“I giovani hanno bisogno di sentire vicino le istituzioni regionali e universitarie, di organismi che raccolgano le loro istanze in maniera pratica, senza tanti passaggi burocratici”. E’ l’idea dell’avv. Maurizio Zuccaro, Presidente dell’Adisu Parthenope, il quale, sin dai primi giorni della nomina, ha fatto richiesta di essere trasferito in un locale della Regione, piuttosto che rimanere nei locali che l’Università ha in fitto in via De Pretis. “Il Parthenope paga 50mila euro tra fitti e costi di gestione – afferma Zuccaro – A mio avviso, quelle risorse dovrebbero essere utilizzate per gli studenti, proprio perché l’Adisu deve curare, in primis, il diritto allo studio. Personalmente, cercherò di interfacciarmi il più possibile con l’Ateneo, anche al fine di far sentire la nostra presenza nel mondo accademico”. Tanto il lavoro da fare. “Al momento, è in corso la gara d’appalto di un milione e mezzo di euro per l’arredo delle nuove residenze universitarie, site presso l’ex Manifattura Tabacchi, in via Galileo Ferraris. La struttura, con 180 posti letto – a cui dovrebbe essere affiancata, in futuro, la sede della Facoltà di Scienze Motorie, nell’ambito di un’opera di riqualificazione dell’intera zona – funzionando a pieno regime, comporterebbe costi di gestione per circa 400mila euro l’anno, che, a mio avviso, non potremo supportare se non accogliendo fuori-sede provenienti da altri Atenei e studenti Erasmus. Non dimentichiamo che, negli ultimi dieci anni, il Parthenope ha avuto solo tra i quaranta e i cinquanta beneficiari. Dunque, bisognerà fare un’attenta valutazione”. Un progetto che prenderà corpo a breve. “In sintonia con il dott. Angelo Pisani, presidente dell’ottava Municipalità di Scampia, apriremo un info-point dell’Adisu in una zona conosciuta per ben altro. Vogliamo opporre il libro alle armi e, grazie al contributo dei nostri studenti part-time, con un minimo di spesa, lo sportello potrà essere operativo già dal mese prossimo”. Un commento sulla costituzione di un’unica Adisu regionale, di cui si è tanto discusso. “Penso che lo spirito che debba caratterizzare i nuovi Presidenti dovrà essere quello di uscire dal piccolo orto privato nel quale ognuno si era chiuso, per gettare le basi di un’unificazione delle Adisu. Personalmente, lavorerò in questa direzione”.