Nessuna modifica dell’ordinamento ma solo un miglior coordinamento didattico è ciò su cui si sta lavorando all’interno dei due Corsi di Laurea (Ingegneria Edile e Ingegneria Edile – Architettura) presieduti dalla prof.ssa Elvira Petroncelli. “Rispetto ad altri Corsi della Facoltà – sostiene la docente – Edile gode di una sua storia; pertanto, non abbiamo dovuto costruire nulla di nuovo. A conferma del gradimento dei nostri corsi è poi il numero degli iscritti di quest’anno”. In ogni caso, la Petroncelli punta a “migliorare il prodotto. Ci stiamo ragionando un po’ su. Per questo abbiamo convocato una commissione che si occuperà di coordinare meglio la didattica e di affrontare il tema dei tirocini. Ma, ribadisco, non ci sarà alcun cambiamento nel manifesto degli studi, anche perché riteniamo che troppe modifiche possano confondere gli studenti”.
L’area edile, inoltre, è stata impegnata nell’allestimento del convegno – promosso dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e il paesaggio di Napoli – sul centenario della nascita di Luigi Cosenza, ingegnere cui, tra le altre opere, si deve anche la costruzione della Facoltà di Ingegneria di piazzale Tecchio. “Stiamo finendo di preparare la mostra dedicata al prof. Cosenza – fa sapere la Petroncelli -. Tra i progetti esposti, ci saranno anche degli inediti messici a disposizione dai figli”. L’esibizione è in programma per febbraio/marzo 2006 a Palazzo Reale.
L’area edile, inoltre, è stata impegnata nell’allestimento del convegno – promosso dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e il paesaggio di Napoli – sul centenario della nascita di Luigi Cosenza, ingegnere cui, tra le altre opere, si deve anche la costruzione della Facoltà di Ingegneria di piazzale Tecchio. “Stiamo finendo di preparare la mostra dedicata al prof. Cosenza – fa sapere la Petroncelli -. Tra i progetti esposti, ci saranno anche degli inediti messici a disposizione dai figli”. L’esibizione è in programma per febbraio/marzo 2006 a Palazzo Reale.
Dipartimenti, cambiano i direttori
Cambiano i vertici di alcuni dipartimenti della Facoltà di Ingegneria fridericiana. Carmine Colella va alla guida di Ingegneria dei materiali e della produzione al posto di Domenico Acierno; a Gennaro Improta tocca Ingegneria economico-gestionale al posto di Mario Raffa; Giovanni Miano si avvicenda con Massimo D’Apuzzo alla direzione di Ingegneria elettrica; Antonio Giuseppe Maria Astrollo sostituisce Luciano Izzo ad Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni; Filippo Vinale guida Ingegneria Geotecnica in luogo di Aldo Evangelista; Michele Russo dirige Ingegneria meccanica per l’energetica al posto di Mariano Migliaccio; infine, al Dipartimento di Progettazione e gestione industriale Antonio De Iorio si avvicenda con Renato Esposito.
Cambiano i vertici di alcuni dipartimenti della Facoltà di Ingegneria fridericiana. Carmine Colella va alla guida di Ingegneria dei materiali e della produzione al posto di Domenico Acierno; a Gennaro Improta tocca Ingegneria economico-gestionale al posto di Mario Raffa; Giovanni Miano si avvicenda con Massimo D’Apuzzo alla direzione di Ingegneria elettrica; Antonio Giuseppe Maria Astrollo sostituisce Luciano Izzo ad Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni; Filippo Vinale guida Ingegneria Geotecnica in luogo di Aldo Evangelista; Michele Russo dirige Ingegneria meccanica per l’energetica al posto di Mariano Migliaccio; infine, al Dipartimento di Progettazione e gestione industriale Antonio De Iorio si avvicenda con Renato Esposito.
Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio
Specialistica: 30 crediti per la tesi
Specialistica: 30 crediti per la tesi
Trenta crediti per la tesi di laurea specialistica. Ad annunciare la novità, il prof. Massimo Greco, presidente del Corso di Laurea in Ingegneria per l’ambiente e il territorio: “Il Consiglio di Facoltà ha approvato una nostra proposta secondo cui gli allievi di questo Corso potranno dedicare anche un intero semestre per la redazione della tesi di laurea specialistica. All’elaborato saranno attribuiti un massimo di 30 crediti, purché si tratti di un lavoro di buon livello”.
In linea con la generale flessione registrata nella Facoltà di Ingegneria, anche il Corso presieduto dal prof. Greco ha risentito di un leggero calo delle immatricolazioni. “Una contrazione fisiologica, sintomatica del minor appeal del 3+2 – commenta il docente -. Restiamo, comunque, poco sotto il centinaio di iscritti, numeri a noi congeniali perché consentono una didattica efficace”. Restano buone le chance occupazionali: “I nostri laureati ci confermano che riescono a trovare lavoro subito dopo il conseguimento del titolo”.
In linea con la generale flessione registrata nella Facoltà di Ingegneria, anche il Corso presieduto dal prof. Greco ha risentito di un leggero calo delle immatricolazioni. “Una contrazione fisiologica, sintomatica del minor appeal del 3+2 – commenta il docente -. Restiamo, comunque, poco sotto il centinaio di iscritti, numeri a noi congeniali perché consentono una didattica efficace”. Restano buone le chance occupazionali: “I nostri laureati ci confermano che riescono a trovare lavoro subito dopo il conseguimento del titolo”.
Ingegneria dell’Automazione
In contro tendenza con la Facoltà, il Corso di Laurea in Ingegneria dell’automazione registra un lieve aumento negli iscritti. “Dati ufficiosi – dichiara il suo presidente, il prof. Giuseppe Ambrosino – parlano di 75 immatricolati, poche unità in più rispetto allo scorso anno”. Un passo in avanti colto però con entusiasmo pacato: “L’ingegnere dell’automazione resta ancora una professionalità di nicchia. Negli ultimi anni ci siamo assestati sui settanta/ottanta studenti, secondo noi il numero giusto per puntare alla qualità della formazione”.
In contro tendenza con la Facoltà, il Corso di Laurea in Ingegneria dell’automazione registra un lieve aumento negli iscritti. “Dati ufficiosi – dichiara il suo presidente, il prof. Giuseppe Ambrosino – parlano di 75 immatricolati, poche unità in più rispetto allo scorso anno”. Un passo in avanti colto però con entusiasmo pacato: “L’ingegnere dell’automazione resta ancora una professionalità di nicchia. Negli ultimi anni ci siamo assestati sui settanta/ottanta studenti, secondo noi il numero giusto per puntare alla qualità della formazione”.