Tifoso del Napoli, amante della città e della buona cucina, il prof. Alessandro Scaletti si racconta in un blog

Ha una grande passione per il calcio e la squadra del Napoli, sa cucinare, ama le nuove tecnologie e twitta. È il profilo – “l’aspetto umano” direbbero gli studenti – del prof. Alessandro Scaletti, giovane docente, 35enne, di Economia aziendale all’Università Parthenope, il quale, al passo con le nuove tecnologie e munito di i-phone, ha dato vita ad un blog, all’indirizzo www.fmdsynet.com/scaletti. “Il blog è diventato operativo da circa un mese, ed è nato per caso – afferma Scaletti – Fino ad un anno fa ero proprietario di un albergo in via S. Brigida e, spesso, facevo da guida ai miei ospiti, illustrando loro i luoghi più belli di Napoli e dintorni. Quindi ho unito questa mia esperienza alla tecnologia di twitter e ne è venuto fuori il blog”. In effetti, oltre alla parte accademica, con news sui corsi di Economia applicata, Economia delle aziende e amministrazioni pubbliche ed Economia aziendale con allegato il materiale delle singole lezioni, coloro che si collegano avranno modo di interagire con il professore su temi di attualità, politica o economia, ma non solo. Ci sono tanti consigli sui locali più in di Napoli (dai ristoranti ai pub), notizie sul Napoli (il docente segue le partite in curva B e, quando può, va in trasferta), ricette di cucina (al momento è pubblicata quella della genovese con relative foto dei vari passaggi durante la preparazione), proverbi e modi di dire napoletani (“Gennaio fridd e famm” o, alla giornata del 3 febbraio, “San Bias ‘o sol pe ‘e case”) e, a breve, sarà arricchito sempre più con notizie di eventi, mostre, opere teatrali, itinerari. “Volevo mettere in risalto la persona che sono, e non solo il docente severo che vedono gli studenti, invadendo anche un po’ la mia privacy”. Da ogni parte, trapela il suo amore per la città partenopea. “Sono un accanito meridionalista, – continua – il problema delle elezioni attuali è che nessun partito è stato capace di raccogliere le istanze e coinvolgere i giovani del Mezzogiorno”. Convinto dell’utilità della tecnologia e della comunicazione in real time, Scaletti non riceve gli studenti un giorno fisso a settimana. “Preferisco le mail. Rispondo a tutti in breve tempo e, se c’è bisogno di approfondimenti, do appuntamento ad ogni singolo studente. È ovvio che mi possono contattare anche tramite twitter”. Il blog nasce a supporto delle ore trascorse all’Università. “Dobbiamo fare cultura, non conoscenza, – spiega – Purtroppo, a seguito delle varie riforme, l’Università è diventata una fabbrica di conoscenza standardizzata; le leggi l’hanno appiattita e hanno ridotto il ruolo di Atenei e docenti che sono sempre più mortificati dai crediti formativi, costretti a trasmettere solamente nozioni”. Si tratta di un mezzo di comunicazione molto giovane. “Bisogna stare al passo e soddisfare le esigenze degli allievi, e poi mi sembra una cosa attuale per comunicare, evadere dall’aula – che confesso mi sta un po’ stretta a causa dei tempi scanditi e dei corsi ridotti ormai a due mesi e mezzo – , interagire con i ragazzi stimolandoli all’approfondimento di argomenti attuali e magari alla lettura di quotidiani. In poche parole, è uno spazio per fare un po’ l’educatore, funzione che la Gelmini non mi consente di esercitare”.
- Advertisement -




Articoli Correlati