Stragi agli esami di Diritto Commerciale

Diritto Commerciale: una tappa obbligata nel percorso accademico dello studente di Giurisprudenza. Un esame dal programma vasto che, talvolta, può diventare un ostacolo alla laurea. Nel piano di studi, è inserito al secondo anno ma spesso i ragazzi lo tralasciano per lasciare tempo e spazio ad altre prove d’esame, magari reputate più semplici, e lo affrontano come ultimo esame prima della discussione della tesi. Il programma si aggira intorno alle  1300 pagine, divisibile in due parti (due prove d’esame): una riguardante il Diritto d’Impresa e i Contratti (compresi Titoli di credito e procedure concorsuali), l’altra relativa al Diritto delle società. Senza dubbio è necessario uno studio approfondito e, tenuto conto che la commissione esaminatrice si mostra sempre molto esigente, ecco che l’esame potrebbe diventare un problema. 
4 anni di tentativi
Sicuramente lo è per uno studente di Giurisprudenza vecchio ordinamento che da ben quattro anni non riesce a superare l’esame con il prof. Mario Campobasso. Ecco la sua testimonianza. “Mi manca solo l’esame di Diritto commerciale e la tesi per laurearmi – racconta lo studente che ci ha chiesto di rimanere anonimo – ma non riesco a superarlo nonostante studi tanto e vada al ricevimento dai professori della cattedra. Non so più come fare. Durante l’ultima seduta d’esame, ho risposto alle tre domande poste dal docente, ma ad una non sono stato esauriente e sono stato bocciato per l’ennesima volta. Il prof. Campobasso non ha minimamente pensato alla possibilità di darmi un 18! E con ciò non voglio dire che mi deve essere regalato l’esame…”. Mesi sui libri e poi la prima bocciatura, poi un’altra e un’altra ancora. Così per quattro anni. “Dopo le prime bocciature, mi sono affidato ad un docente privato per le ripetizioni ma continuavo a non superare l’esame, così lo stesso prof. Campobasso, durante una seduta d’esame, mi ha consigliato di andare a ricevimento da un suo assistente”. La cattedra di Diritto commerciale offre un servizio che molte altre non prevedono: è praticamente possibile essere ricevuti ogni giorno. “Il ricevimento – continua lo studente – è sia collettivo che individuale. Nel primo caso, un gruppo di ragazzi chiede al docente la spiegazione di vari argomenti e, quindi, si ha la possibilità di ascoltare più temi trattati nel manuale. Al ricevimento individuale, invece, si espongono parti del programma all’assistente. E’ tanto che vado al ricevimento, ma il professore continua a bocciarmi… A volte, basta l’uso di un verbo inappropriato per essere respinti!”. 
Il manuale da 
studiare
come la Bibbia
Tra gli studenti, si è diffusa una sorta di ansia mista a tensione che si acuisce nei giorni degli esami. “Avevo studiato tantissimo prima dell’esame – dice una studentessa del nuovo ordinamento, in regola con gli esami e con una media che supera il 27 – anche perché, ad essere sincera, avevo sentito solo voci negative sul docente. E poi, il manuale (‘Diritto commerciale’ di Gian Franco Campobasso) è difficile: si dilunga tanto su ogni singolo concetto, il linguaggio è molto tecnico e alcuni argomenti, ad esempio i contratti bancari, vengono esposti come se il lettore li conoscesse già. E’ anche per questo che ho dedicato tanto tempo allo studio di questo esame, ma sono stata bocciata ugualmente. Il prof. Campobasso mi ha detto che devo studiare il manuale come la Bibbia”. A detta dei ragazzi, l’interrogazione, in seduta d’esame, è molto minuziosa. “I docenti ci chiedono le note, scendono molto nel dettaglio di ogni argomento… tutto per un esame da sette crediti formativi!”. “A mio avviso – afferma Bartolo Luongo, rappresentante degli studenti – i docenti adottano un criterio di valutazione troppo rigido. Puntualmente, agli esami, si vedono studenti in lacrime all’uscita, sfiduciati perché magari hanno ripetuto l’esame più volte”. Che occorra uno studio accurato è chiaro, ma sembra che il prof. Campobasso sia particolarmente rigido. “Il programma è vasto – dice Francesco Gioia, altro rappresentante degli studenti – ma quando ci si presenta all’esame per la quarta o la quinta volta, subentrano anche ansia e agitazione e ciò, a mio avviso, influisce molto. I docenti della cattedra, poi, sono davvero esigenti e per molti ragazzi che si lasciano per ultimo questo esame, Commerciale diventa uno scoglio”. Insomma, un coro di voci negative. Ma c’è qualche eccezione. “Molti studenti adottano questa strategia: dopo essere stati bocciati la prima volta, si prenotano e si ripresentano all’esame solo per tentare, dunque senza studiare e approfondire. E questo non fa che aumentare la percentuale di bocciature”, sostiene un laureando anch’egli respinto più volte all’esame. Qualcun altro ammette che l’esame è complicato e si accontenta di poco. “Il programma è vasto e complesso – l’opinione di Antonio Cantile, altro rappresentante studentesco – ma, secondo me, chi studia viene premiato. Io ho passato l’esame la prima volta con 20. E c’è da dire che molti studenti pensano, sbagliando, che, siccome è il loro ultimo esame, devono essere necessariamente promossi”. 
Strapieni i corsi 
di recupero
Oltre al ricevimento, lo scorso anno sono stati organizzati anche corsi di recupero proprio per agevolare gli studenti in difficoltà. “L’anno scorso, hanno cercato di risolvere il problema istituendo il corso di recupero, durante il quale i docenti si limitavano ad esporre gli argomenti nella stessa maniera in cui sono scritti nel manuale. L’aula era strapiena, ma, in ogni caso, il prof. Campobasso, in seduta d’esame, non teneva conto di chi aveva seguito il corso”. Alcuni ragazzi del vecchio ordinamento, stanchi di questa situazione, hanno deciso di parlarne con il Preside prof. Lorenzo Chieffi. “Il Preside si dice impossibilitato ad intervenire – affermano – anzi ci ha consigliato addirittura di cambiare Ateneo. Ma com’è possibile iscriversi ad un’altra Università dopo che per anni abbiamo pagato le tasse alla Sun? E poi il Preside sa che il cambio significherebbe perdere alcuni esami? Com’è possibile che un professore sia tanto temuto?”.
Maddalena Esposito
 
Il Preside: “una sorta di psicosi collettiva!”
“Si è diffusa una sorta di psicosi collettiva per cui gli studenti lasciano per ultimo l’esame di Diritto Commerciale. Di certo la colpa non è del prof. Campobasso che boccia. Molti studenti si presentano all’esame pretendendo di superarlo, ma non si può ragionare in questo modo! Che appartengano al vecchio o al nuovo ordinamento, il professore vuole che gli studenti conoscano bene la materia”, afferma il Preside della Facoltà Lorenzo Chieffi. E aggiunge: “lo scorso anno, abbiamo studiato dei percorsi ad hoc per gli studenti del vecchio ordinamento, non tutti si sono presentati!”. 
Come mai così tante problematiche solo a questo esame? “Gli stessi problemi ci sono per Procedura civile e Procedura penale, magari con una percentuale minore di studenti in debito!”. Forse basterebbe essere un po’ più morbidi? “Gli studenti mi hanno chiesto di ridurre il programma e, ancora, di istituire sedute d’esame ogni mese, ma non è proprio possibile. Certo non possiamo regalare l’esame!”.
Una domanda: Preside, ha mai consigliato a studenti a cui manca solo quest’esame di cambiare Ateneo? “Assolutamente no. Alcuni ragazzi, bocciati più volte, si sono presentati nel mio studio per raccontare di questa situazione. Qualcuno, stanco, mi ha riferito che avrebbe cambiato Ateneo. Personalmente, non l’ho mai consigliato”. 
 
La parola al prof. Mario Campobasso
“Gli studenti in difficoltà devono farsi aiutare da noi”

“Ogni anno, alla Facoltà di Giurisprudenza, si laureano centinaia di studenti: tutti hanno superato l’esame di Diritto commerciale”, afferma il prof. Mario Campobasso. Poi cita delle statistiche: “ad ogni appello, supera l’esame il 50% dei prenotati. Quasi sempre c’è un 30 e tre-quattro tra 27 e 28”. 
Il docente non nega ci siano casi particolari, ma restringe il problema agli studenti del vecchio ordinamento che non frequentano: “abbiamo molta difficoltà a metterci in relazione con loro per convincerli a seguire la didattica dedicata loro”. Si tratta di studenti “con curriculum accademici molto lunghi, iscritti da più di dieci anni, che, ovviamente, hanno difficoltà maggiori rispetto ai più giovani: molti lavorano, altri si sono sposati e per questo non sono quasi mai presenti in Facoltà. Abbiamo attivato da vari anni un programma di tutorato individualizzato: lo studente può chiedere ad un docente della cattedra di essere seguito nella preparazione dell’esame. Purtroppo pochi usufruiscono di questa opportunità”. Circa mille gli studenti del vecchio ordinamento in debito con l’esame. “Ma dove sono se ad ogni appello me ne ritrovo, in media, un centinaio? Non sono né a lezione, né a ricevimento, né agli esami. All’ultimo appello di febbraio, su 240 prenotati se ne sono presentati 100. Dove sono gli altri? Di questi 100 studenti, 75 hanno superato l’esame, questa non mi sembra una percentuale bassa”, sottolinea il prof. Campobasso. Un’altra opportunità per gli iscritti al vecchio ordinamento: “coloro ne fanno richiesta possono sostenere un pre-colloquio con tutta la Commissione su una parte del programma, prima della seduta d’esame. Se lo superano, sosterranno poi l’esame solo sulla restante parte”.
La Commissione “è giovane, siamo molto rilassati e cerchiamo di mettere a suo agio lo studente, perchè ci rendiamo conto che la materia è complicata ma, allo stesso tempo, molto formativa dal punto di vista professionale..”. Diritto Commerciale, conclude il docente, “è difficile ma non insuperabile”. E poi un invito: “gli studenti in difficoltà devono farsi aiutare da noi”. 
 
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