“Farmacia ha un profilo professionalizzante certo. Assieme ad Ingegneria è la Facoltà che vanta il maggior numero di laureati occupati. Tuttavia, secondo me, il parametro per la scelta non dovrebbe essere solo questo. A motivare un giovane dovrebbe essere l’interesse verso le materie scientifiche, la volontà di approcciare il mondo del farmaco”, dice il Preside Cirino. Anche per il prof. Novellino la predisposizione per le materie di studio è un fattore che dovrebbe orientare la decisione del percorso di studi, abbinandolo a una lucida consapevolezza degli sbocchi occupazionali: “La nostra Facoltà dà conoscenze chimiche e farmacologiche approfondite. Se si ha uno spiccato interesse per queste discipline, vale la pena scegliere, tra le Lauree incentrate su queste materie, quelle che garantiscono maggiori opportunità di lavoro”. Dunque, il consiglio Novellino è “cercare di proiettarsi nello scenario del mondo del lavoro e considerare i settori in cui le opportunità sono più elevate. Lo studente deve saper fare questo mix di considerazioni anche se ha solo 19 anni”.
Una volta superato il test di accesso, quali sono i suggerimenti per mantenersi al passo con gli esami? A rispondere è la prof.ssa Aiello: “E’ facile: basta seguire i consigli che danno i docenti e impegnarsi dal primo momento, non si può iniziare a studiare a pochi giorni dall’esame”.
Il corpo docente della Facoltà ha un’età media molto bassa e la quasi totalità dei professori fa ricerca in sede. “Ci siamo praticamente sempre, gli studenti possono fare riferimento a noi – afferma la docente che insiste sul fatto che la laurea, triennale o quinquennale, vada conseguita entro i termini – Il tempo perso all’inizio non si recupera più. Le prove in itinere sono verifiche utili allo studente: se le supera significa che sta studiando bene e che, se continua così, passerà di certo l’esame. Studiare al passo con le lezioni, essere presenti in Facoltà, mantenere un contatto diretto con i professori: coloro che seguono queste direttive di solito si laureano nei termini prescritti e con risultati brillanti”.
Una volta superato il test di accesso, quali sono i suggerimenti per mantenersi al passo con gli esami? A rispondere è la prof.ssa Aiello: “E’ facile: basta seguire i consigli che danno i docenti e impegnarsi dal primo momento, non si può iniziare a studiare a pochi giorni dall’esame”.
Il corpo docente della Facoltà ha un’età media molto bassa e la quasi totalità dei professori fa ricerca in sede. “Ci siamo praticamente sempre, gli studenti possono fare riferimento a noi – afferma la docente che insiste sul fatto che la laurea, triennale o quinquennale, vada conseguita entro i termini – Il tempo perso all’inizio non si recupera più. Le prove in itinere sono verifiche utili allo studente: se le supera significa che sta studiando bene e che, se continua così, passerà di certo l’esame. Studiare al passo con le lezioni, essere presenti in Facoltà, mantenere un contatto diretto con i professori: coloro che seguono queste direttive di solito si laureano nei termini prescritti e con risultati brillanti”.