professori”, spiega Giuseppe Galiano. “Il problema qui non sono i docenti, ma è la mancanza d’informazioni, non esistono frecce che indichino l’aula e se chiedi al personale non ti sa rispondere”, conclude Antonella Diomaiuta.
Difficoltà nel reperire informazioni le ha incontrate anche Francesco Alfieri, appena iscritto al Corso di Laurea in Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali: “non ho capito dove e quando seguire le lezioni ed ho problemi nel cercare sul sito, non conoscendolo bene, perciò mi rivolgo all’Orientamento, in modo che mi possano indicare con precisione gli edifici e l’orario esatti”.
Rassicura invece Gianfranco Carlomagno, al secondo anno di Archeologia e Storia delle Arti: “anche per me i primi giorni sono stati difficili, poi andando avanti la situazione migliora, le aule si svuotano e riesci a socializzare con i colleghi”. Chi è realmente motivato segua: “i corsi sono interessanti, i docenti molto preparati, quindi non demordete e troverete soddisfazione. Personalmente ho molto apprezzato il prof. Eliodoro Savino di Storia Romana, perché è preciso, esigente, ma molto scherzoso. Agli esami, se qualcuno sbaglia, lo prende in giro con ironia, senza diventare isterico, ed a me questo piace”.
Allegra Taglialatela
C’è anche chi, con un’organizzazione impeccabile, è riuscito addirittura a prendere posto in aula, pur senza arrivare con largo anticipo. “Appena entrate abbiamo trovato tutti gli ultimi posti occupati, allora ci siamo fiondate sui primi banchi. Stavamo strettissime, non ci potevamo muovere, ma almeno avevamo una sedia!”, Affermano con soddisfazione Carmen, Carla, Laura, Maria Teresa e Valeria, che hanno trovato il corso della prof.ssa Bianchi molto interessante. Le ragazze, prima di conoscersi, avevano preso appuntamento tramite il gruppo facebook “Matricole Lettere Moderne 2013-14”, scambiandosi informazioni e numeri, in modo da non farsi cogliere impreparate. “Sul social pubblicheremo appunti per chi non è riuscito a seguire, in modo che nessuno resti indietro a causa dei disagi”, sottolinea Carmen. Le studentesse trovano stressante seguire quattro giorni a settimana in queste condizioni: “il lunedì e il martedì c’è uno spacco di due ore tra un corso e l’altro, prima della lezione pomeridiana di lingua, ed è noioso aspettare così tanto per chi non può tornare a casa per pranzo”, continua Carla.
Non così scomodo, ma ugualmente esasperante, l’inizio per gli studenti di Lingue, Culture e Letterature Moderne Europee, costretti ad un vagabondaggio in cerca d’informazioni, poiché il loro docente d’inglese, Philip Sands, non si è presentato alla prima ora in aula LB di via Mezzocannone 16. “Vige una disorganizzazione totale, almeno dovrebbero informarci sul sito o tramite personale quando manca un docente, invece abbiamo aspettato per due ore inutilmente cercando di capire se tornare a casa o no”, protestano le matricole Ilenia, Ilaria, Serena, Speranza e Palmina Falco. Non è il benvenuto ideale, specialmente per chi non si è ancora iscritto ed è solo venuto per rendersi conto della situazione. “Ci hanno detto che avremmo dovuto seguire in aula DSU4 di Porta di Massa, per poi indirizzarci verso l’LB. Ora siamo qui, ma il docente non si vede”, conclude Marco Di Bello.
In piedi in aula Aliotta anche gli aspiranti filosofi del primo anno, a seguire Storia delle Dottrine politiche con il prof. Gianfranco Borrelli. “L’aula era caldissima e puzzava perché troppo piena, non c’era quasi spazio per respirare”, lamentano Valentina Russo, Pasqualina Capasso e Francesca De Gregorio. Il docente però ha riscosso successo: “è molto bravo e socievole, non ci ha fatto sentire la differenza tra Liceo e Università, è alla mano come i nostri ex professori”, spiega Giuseppe Galiano. “Il problema qui non sono i docenti, ma è la mancanza d’informazioni, non esistono frecce che indichino l’aula e se chiedi al personale non ti sa rispondere”, conclude Antonella Diomaiuta.
Difficoltà nel reperire informazioni le ha incontrate anche Francesco Alfieri, appena iscritto al Corso di Laurea in Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali: “non ho capito dove e quando seguire le lezioni ed ho problemi nel cercare sul sito, non conoscendolo bene, perciò mi rivolgo all’Orientamento, in modo che mi possano indicare con precisione gli edifici e l’orario esatti”.
Rassicura invece Gianfranco Carlomagno, al secondo anno di Archeologia e Storia delle Arti: “anche per me i primi giorni sono stati difficili, poi andando avanti la situazione migliora, le aule si svuotano e riesci a socializzare con i colleghi”. Chi è realmente motivato segua: “i corsi sono interessanti, i docenti molto preparati, quindi non demordete e troverete soddisfazione. Personalmente ho molto apprezzato il prof. Eliodoro Savino di Storia Romana, perché è preciso, esigente, ma molto scherzoso. Agli esami, se qualcuno sbaglia, lo prende in giro con ironia, senza diventare isterico, ed a me questo piace”.
Allegra Taglialatela