Tra scienza e differenze di genere

Nel brillante curriculum di scienziata, anche un’attività, di lunga data, per il superamento delle disuguaglianze di genere. Impegnata nel ‘Coordinamento napoletano donne della scienza’ che mira a livellare, non solo dal punto di vista ideologico ma soprattutto pratico, le diseguaglianze sociali di genere nell’ambito della ricerca scientifica, la prof.ssa Fiorillo è tra i promotori del progetto Genovate, coordinato dalla prof.ssa Ofelia Pisanti, che vuole, attraverso varie modalità, dare valore al mondo femminile, inteso come ricchezza e possibilità. “Poiché sono una donna e vivo in un campo di ricerca di frontiera (già la fisica ha una presenza femminile molto bassa, nel nostro campo è ancora minore), fin dall’inizio della mia carriera ho sempre verificato una sproporzione tra le carriere femminili e quelle maschili”, spiega la prof.ssa Fiorillo. Per molti anni Senatore Accademico, ha avuto modo di verificare che “il problema era ancora più grave se guardato da un punto di vista più globale, dal punto di vista della gestione del nostro Ateneo”. Nel 2011, insieme ad alcune colleghe, sempre del Dipartimento di Fisica, la partecipazione ad un bando europeo “che avrebbe selezionato due progetti in tutta Europa volti ad implementare direttamente, nei centri di ricerca e nelle università, delle strategie concrete che mirassero a superare questo squilibrio nel genere e la difficoltà delle donne a partecipare alla gestione e agli organismi decisionali degli enti di ricerca”. Il progetto Genovate, l’1 gennaio ha compiuto il primo anno di vita. “L’impegno principale di questi primi dodici mesi è stato quello di costruire la struttura interna del consorzio attraverso una serie di task specifici. All’interno del consorzio, ognuno ha un compito molto preciso e cioè quello di creare degli strumenti informatici che servono alla condivisione delle strategie e delle pratiche. Abbiamo effettuato un evento di lancio del progetto e – questa è la cosa che forse mi sta più a cuore – istituito, con il supporto del Rettore, un Comitato Istituzionale d’Indirizzo (CII), di cui fanno parte i massimi vertici dell’Ateneo sia dal punto di vista dell’amministrazione che della ricerca e degli aspetti scientifico-tecnologici. Abbiamo così stilato una lista di priorità nelle azioni da intraprendere all’interno dell’Ateneo”. Prima fra tutte, l’elezione del Comitato Unico di Garanzia (CUG) che si occupa della parità di genere e della garanzia dei diritti (avverrà a breve). Il secondo passo sarà quello di stilare un vero e proprio piano d’azioni concrete, tra cui la revisione di tutte le regole di selezione e i regolamenti interni dell’Ateneo alla luce del criterio di genere.
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