Il 10 maggio l’Istituto Confucio de L’Orientale ha ospitato una delegazione dell’Ufficio per l’Istruzione della Municipalità di Shanghai, formata dai rappresentanti di 26 Università e 7 Scuole d’Eccellenza della città, presso il foyer del Teatro di San Carlo. I membri della delegazione hanno incontrato studenti e docenti degli Atenei campani,
scuole superiori e altre istituzioni culturali e scientifiche del territorio con lo scopo di promuovere la propria offerta didattica, le attività organizzate e rafforzare i programmi internazionali di scambio. “L’iniziativa è stata proposta dal distretto di Shanghai con la finalità di far conoscere la loro ricca offerta universitaria e scolastica, farsi conoscere
dai giovani campani e favorire gli scambi culturali. Siamo molto contenti anche per la grossa attenzione che le autorità cittadine e regionali hanno dato all’evento”, afferma la Rettrice de L’Orientale Elda Morlicchio in apertura della cerimonia. Una giornata di incontro multiculturale che rappresenta “un importante segnale per il nostro lavoro. La delegazione cinese ha scelto di venire a Napoli perché sanno che qui stiamo lavorando bene”, prosegue la Rettrice. “Siamo davvero molto soddisfatti del grande successo riportato da questa manifestazione, che ha visto in mattinata l’afflusso di più di mille persone”, sottolinea la sinologa Annamaria Palermo, direttrice dell’Istituto Confucio di Napoli. Che continua: “tenevamo moltissimo a ospitare un campione delle Università di Shangai, una metropoli di 18 milioni di abitanti che aduna in tutto 60 Università, pubbliche e private. L’Assessorato del Dipartimento Istruzione di Shangai aveva progettato di venire in Europa e i responsabili si sono rivolti prima di tutto a Napoli grazie a una rete di rapporti che noi come Istituto Confucio abbiamo stretto con alcuni Istituti partner”, tra cui l‘Università degli Studi Internazionali di Shanghai (SISU). “Molte Università, in primis L’Orientale, hanno già da molti anni convenzioni dirette con le Istituzioni cinesi, tra cui spicca la prestigiosissima Università Fudan. Il nostro obiettivo è quello di estendere questa piattaforma di dialogo: abbiamo, perciò, coinvolto gli addetti all’internazionalizzazione dei 7 Atenei campani, ma anche l’Ufficio Scolastico Regionale e tutte le scuole campane in cui è stato attivato l’insegnamento del cinese come lingua curriculare. Tutti hanno preso appunti per scambiarsi informazioni, contatti e materiali presenti presso i vari stand. E i cinesi sono rimasti incantati da una delle più belle location al mondo, il San Carlo, il primo grande teatro lirico europeo”. Scuole medie, licei e un’ampia popolazione universitaria hanno, infine, partecipato collettivamente al taglio del nastro di inaugurazione per le future collaborazioni. “Sarebbe interessante per le aule dell’Istituto Confucio che abbiamo aperto negli ultimi 7 anni promuovere un reale scambio di studenti già a partire dalle scuole superiori e attivare una convenzione per l’equipollenza dei titoli, così da dare agli allievi partecipanti la possibilità di trascorrere un periodo di studio nelle high schools in Cina o nei licei in Campania senza perdere l’anno scolastico. Ci auguriamo che i segnali lanciati alla mostra possano fruttare al più presto”, conclude la docente.
scuole superiori e altre istituzioni culturali e scientifiche del territorio con lo scopo di promuovere la propria offerta didattica, le attività organizzate e rafforzare i programmi internazionali di scambio. “L’iniziativa è stata proposta dal distretto di Shanghai con la finalità di far conoscere la loro ricca offerta universitaria e scolastica, farsi conoscere
dai giovani campani e favorire gli scambi culturali. Siamo molto contenti anche per la grossa attenzione che le autorità cittadine e regionali hanno dato all’evento”, afferma la Rettrice de L’Orientale Elda Morlicchio in apertura della cerimonia. Una giornata di incontro multiculturale che rappresenta “un importante segnale per il nostro lavoro. La delegazione cinese ha scelto di venire a Napoli perché sanno che qui stiamo lavorando bene”, prosegue la Rettrice. “Siamo davvero molto soddisfatti del grande successo riportato da questa manifestazione, che ha visto in mattinata l’afflusso di più di mille persone”, sottolinea la sinologa Annamaria Palermo, direttrice dell’Istituto Confucio di Napoli. Che continua: “tenevamo moltissimo a ospitare un campione delle Università di Shangai, una metropoli di 18 milioni di abitanti che aduna in tutto 60 Università, pubbliche e private. L’Assessorato del Dipartimento Istruzione di Shangai aveva progettato di venire in Europa e i responsabili si sono rivolti prima di tutto a Napoli grazie a una rete di rapporti che noi come Istituto Confucio abbiamo stretto con alcuni Istituti partner”, tra cui l‘Università degli Studi Internazionali di Shanghai (SISU). “Molte Università, in primis L’Orientale, hanno già da molti anni convenzioni dirette con le Istituzioni cinesi, tra cui spicca la prestigiosissima Università Fudan. Il nostro obiettivo è quello di estendere questa piattaforma di dialogo: abbiamo, perciò, coinvolto gli addetti all’internazionalizzazione dei 7 Atenei campani, ma anche l’Ufficio Scolastico Regionale e tutte le scuole campane in cui è stato attivato l’insegnamento del cinese come lingua curriculare. Tutti hanno preso appunti per scambiarsi informazioni, contatti e materiali presenti presso i vari stand. E i cinesi sono rimasti incantati da una delle più belle location al mondo, il San Carlo, il primo grande teatro lirico europeo”. Scuole medie, licei e un’ampia popolazione universitaria hanno, infine, partecipato collettivamente al taglio del nastro di inaugurazione per le future collaborazioni. “Sarebbe interessante per le aule dell’Istituto Confucio che abbiamo aperto negli ultimi 7 anni promuovere un reale scambio di studenti già a partire dalle scuole superiori e attivare una convenzione per l’equipollenza dei titoli, così da dare agli allievi partecipanti la possibilità di trascorrere un periodo di studio nelle high schools in Cina o nei licei in Campania senza perdere l’anno scolastico. Ci auguriamo che i segnali lanciati alla mostra possano fruttare al più presto”, conclude la docente.