Tirocinio: “conviene ai ragazzi e giova alle aziende”

Sta per iniziare l’avventura degli studenti di Ingegneria i quali trascorreranno da due a sei mesi come tirocinanti in alcune aziende e percepiranno un rimborso spese di circa 500 euro al mese, in virtù di un progetto promosso dalla Scuola Politecnica e dall’Ordine degli Ingegneri. La data prevista per la partenza è il 1° ottobre. Cinquanta i tirocini che sono stati assegnati finora. L’obiettivo è di arrivare a quota cento. L’iniziativa ha lo scopo di fornire agli studenti delle Magistrali l’opportunità di svolgere tirocini aziendali ed è risultato vincitore di un bando per l’accesso al finanziamento da parte della Regione Campania. Sono circa un centinaio i soggetti ospitanti e settanta i tirocini che sono stati assegnati. I tirocinanti sono seguiti da tutor aziendali e da un referente universitario, un docente. Uno di essi è il prof. Iunio Iervolino, che insegna Dinamica delle costruzioni ad Ingegneria sismica e Tecnica delle costruzioni ad Ingegneria civile. “Ho un tirocinante presso la Tecfi – racconta – ed una tirocinante che trascorrerà alcuni mesi alla Axa”. La prima ha sede a Pastorano, in provincia di Caserta, e produce sistemi per fissaggi. La seconda è un gruppo assicurativo piuttosto noto. “Noi come Federico II e come Ingegneria in particolare – dice il docente – abbiamo molto puntato sui tirocini in azienda, sia a Napoli che altrove. Non da ora. Questo finanziato dalla Regione è un progetto ulteriore ed è importantissimo. Solitamente i tirocini non prevedono un rimborso spese. A volte le aziende lo danno, ma è a loro discrezione. In questo caso, invece, i ragazzi potranno usufruire di un aiuto economico grazie all’investimento della Regione”.  Aggiunge: “Gli studenti di Ingegneria svolgono abitualmente un tirocinio da nove crediti formativi di due mesi full time. Con questo progetto abbiamo introdotto un tirocinio di cinque mesi a cavallo della laurea”. Rivolge un consiglio ai giovani impegnati in questa esperienza: “Non dovete vivere il tirocinio pensando che quello sarà il lavoro della vostra vita e quindi non dovete puntare solo a quello che vi piace. È fondamentale che svolgiate una esperienza professionale. Nella vita, poi, torna sempre utile e c’è sempre tempo per cambiare strada. Ve lo dice uno che ha lavorato in un’azienda di consulenza, dopo la laurea e prima di intraprendere la strada dell’Università con il dottorato di ricerca”. Conclude: “I nostri studenti non sono certo peggiori di quelli che escono dagli altri grandi Atenei italiani, da Milano, da Torino. Lì, però, hanno il vantaggio di cercare lavoro in un contesto economicamente più florido del nostro. Ecco, l’operazione tirocini è un modo per provare ad avvicinare il mondo del lavoro ai giovani che stanno per laurearsi in Ingegneria. Conviene ai ragazzi e giova alle aziende, le quali hanno opportunità di formare i neolaureati e, magari, di metterli alla prova in un contesto di tipo lavorativo”.
Il prof. Francesco Marulo è il referente di un tirocinante alla Vulcan Air, un’azienda che costruisce aeroplani e che ha i suoi capannoni in prossimità dell’aeroporto di Capodichino. “Proprio ora – riferisce il docente il 12 settembre – lo studente è qui con me per definire e risolvere le ultime pratiche burocratiche. Superata anche questa fase, potrà cominciare. Andrà in un’azienda dove potrà osservare la nascita di un aeroplano in tutte le sue fasi, fino al collaudo. Sarà un’esperienza molto stimolante”. Il tirocinio durerà due mesi. “Un po’ pochini – sottolinea il prof. Marulo – e per questo il ragazzo ha intenzione di restare altri mesi, credo tre, pur non potendo fruire per questo prolungamento del contributo regionale. Immagino poi voglia centrare sull’esperienza della Vulcan Air anche la sua tesi di laurea”. Aggiunge: “Il contributo regionale, per i due mesi nei quali lo percepirà, servirà allo studente almeno a coprire le spese della benzina per spostarsi tra casa e la sede di lavoro, a Casoria, che non è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici”. 
Il prof. Sergio Caserta, che insegna Principi di Ingegneria chimica, è il referente per il tirocinio che è stato attivato presso un’azienda di Battipaglia che si chiama Treofan. “Produce – dice – film in plastica per imballaggi alimentari. È una realtà importante. Il tirocinio partirà a breve, stiamo risolvendo le ultime pratiche di carattere burocratico. Lo studente resterà in azienda cinque mesi”. Commenta: “è un’operazione, questa dei tirocini, nella quale io credo molto. Non mi aspetto che tutti i tirocinanti siano automaticamente assunti nelle aziende che li avranno ospitati, sia chiaro, ma sicuramente, alla fine del tirocinio, avranno accumulato un’esperienza significativa. Mettere fisicamente i piedi in una realtà aziendale può dare molto. Studiare ed avere le competenze su un processo non necessariamente significa saperlo fare e questa lacuna potrà essere colmata proprio durante i tirocini. Capire come si svolge la vita quotidiana aziendale e quali sono i ritmi di lavoro è fondamentale per uno studente di Ingegneria prossimo alla laurea”. Conclude: “Spero ci sia la possibilità di sostenere il progetto nel tempo”. 
“I nostri 
laureati sono
bravissimi”
Due i tirocinanti affidati alla prof.ssa Stefania Santini. Uno svolgerà il suo periodo alla Gesan, che si occupa di sistemi informativi sanitari, l’altro andrà alla Kineton, che opera nel settore commerciale relativo all’industria automobilistica. “Stanno per iniziare – racconta la docente – e sono entrambi molto motivati. Si metteranno alla prova in due settori in notevole sviluppo”. Sottolinea: “Da docente e da meridionale, mi auguro che iniziative come questa dei tirocini aiutino a valorizzare nelle realtà imprenditoriali del nostro territorio le competenze e le professionalità che escono da Ingegneria e che non sono di certo inferiori a quelle di chi si laurea in altri Atenei. I nostri laureati sono bravissimi e mi farebbe davvero piacere se, in futuro, potessero mettere le proprie competenze sempre di più al servizio della crescita del nostro territorio”. 
Il prof. Roberto Nigro è il referente di una studentessa che trascorrerà i suoi cinque mesi di tirocinio alla Kraft. “È un’azienda – dice il professore – con la quale il mio Dipartimento collabora già da tempo. Credo e sono convinto che sarà un’esperienza molto positiva per la tirocinante. Più in generale, auspico che questo programma di tirocini finanziati dalla Regione possa essere in futuro reso stabile ed incrementato. È un’esperienza interessantissima per avvicinare i laureandi alle realtà aziendali e per rafforzare i contatti tra imprese ed università”.
Fabrizio Geremicca
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